Capitolo 11

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Guardai la scuola, chiedendomi se sarà l'ultima volta che vi entrerò, ascolto la lezione, ogni cosa che imparo mi sembra molto interessante, forse è l'ultima volta che ascolterò quelle parole, quella lezione, l'ultima volta che vedrò il professore. Lentamente mi avvio in mensa, notando ogni minimo particolare che forse mi era sfuggito la prima volta. Entro in mensa e cerco i miei amici, sorrido vedendo la testa bionda di Eugenia, e mi avvio al tavola, col vassoio in mano. -Ciao- mi saluta lei ricambiando il mio sorriso. Impulsivamente lascio il vassoio sul tavolo e l'abbraccio. Lei non si muove, troppo sorpresa per fare qualsiasi cosa. Quando mi stacco dall'abbraccio le spiego -Dopo quello che è successo a Nico ho molta paura di perdervi- è una bugia, ma non posso dirle la verità. -Come va?- domanda Cande apparendo dietro di me, mi giro verso di lei, accanto a lei c'è Rochi, sorrido e le abbraccio entrambe. -Oggi Lali è molto emotiva e coccollosa- commenta Euge ridendo. -è per via di ciò che è successo a Nico- dico, e mi stacco dall'abbraccio, ho gli occhi che mi bruciano, avrei tanta voglia di piangere, ma non posso e non voglio farlo dato che forse è l'ultima volta che le vedrò e voglio ricordarle e che mi ricordino per i bei momenti e per i sorrisi, non per le lacrime e gli addii. Mi siedo al tavolo e sposto il cibo che ho nel piatto, con la forchetta di plastica, non avevo per nulla fame, avevo un vuoto nello stomaco ed un dolore lancinante al petto che non mi lasciavano in pace da quando avevo detto a Peter che volevo scappare con lui, come se una parte di me non volesse farlo. Sapevo che era la cosa giusta, che ne andava delle nostre vite, ma una parte di me non voleva lasciare ciò che avevo qui, non per la mia vecchia vita, che ormai avevo dimenticato, ma per quella che stavo vivendo ora. Sapevo che c'era un altra scelta, allontanarsi da Peter e lasciarlo andare via senza di me, non vederlo mai più, non chiamarlo, non pensarlo, ma non era una scelta, quella per me sarebbe stata la morte, e nulla più di ciò che avrei avuto sarebbe valso perderlo. -Lali stai bene?- domandò Cande. -è solo per Nico o è successo qualcosa con Peter?- mi chiese Rochi. Alzai lo sguardo su di loro, un forte dolore alla testa ed una voglia di vomitare mi invasero, volevo urlare, piangere e buttarmi a terra, ma mi trattenni. -Lali, stai bene?- era la voce di Peter che proveniva da dietro di me. Mi girai e feci cenno di si con la testa, mentre mi mordevo il labbro per non strillare e rendermi ridicola. Peter si sedette accanto a me e mi abbracciò, come se mi avesse letto nel pensiero. Poi mi prese per mano e mi trascinò fuori dalla mensa, mentre ci allontanavamo nel corridoio, iniziai a piangere, e quando fumò usciti dal cancello della scuola avevo il trucco sciolto che mi colava sulle guance, e le lacrime tinte di nero. Peter si fermò, eravamo d'avanti al portone di casa, mi mise le mani sulle guance, e coi pollici tentò di asciugamele. Poi avvicinò la sua fonte e l'appoggiò sulla mia, sospirò e chiuse gli occhi prima di dirmi -Se non vuoi, puoi anche non venire, io me ne andrò da solo- scossi la testa, avevo mal di gola e quasi non riuscivo a parlare, ma mi feci forza. -Io non posso lasciarti, ne morirei- dissi. -Ma lasciare in dietro la tua nuova vita ti renderebbe infelice, ed io voglio che tu sia felice- mi disse lui. -Perché dobbiamo andarcene e lasciare Six qui, potrebbe anche arrivare alla tua famiglia, e a Rochi- dissi. Peter fece cenno di si con la testa. -Perché non tentiamo di incastrarlo?- gli chiesi. Lui aprì gli occhi -Sarà pericoloso- -Tutto con te è pericoloso, ma la vita senza di te sarebbe noiosa ed orribile- dissi e lo baciai, con passione, con rabbia, con tristezza e con cuore che mi stava per esplodere, ma felice di avere un altra scelta, pericolosa, ma avevo una nuova opportunità, una nuova vita, un nuovo amore e la consapevolezza che la vita non era ancora finita.  

Laliter La paura d'amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora