Capitolo 2

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Quando apro gli occhi il sole è tramontato. Stiamo viaggiando da tredici ore, ho dolori ovunque, questo furgoncino non è per niente comodo. Mi brontola lo stomaco,e mi rendo conto di non aver mangiato ancora niente durante il viaggio. Così allungo le mani nella borsa e prendo un pacchetto di patatine da sgranocchiare. Dovremmo essere quasi arrivati. Chissà come sarà il campus, non vedo l'ora di entrare nell'appartamento assegnatoci al dormitorio; anche se dovrò aspettare domani perché questa sera la mamma ha voluto che passassimo l'ultima notte in albergo.

New York è fantastica, non delude affatto le mie aspettative, sembra di essere in un film. Si capisce fin da subito che è l'ombelico del mondo. Quartieri interi di diversi parti del globo concentrati in un'unica metropoli. Mi sembra di osservare un quadro composto da mille colori. Passiamo attraverso alcuni di essi e quello che mi stupisce è che mi danno la parvenza di trovarmi davvero da un'altra parte del mondo. È facile capire dove ti trovi, perché ogni quartiere assume il nome della nazione. Penso che, con il fatto che la mamma sia italiana, domani non mancheremo certamente di fare un giro a Little Italy. C'è un sacco di gente, il traffico, le insegne, sembra un quadro esatto a quello che si vede di solito nei film, forse un po' più caotico. Dopo una coda interminabile nel traffico, arriviamo all'Hotel Plaza, un edificio di dimensioni colossali, d'altronde come il resto degli edifici newyorkesi. Continuo ad ammirarlo, sembra molto lussuoso. Sarà tutto merito di Caleb, prima che arrivasse lui io e la mamma non stavamo molto bene, economicamente parlando. I soldi mancavano sempre per via degli avvocati divorzisti. La mamma era stata costretta a fare un secondo lavoro, oltre a quello di bibliotecaria nella libreria in cui lavorava da anni. Caleb invece, avendo un'attività propria, guadagnava bene, e si è preso fin da subito carico di noi. Ovviamente la mamma non si è mai approfitta della sua magnanimità , forse perché è sempre stata una donna che si è guadagnata il suo posto e le sue cose. Per questo la rispetto molto ... ma solo per questo.

Scendiamo dalla macchina, saliamo un paio di gradini in marmo bianco e ci dirigiamo verso l'entrata: un portone gigantesco con i bordi delle vetrate in mogano e le maniglie in oro massiccio. Un portinaio, vestito di tutto punto, ci sorride : - Bevenuti al Plaza Hotel signori, vi auguro un buon soggiorno!-

Mia madre educatamente gli risponde:- la ringrazio.....- Gerald!- legge sulla targhetta che ha al lato destro della giacca.

Andiamo verso la reception e ci accoglie una donna, Susan. Anche lei è vestita con la stessa divisa di Gerald, sui toni blu mare e rosso porpora. Ha una voce molto squillante, però sembra gentile.

-La vostra suite è la 613 all'ultimo piano. Per qualsiasi cosa non esitate a chiamarmi, sono a vostra completa disposizione signori Miller- dice Susan.

Mi accorgo che mia madre arrossisce. In realtà lei e Caleb non sono ancora sposati, e quando la gente fa queste conclusioni, lei si imbarazza un po'. Non perché non le faccia piacere che le persone pensino che sia la moglie di Caleb, tutt'altro. Lei lo desidera tanto ma ha semplicemente paura che Caleb non farà mai questo passo, dopotutto ha già visto andare a rotoli un matrimonio. In realtà sono sicura che Caleb stia solo aspettando il momento giusto per farle la proposta. Vorrà sicuramente che sia romantica, d'altronde si vede chiaramente che la ama.

-Grazie Susan, le faremo sapere- risponde educatamente Caleb, riempiendo il vuoto imbarazzante creatosi.

La suite è immensa. Caleb ha pensato bene di prendere una stanza solo per me che ovviamente è comunicante con la loro, ma almeno me ne starò tranquilla per i fatti miei.
Il letto a baldacchino è enorme, mi ci butto sopra appena entro. Ah quant'è soffice, considerando che ho appena fatto un viaggio di tredici ore in macchina e il mio sedere sembra aver assunto la forma del sedile, potrei starci sopra per il resto della serata. Sento entrare mia madre nella stanza:

ICEBERGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora