Only for game

Capitolo 8

Le sue parole mi hanno spiazzato perché è una delle tante cose che so di lei. È sempre stata la più forte tra i due.

Puoi farle qualsiasi cosa, ma lei rimarrà sempre col suo sguardo e con il suo carattere che fanno venire i brividi.

L'ho guardata in piscina. Ho avuto una sensazione strana. Come se noi non fossimo più 'Maya&Max, amici per sempre'. Come se ci fosse un muro o qualcos'altro a dividerci ma che allo stesso tempo ci unisce. Basta trovare quella porta comunicante. Sembra una cosa complicata e lo è ma è strano da spiegare.

Stasera c'è la cena di famiglia. Maya è andata con sua nonna e Summer a fare shopping e mi meraviglio un po'.

Sono stato tutto il tempo in piscina oppure nella zona benessere dell'hotel. Bisogna approfittare a volte!

Guardo un po' di televisione attendendo l'orario giusto per prepararmi. All'improvviso la porta viene aperta ed entra Maya piena di buste.

"Aiutarmi, no? Giusto, troppa fatica per te" lascia a terra le buste e sospira "È dura fare shopping con quelle donne. Però mi sono divertita. Summer mi ha anche raccontato degli aneddoti su zia Funny. Era una tipa forte" si butta sul letto accanto a me "Maximilian, cos'hai?"

"Non chiamarmi così" rispondo facendo una smorfia. È brutto sentire il mio nome completo.

"Sei tu che mi costringi ad usarlo" rialza il busto ed allarga le braccia.

"Non è successo niente. Sono solo stanco" che bugia di merda.

"Ma se non hai fatto niente fino ad adesso! Come diavolo fai ad essere stanco" sbuffa sonoramente alzandosi completamente "Sai cosa? Quando vuoi parlarne, fai un fischio" si dirige verso la valigia mentre io entro in bagno per iniziare a prepararmi.

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Stiamo aspettando giù tutti quanti per poi dirigersi al ristorante. Ho indossato una camicia nera ed un pantalone dello stesso colore.

Maya non è ancora scesa e mi domando cosa stia facendo.

Da prima sto facendo avanti e dietro per la hall. La quasi matrigna di Maya è con noi insieme al padre della mia migliore amica e a sua figlia. Justin continua a guardarsi le scarpe con le mani nelle tasche mentre ascolta qualcosa che gli sta dicendo Sebastian. Il nonno di Maya è seduto comodamente sui divanetti, sapendo che le donne avrebbero fatto tardi.

"Scusate il ritardo" Susan, la mamma di Maya, esce velocemente dall'ascensore. Tim, l'ex marito, la guarda incantato, ignorando la sua futura moglie (anche se non ha ancora fatto la proposta grazie a noi).

Sento un altro rumore di tacchi e vedo sulle scale Pam, Summer e Maya, intente a guardare i gradini e scendere lentamente.

"Mi sono stancata di queste dannate scale" sbotta improvvisamente Maya ed io sorrido sentendola ed ammirandola.

Le avevo detto, prima di partire, che era da tanto che non la vedevo con un vestito. Dalla sua prima comunione.

È semplicemente meravigliosa.

Il vestito verde smeraldo, esattamente come le sue ciocche, le sta perfettamente. Le valorizza anche la carnagione. Il vestito è stretto al corpetto con una gonna ampia con sotto del velo, credo. I tacchi alti che la valorizzano, facendo risaltare anche la sua goffaggine dato che rischia sempre di cadere. È truccata ed i suoi occhi verdi sono messi in evidenza.

Come ho già detto, è magnificamente stupenda. Si mette davanti a me ed ora siamo quasi alla stessa altezza.

Le sorrido offrendole il braccio per incastrarlo col suo. Con l'altra mano mantiene la pochette, che passa un attimo all'altra per toccarsi i capelli.

Si rigira a guardarmi e mi sorride leggermente.

Mi sento strano. Ora so cosa ci sta iniziando a dividere.

È qualcosa di profondo.

Dove uno dei due si farà male.

SPAZIO AUTRICE

Ho sempre dimenticato di dirlo negli altri capitoli ma lo scrivo adesso. Per chi ha letto 'Il rumore dei tuoi passi', libro magnifico che consiglio a tutti e che mi ha fatta quasi piangere, vorrei dire che la storia non è uguale o non ho preso spunto da esso. Questa storia mi è venuta in mente e la scrivo già da prima di leggere il libro (che ripeto dovete assolutamente leggere). Quindi quando si parla del fatto che loro sono come gemelli, è una cosa a cui avevo già pensato.
Ho scoperto quel libro a scuola, una settimana prima delle vacanze natalizie.
Detto questo, il capitolo di oggi è di passaggio. Volevo aggiornare prima della settimana infernale che mi attende dove non so se riuscirò ad aggiornare.
Nel prossimo, ci sarà la famosa cena. Cercherò di scriverlo in un modo decente.
Come al solito, votate e commentate perché la mia curiosità si fa sempre sentire.
Adesso mi dileguo e vado a dormire perché ho troppo sonno.
Alla prossima,
Kisses, -A (magari)