Quando mi sveglio il giorno dopo, socchiudo gli occhi per ricordare come faccio a ritrovarmi nel mio letto.
Allora, Max mi ha riaccompagnata, io mi sono addormentata ma mi sono ricordata dei compiti, per finire poi addormentata sui libri del tavolo.
Guardo l'orario sul mio cellulare, che a quanto pare si è messo a solo magicamente in carica, e noto che sono le 11.45.
Beh è da tanto che non mi sv- COSA?!
Perché non sono a scuola? Perché ho dormito fino ad adesso? Cado dal letto ed inciampando, vado in cucina dove vedo mia madre.
"Mamma, che ci faccio qui? Non dovrei essere in quella cosa che odio tanto chiamata scuola?" Chiedo con il fiatone e con la voglia di tornare a dormire.
"Tesoro, capisco che vuoi impegnarti e ne sono felice, però non devi sforzarti, va bene? Max è stato così bravo da venire qui stamattina e portarti di sopra, metterti il pigiama e consegnare i tuoi compiti" Ha davvero fatto tutto questo? Cerco di non sorridere, quindi sospiro, prendendo le cose ed iniziando a mangiare.
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Fortunatamente la professoressa Harmon non dice nulla, anzi mi ha giustificata con un 'ti stai impegnando più di tutti in questa cosa, un po' di riposo non fa mai male'. Parole sue.Stiamo facendo l'ennesima prova, quando Connor O'Connell entra nel teatro con solo un asciugamano addosso e correndo. Siamo in tanti a partecipare allo spettacolo ed iniziamo a ridere.
La Harmon cerca di rimanere seria ma scoppia a ridere e, quando mi volto, vedo Max guardarmi con un sorriso ed io gli faccio un occhiolino.
Prima di venire qui, sono passata per gli spogliatoi ed ho preso i vestiti di quel deficiente lasciandogli un foglietto.
'Vuoi i tuoi vestiti? Vienili a prendere. Sicuramente ci sarà una parte anche per te mentre sarai seminudo'
Non credevo avrebbe capito il luogo ma mi sono sbagliata.
"Signorino O'Connell, il teatro serve per mettere a nudo le proprie sensazioni, non qualcos'altro. Vada dal preside" il ragazzo cerca di ribattere ma non ci riesce.
Torniamo tranquillamente ai nostri doveri e mi sento soddisfatta.
*******
Io e Caleb siamo in biblioteca, dopo la fine delle prove.
Siamo in silenzio e gli unici qui dentro.
"Allora, hai più parlato con Max?" La domanda di Caleb mi meraviglia ed io cerco una risposta adeguata.
"Ieri è venuto a prendermi e siamo andati a mangiare qualcosa insieme. Dice che sono stanca" dopo la mia risposta rimane in silenzio ma è come se volesse dire altro. Apre e chiude la bocca ed io sto iniziando ad innervosirmi.
"Caleb, cosa devi dirmi?"
"Sei innamorata di Max?" Se la domanda di prima mi ha stupita, adesso sono rimasta a bocca aperta.
"Cosa? A me piacciono le ragazze, non mi piacciono i ragazzi, soprattutto Max" la mia voce esce come se volessi mettermi sulla difensiva nascondendo qualcosa.
"Ne sei sicura? Tutti quegli sguardi, pensi che io e gli altri non ce ne accorgiamo?"
"Fammi capire dove porta questa discussione, okay? Non sono affari né tuoi, né degli altri. Perché t'interessa così tanto?" L'unica cosa a cui penso è mangiare e lui mi viene a fare certe domande.
"Perché tu mi piaci Maya. Non lo credevo possibile ma è così. Mi sei piaciuta dal primo momento in cui mi hai chiesto di spostarmi perché ti occupavo il passaggio. Mi piaci nonostante prima non mi considerassi molto. Mi piaci ma.. non è la stessa cosa per te. E sono consapevole che ciò che provo io per te, non è neanche un minimo di ciò che prova Max" sono sicura che la mia mascella stia toccando il pavimento e rotolando verso la porta. Cazzo e adesso che dico? Come faccio a friendzonarlo?
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Only for game
Teen FictionSono migliori amici. Maya e Max. Sono simili in molte cose ma soprattutto adorano le ragazze. Sono come fratelli. Inseparabili. Un gioco cambia le loro certezze. Doveva essere solo uno stupido gioco.