-è un bell'appartamento- Dice Cande passando un dito sul tavolino del salotto. Le ragazze mi avevano spiegato che era una maniaca della pulizia e ci teneva molto...Sospirai e mi sedetti sul divano. Ero esausta, dopo soltanto una settimana di scuola, ero esausta. Guardai il librone di storia poggiato sulle mie gambe. -Vivi di fronte a Peter- Disse tutto ad un tratto Euge. La guardai sorpresa. Alzai un sopracciglio, non capendo dove volesse andare a parare. -Ed anche vicino a me- Disse Rochi, confondendomi ancora di più. -Rochi è la sorella di Peter- Spiegò Cande, tornando, finalmente, a sedersi sulla poltrona, vicino a noi. Guardai Rochi, aveva qualcosa che mi ricordava Peter, vagamente. Gli stessi zigomi marcati, ed ora che ci riflettevo anche il naso, la stessa forma e la stessa lunghezza. Le ciglia folte, e le sopracciglia con la stessa lunghezza e dimensione. La studiai meglio e dissi -Un po' vi assomigliate, però non ti ho mai visto nell'appartamento e non avete lo stesso cognome- Lei fece cenno di si con la testa. Posò il libro sul tavolo. Da quel momento capii che i compiti, quasi sicuramente, non si sarebbero svolti. Posai anche io il libro sul tavolo. -Questo perché mi sto ancora trasferendo. Quando i nostri genitori si sono separati io sono rimasta con mamma, e lui con papà. Mia madre ha deciso di farmi cambiare cognome- Mi spiegò. Gli occhi lucidi, le guance colorate di un leggero rossore, si notava facilmente, dal suo colorito bianco pallido. La capivo. Mi alzai e mi avvicinai, mi sedetti sul bracciolo della sua poltrona e l'abbracciai. -Scusa...Non lo sapevo- Le dissi. Un sorriso triste comparve sulle sue labbra.
Sospiro. Faccio un passo in avanti, uno in dietro, come nella mia vita. Sospiro di nuovo. Sta volta però mi faccio coraggio e busso. Incrocio le dita. Sento dei passi avvicinarsi alla porta. Passi pesanti, da uomo. Alla fine la porta si apre, lasciando intravedere, nella semi oscurità, Peter, senza maglietta, uno spettacolo indescrivibile. Mi sento nuda, mentre lui mi guarda, mi studia. E realmente sono nuda. Con solo l'asciugamano verde che mi copre. -A cosa devo questa visita...inaspettata- Mi chiede, mordendosi il labbro. Riesco a vedere il desiderio nei suoi occhi, ed un calore raggiunge le miei guance, per poi spostarsi per tutto il corpo. Mi sento costretta a mettere le braccia sul mio petto, dove lui ha posato il suo sguardo. Ma così facendo, so bene che lui non stachera gli occhi da lì, conosco abbastanza bene gli uomini. -La mia doccia è rotta, mi chiedevo se potevo usufruire della tua, mi devo solo sciacquare- Gli dico. La mia voce pare stridula, sembra che ci sia provando? Ci sto provando? Lui mi sorride e si fa da parte, per farmi entrare. Quando gli passo affianco noto che si china e si avvicina al mio orecchio, il suo alito caldo mi fa sobbalzare, ed un brivido mi percorre la schiena. -Puoi fare tutto ciò che vuoi, nel mio bagno, nel mio appartamento- Mi dice. Io gli sorrido, cercando di essere cordiale. L'appartamento è buio, con le tendine abbassate, e solo con la luce della televisione. Mi lascio guidare da lui. Ma non posso non girarmi verso la televisione per vedere che stava guardando. Sembra un film porno. Allontano subito lo sguardo. Ci fermiamo d'avanti ad una porta. Lui la apre. Il suo bagno è identico al mio, come l'appartamento, ma si nota che lì ci abita un uomo. Non perché non sia pulito, oltre, il mio è ridotto molto peggio, il suo è pulito, però c'è un forte odore maschile, ed il bagno è pieno di prodotti da uomo, come il dopo barba. Entro, e mi giro verso di lui. -Rochi ancora non si è trasferita?- Gli chiedo. Lui scuote la testa, mi si avvicina e chiude la porta, appoggiandosi ad essa, un altro brivido percorre la mia schiena, ma sta volta è di paura, non di piacere. -Che c'è Lali, paura?- Mi chiede con una voce spaventosa...
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Laliter La paura d'amare
FanfictionNel Bronx ci sono molte bande rivali. Che si sfidano per la vendita di armi e droga. Peter è uno dei capi delle bande più importanti. Lui, coi suoi muscoli ed i suoi tatuaggi fa paura a chiunque, nemici, ed amici compresi, anche se realmente non ne...