Missing moment #2

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Una volta andato via Max,  Maya ricevette la visita dei suoi genitori. La madre la guardava dalla porta con le lacrime agli occhi, per poi abbracciare la figlia.

"Per quanto sia bello il gesto che hai fatto, ci siamo preoccupati tantissimo. I dottori dicevano che eri morta" Susan le accarezzò i capelli con gli occhi rossi e stanchi.

"Adesso sto bene, è questo l'importante" il padre le si avvicinò, abbassandosi al suo livello e prendendole la mano.

"Scusa se non ti sono mai stata accanto. Ancora adesso mi sento in colpa e non smetterò mai di sentirmi così. Mi sono perso tanto di quel tempo, che quando ti ho visto rischiare la vita, ho sentito il cuore bloccarsi, mentre ti vedevo salvare qualcuno che ami. I-"

"Papà,  lo so. Funny me l'ha detto. Posso capire. Le somiglio e tu le eri molto legato, solo.. ora non mi lasciare più" il padre rimase stupito nel sentire quelle parole ed abbracciò forte la figlia.

Dopo un po' di conversazione, i due uscirono ed entrarono i nonni, Sebastian e Summer.

"Maya, per quanto adori Max, sei stata un'incosciente, ho temuto tanto" i capelli scompigliati e gli occhi rossi della nonna la stupirono. Non l'aveva mai vista in quello stato.

"Saresti potuta morire" continuò il nonno.

"Tecnicamente lo eri" prese parola Sebastian "Ma, signorina, non farlo mai più.  Ho già perso mia sorella,  non anche mia nipote"

"Max era come scioccato dalla notizia" disse dolcemente Summer.

"Potete far entrare anche Justin?" Il ragazzo entrò subito dopo il cenno del nonno. Non aveva detto niente per giustificare il suo gesto, perché non c'era niente da dire.

"Mentre ero in coma, ho visto Funny" Summer si portò le mani alla bocca per la sorpresa, Justin cercava di aprire bocca ma non usciva niente "È stata lei a guidarmi e a farmi tornare. Mi ha detto così tante cose" si girò verso Summer che aveva già le lacrime agli occhi "Sei incinta di due gemelli" la donna sorrise mentre il volto le si riempiva di lacrime. Sebastian la abbracciò immediatamente, mentre lei guardava il soffitto, mormorando qualcosa sottovoce e toccandosi la pancia "Mi ha detto che se potesse, tornerebbe indietro. L'ho vista mentre si provava abiti da sposa, dicendomi che, stando con te" indicò Justin "aveva imparato a guardarsi all'interno di una sua famiglia. Che vi direbbe che vi vuole molto bene e che ci guarda sempre,  il più delle volte, credo. Ho visto insieme a lei la sua morte e aveva le lacrime agli occhi. Sono felice di averla conosciuta, perché mi ha aiutata nel momento drl bisogno ed ora capisco cosa volete dire, quando la descrivete" deglutì, vedendo lo sguardo basso di Justin. Nonna Pam si limitava a sorridere insieme al marito, consapevoli dell'amore che continuavano a provare per la figlia morta.

"Anche se sono passati parecchi anni, è come se lei fosse ancora con noi" mormorò suo nonno, guardando per un attimo la moglie.

"Era la migliore amica che chiunque avrebbe voluto avere" Summer si asciugò una lacrima, sorridendo appena.

"Anche se era una rompiscatole, è sempre stata una parte di me. È così con i gemelli" Sebastian toccò la pancia della donna al suo fianco, forse non riuscendo ancora a credere che stesse per diventare padre.

"Era la donna che mi ha reso più felice al mondo" finì il biondo, osservando fuori la finestra.

Pochi secondi dopo il silenzio, Sebastian decise di prendere parola.

"Ti lasciamo riposare, devi essere un po' intorpidita" si abbassò per salutarla, così come tutti gli altri. La nonna rimase nella stanza, sedendosi alla sedia che aveva occupato Max in quei mesi.

"Ti ama così tanto" Iniziò Pam, vedendo la nipote guardare oltre la porta. "È stato qui, in questi mesi. Non riusciva a scollarsi da questa sedia, per nessuna ragione"

"Ho visto.  C'è stato un momento in cui vedevo tutto quello che succedeva in questa stanza e sentivo tutto" mormorò Maya, guardando negli occhi chiari della nonna.

"Io continuo a shipparvi" la ragazza ridacchiò.

"Adesso vado tesoro, devi riposarti" le fece l'occhiolino a cui la nipote rispose alzando gli occhi al cielo gioiosamente.

ECCO IL MISSING MOMENT

A pomeriggio pubblico l'epilogo,  poi addio.

Adesso vado perché sono ancora nel letto e sono stanchissimaaa

Alla prossima,
Kisses

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