Un' altra volta

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Cos'era successo?
Un altra volta no!
Non volevo vedere un altra volta quel camicie bianco, quella porta aprirsi.
Basta!
"Sua marito è in coma", ecco le parole che mi ghiacciarono il cuore.
Il mio sguardo era fisso nel vuoto, avevo esaurito le lacrime...
Non c'era nessuno in quel momento. Eravamo solo io e il vuoto.
Guardai il dottore, poi mi precipitai in quella stanza, c'era un'altra porta, la aprii con forza, e guardai alla mia destra. Disteso sul letto, con un respiratore attaccato, era disteso il mio futuro marito, l'uomo che mi rendeva felice.

Le luci erano soffuse, c'era un caldo tremendo ma le pareti sembravano fredde, erano bianche come la neve e trasmettevano un senso di solitudine e sconforto.
Michael era immobile, la faccia bianca e le labbra viola.
Entrò il dottore e subito mi girai lanciandoli un sguardo furioso.
Ritornai a guardare Michael, aspettai qualche secondo poi dissi al dottore" ha le labbra viola ed è palladissimo, non trema solo perchè è in questo stato" come se sapessi tutto,"ha freddo" conclusi"
"No signora, è l'effetto dei farmaci, se vuole le spiego quello che è successo, mi segua" disse indicando la porta d'uscita per quella stanza.
Arrivai in uno studio , era arredato molto bene, ma nella scrivania regnava il disordine.

"Suo marito era molto stanco" iniziò.
"Si lo so, dorme poco" risposi sicura.
"Assumeva qualcosa che lei sappia?" Chiese come se sapeva già la risposta.
"Non mi sembra", avevo sentito parlare di un Michael Jackson così ma no...!
"Mi dispiace, ma abbiamo trovato ben quattro diversi medicinali nel sangue di sue marito" disse schietto. La sapeva la risposta!
Comunque non era mia marito...
"No, non è vero!"
"Mi dispiace signora!"
"Signorina!"
"Vabbene ma adesso si calmi!"
"No, non va bene!"
"La prego!"
Lo guardai negli occhi e poi chiesi:" morirà?!" In tono calmo, anche se dentro stavo morendo.
"Beh signorina, questo.. Ceh.."
"Me lo dico dottore!" Ripresi con tono arrabbiato.
"Suo marito ha poche speranze, signorina!"
Uscii sbattendo la porta e scoppiai in un pianto gravioso.

Vidi di nuovo i giornalisti dimenarsi tra i fan di Michael.
Non era giusto!

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3 giorni dopo
Michael era ancora in coma e li avevano anche trovato un trauma celebrale o qualcosa del genere...
Non dormivo da quando Michael era arrivato in ospedale, avevo delle enormi occhiaie che governavano i miei occhi.
Ero esausta, arrabbiata e persa nei miei pensieri.

Questa mattina, in ospedale c'era un mucchio di gente dentro. Era successo qualcosa.
Quando il dottore mi vide arrivare, mi corse incontro" signora!"
Io": signorina!"
"suo marito si è svegliato!"
Scusate se il capitolo è cortissimo ma in questi giorni non avevo molta ispirazione.
Il prossimo sarà il triplo e molto più divertente😌
Anita❤️

MICHAEL JACKSON      Gli occhi di Michael.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora