Capitolo 5

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Sono rimasta scandalizzata da ciò che aveva detto Justin.

Sono sdraiata sul lettino, la musica al massimo e gli occhiali da sole.

Qualcuno mi toglie un auricolare e quando mi giro, vedo Max.

"Occhiali da sole, sei tranquilla, stai ascoltando la musica.. cosa ti turba?"

"Che perfetta diagnosi" cerco di ironizzare ma rimane serio e mi guarda.

"Sul serio Maya. Cosa ti ha detto quel Justin che ti sta facendo pensare così tanto?" Sono tentata di mentirgli ma lui ammonisce il mio pensiero "E non mentire"

"Non è niente, solo che mi ha detto che assomiglio a mia zia Funny. Da bambina vedevo questa ragazza bellissima nelle foto e loro mi dicevano semplicemente che era mia zia e che si trovava in un paese lontano. Non so niente su di lei e vorrei sapere qualcosa" mi torturo le mani guardandole e Max mi appoggia le mani sulla mia coscia.

"Allora cerca di capire, io sono con te"

Vado da mia nonna che si trova nella sua stanza e busso alla porta. Max mi prende la mano.

"Oh ciao ragazzi" ci sorride come sempre "Entrate"

Mi siedo sul letto di nonna e Max con me.

"Allora dobbiamo definire il piano sabotaggio? Tu hai qualche idea tesoro?"

"Nonna, chi è zia Funny? Perché non l'ho mai vista? Perché non ne ho mai sentito parlare? Dove si trova?" Le mie domande escono a raffica e il sorriso che aveva la nonna prima, è svanito.

Si alza dal letto e va a prendere il suo portafoglio dove esce una foto e me la fa vedere.

"Tua zia Funny era una ragazza meravigliosa. È la gemella di tuo zio Sebastian e ricordo ancora quando lo chiamava con nomignoli come 'stupido' 'imbranato'. Amava divertirsi. Rispecchiava perfettamente il suo nome. Comandava su tutti, nessuno escluso. Voleva essere la migliore, era voluta da molti ragazzi" ridacchia un po' dopo aver detto ciò.
"Com'è morta? Incidente stradale?"

"Magari fosse stato un incidente stradale" gli occhi le diventano lucidi e guarda la foto che ho tra le mani e, dopo averla mostrata anche a Max, le riconsegno. "Sono passati 26 anni. Aveva un problema al cuore. Una deformazione se non sbaglio. Nessuno di noi sapeva nulla perché lei non voleva dirlo. Quando è morta lo abbiamo scoperto. Mi ha lasciato una lettera dove diceva che voleva essere ricordata con gioia semmai e non con pena o compassione. Si è tenuta questo segreto per anni" lacrime scendono dagli occhi di mia nonna.

"Nonna, scusa se ti ho chiesto spiegazioni, io non.. sapevo" abbasso lo sguardo alla foto dove una bellissima ragazza con i capelli castano-ramato e due occhi di diverso colore.

"Non ti preoccupare Maya, hai il diritto di sapere le cose sulla tua famiglia. Sebastian forse ti direbbe anche che era fastidiosa" mi sorride come fa sempre.

"Aveva due occhi bellissimi"

"Sì, ma lei li odiava perché le persone pensavano che avesse una specie di malattia. Usava lenti a contatto con le iridi marroni" si asciuga le guance passandoci una mano sopra.

"Adesso noi andiamo, grazie per la tua storia, e sappi che dobbiamo definire il piano" le dico cercando di risollevarle il morale.

"Io ho già qualche idea" mi fa l'occhiolino e ridacchio per poi chiudere la porta seguita da Max.

Non parliamo, semplicemente il mio migliore amico rimane in silenzio accanto a me mentre busso alla porta di mio zio che ci accoglie sorridente. Sinceramente non voglio rovinare anche a lui la mattinata con i ricordi ma sono un'egoista di merda e la mia voglia di sapere è grande.

"Allora, cosa posso fare per voi?" Ci domanda guardandoci sorridente ed intanto intravedo i tratti simili tra lui e quella ragazza. Sono gemelli, idiota. Giusto.
"Mi stavo chiedendo se mi potessi parlare di zia.. Funny" sussurro le ultime parole e subito il suo viso perde il sorriso. Abbassa lo sguardo per poi rialzarlo appena e guardare un punto indefinito.

"Funny è sempre stata la più forte tra le due. La più intelligente, la più furba. Lei era tante cose oltre che bellissima. Insomma, se non fossi stato suo fratello me la sarei fatta" ridacchia " Era anche fastidiosa, ficcanaso e molto, molto determinata a vincere, anche nelle cose più stupide. Perché era fatta così. Metteva il meglio di sé in qualsiasi cosa. Chi non la idolatrava! Ero come un braccio destro per lei. Per quanto litigassimo sempre, ci dicessimo un sacco di cose, ci volevamo un gran bene e ci sostenevamo a vicenda. Quando uno dei due stava male, l'altro lo sentiva ma lei non lo era mai stata. Perché era forte. Quando è morta, ho sentito una parte di me svanire completamente, come se avessero strappato a metà un foglio. Non avevo perso solo mia sorella. Avevo perso una parte di me" un silenzio imbarazzante cala nella stanza e mi sento terribilmente in colpa. Per quanto la maggior parte delle volte io sia una stronza patentata, adesso mi sento in colpa.

Max mi prende la mano ed io mi giro a guardarlo mentre mi fa un piccolo sorriso e m'incoraggia a parlare.
"Scusa, zio, per la mia tremenda voglia di sapere e per il disturbo. Al massimo ci vediamo dopo" lui scuote subito la testa e ci saluta con un sorriso meno luminoso del solito.

Rientriamo nella nostra stanza ed io mi sdraio sul letto, terribilmente stanca. Anche se non faccio nulla, sono lo stesso stanca.

Max si stende accanto a me mentre io ho gli occhi chiusi, con un braccio sopra essi.

"Ti ricordi quando pensavano fossimo gemelli? Per un periodo ci chiamavano così. Noi è come se lo fossimo, giusto? C'è quella connessione, quel filo che nessuno può vedere o capire tranne noi due. Quando succede qualcosa ad uno, l'altro la sente" non riesco a capire dove voglia arrivare con questi ragionamenti. Io, in questo momento, penso solo a dormire. Però quando Max pensa a qualcosa di serio che non siano giochi, cibo o altro, bisogna preoccuparsi.

SPAZIO AUTRICE
Auguri di buon anno
Non posso connettermi dopo, quindi aggiorno adesso. Come state passando la serata? Spero in un modo divertente.
Vi saluto e vi ringrazio come sempre.
Commentate e votate.
Alla prossima,
Baci

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