Capitolo 26

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La scuola è una delle cose più brutte che siano mai state create.

Agli antichi faceva schifo dormire fino a tardi, farsi i fatti loro e mangiare? Perché a me sembra proprio così.

L'unica cosa buona è che oggi c'è l'ultima prova per lo spettacolo che si terrà questo pomeriggio. Quindi lezioni saltate, yeah.

Monto la scenografia insieme a tre ragazzi e mi dirigo subito dopo dietro le quinte per sistemare qualcosa ai vestiti.

Le parole degli attori rimbombano per tutto il teatro ed io le conosco a memoria ormai.

La Harmon non la smette di far vedere la sua felicità e sto quasi per vomitare.

L'ultima battuta viene detta, ormai sono le 14 e tra meno di tre ore dobbiamo tornare.
Piego i vestiti perfettamente stirati prima, dopo che abbiamo fatto alcune modifiche, e, mentre tutti escono andando via, io vado verso il ripostiglio del teatro.

Sono intenta a mettere tutto in ordine quando sento la porta chiudersi. Mi giro di scatto vedendo Lena occupare la mia stessa aria. Continua a tirare la maniglia ma questa non si apre.

"Che cazzo hai fatto?" Sono abbastanza stressata, quindi ritrovarmi lei davanti non è una cosa positiva per i miei nervi.

"Non si apre. Volevo dirti che la Harmon ha chiesto di venire qui per le 16.45" evita il mio sguardo ed io mi acciglio immediatamente.

"Potevi anche aspettarmi fuori" commento, prendendo il cellulare per vedere se prende "Non c'è campo" la vedo sedersi a terra contro il muro, appoggiando la testa alla parete "Cosa stai facendo?"

"Dobbiamo rimanere qui, no? Tanto vale iniziare a mettersi comode ed aspettare che qualcuno ci faccia uscire" seguo riluttante il suo esempio e rimaniamo per un po' in silenzio. Ho anche il telefono scarico, quindi non posso neanche giocare. Odio questa situazione.

"La prima volta che vi ho visti, ho subito pensato che voi foste fidanzati. Non facevate altro che guardarvi, ridere, scherzare tra di voi, fare cose strane insieme. Avevate quello sguardo protettivo nei confronti dell'altro, complice e divertito. Sapevate solo voi cosa pensava l'altro.  Era come se foste voi contro il mondo. Ti ho sempre invidiata, sai? All'inizio credevo mi piacesse Max, ma in realtà lui non ha mai guardato nessuno come guarda te. Ricordo che una volta, durante l'ora d'inglese, ti eri addormentata sul banco e lui ha passato tutto il tempo a guardarti. Oppure quando bisticciavate in classe e finivate sempre fuori e si sentiva dal corridoio il vostro "È colpa tua". O quando ti mettevi con qualcuna, aveva sempre quel tick nervoso di creare una piramide con i bicchieri. Ha sempre fatto quello che tu gli dicevi anche quando non gli stava bene, solo per farti felice e starti accanto. Io e Max non stiamo insieme, in realtà. A me piace Caleb, mi sono fatta coinvolgere dall'idea stupida di Max solo per vedere qualche sua reazione. Ma non mi guarderà mai come Max guarda te. È innamorato di te, credimi, ed anche tu di lui, solo che avete bisogno di una spinta" le sue parole mi lasciano di ghiaccio ed io non so cosa dire.

"Tu piaci a Max, stai mentendo. Dovete smetterla di dirmi tutti che lui è innamorato di me. Rendete solo le cose difficili tra noi due ed io voglio solo che questo tempo passi così da poter riavere il mio migliore amico, lo stesso per cui ho donato il sangue affrontando la mia paura per gli aghi, lo stesso che conosce ogni singola cosa di me, lo stesso con cui ho fatto tutte le cose che hai detto" respiro affannosamente dopo aver detto tutto ciò. Sono stanca di sentire sempre le stesse parole. Io voglio solo riavere il mio migliore amico, nonostante tutto.

Lena sorride, non so che diavolo significa il suo sorriso.

"Perché mi odi, Maya? Mel non la tratti nello stesso modo in cui tratti me. Non ti ho mai fatto nulla di male, almeno spero"

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