"Le sue lacrime"

549 24 0
                                    

Dopo quella notte, lui era rimasto con me, per modo di dire.
Il tempo lo passavamo a discutere.
Discutevamo per ogni cosa, anche la più banale.
Io restavo in hotel, non potevo mettere un piede fuori perchè c'era sempre qualcuno prondo a distruggere la nostra privacy.
Michael non c'era mai, era in studio la maggior parte del tempo.
Era distrutto dopo la perdita del bambino e non riusciva a fare altro che lavorare, lavorare era la sua medicina.
Mi sentivo inutile, il lavoro era più importante. Forse lui nemmeno stava soffrendo.

Quel pomeriggio ero riuscita a fare un brevissima ma significante passeggiata al di fuori del hotel, uscendo da una porta di servizio.
Ero uscita per pensare, pensare a quanto sarebbe successo da lì in avanti, a cosa potevo aspettarmi ancora da Michael. Lui era l'uomo della mia vita, ma al momento sembrava essere come indifferente al nostro amore.

Quando ritornai in camera, trovai Michael disteso a letto.
Michael": dov'eri finita?", sembrava arrabbiato.
Io": volevo uscire un pò"
Michael": non puoi fare come ti pare, ti potevano aggredire, e poi non c'era nessuno con te, potevi chiamarmi!" la solita ramanzina.
Io": scusa, ma avevo bisogno di riflettere", mi limitai a rispondere.
Michael": sono arabbiato!"
Io": beh, cerca di fartelo passare!
Io non ce la faccio più a restare rinchiusa tra queste quattro mura, sono stanca di vederti ritornare dallo studio sfinito, tu non sei più quello di una volta, tu non mi desideri più come prima, credi che l'ultima notte passata insieme abbia risolto tutto?!
Io sto soffrendo per il bambino, ma tu sembri non accorgetene!", soccopai a piangere.
Michael mi guarda a con le lacrime agli occhi, mi ascoltava attentamente e la rabbia di qualche istante prima lo aveva abbandonato.
Forse ero stata troppo dura, ma io dovevo parlargli!
Michael": no Ila, io ti amo ancora. Anch'io sto soffrendo, ma la musica è l'unica cosa che mi aiuta", disse quasi inpaurito.
Io": quindi io non ti aiuto, vero?!
Ma ti senti?! Io cerco di starti vicino ma sei indifferente e io non ce la faccio più!"
Michael": ti prego"
Presi le mie cose e le misi dentro una borsa.
Uscii correndo, per prendere l'ascensore, sentivo Michael dietro di me.
Michael": ti prego, aspetta"
Non trovavo le parole, riuscivo solo a piangere e forse quelle lacrime erano le parole che non venivano fuori, quelle che Michael già conosceva, quelle che noi conoscevamo.

*************************************

Erano passate 5 settimane, Michael aveva provato a telefonarmi ma faceva troppo male, non ero ancora pronta.

Quella mattina mi ero svegliata con un gran mal di testa, una nausea assurda.
Mi alzai dal letto, le gambe non sorreggevano il mio peso, erano pura gelatina. Caddi a terra con un grande tonfo. Le lacrime avevano già iniziato a farsi spazio nel mio volto. Non sapevo cosa fosse, ma sapevo di essere distrutta moralmente e fisicamente.
Era un periodo orribile, non credevo di potercela fare.
Ogni giorno che passava il dolore era sempre più pesante, come se qualcuno ti facesse a pezzettini il cuore, mi sentivo vuota.

Provai a risollevarmi, ma ricaddi con le ginocchia a terra. Presi il cellulare e composi il suo numero. Non potevo più aspettare, non potevo più soffrire, ogni giorno che passava mi mancava sempre di più.

Una voce flebile rispose" Ilary"
" Michael, aiutami"
"Cosa è successo, dove sei piccola, parla!" Il tono della sua voce si era alterato di molto.
" sono a casa mia, non riesco a reggermi in piedi, aiutami"
" stai calma, arrivo subito"
Forse avevo sbagliato, avevo ceduto e lui aveva vinto un altra volta, ma lo amavo troppo e non sarei riuscita a stare un giorno ancora senza sentire il suo contatto, mi mancava troppo.

Mi stesi a terra, sul pavinento freddo. Sentivo ogni singola parte di me stessa andare in frantumi.
Io lo amavo.
Chiusi gli occhi e provai a pensare a tutte quelle volte che le nostre labbra si erano sfiorate, mentre le lacrime cadevano sul viso, per passare al pavimento.

"Ilary " una parola, lui, le sue lacrime.

MICHAEL JACKSON      Gli occhi di Michael.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora