I'm not the only one

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Si, aspettavo un bambino da ben 3 mesi, e non me ne ero accorta, il bambino era di Michael, di questo ero sicura.

Michael era felicissimo, il primo figlio l'avevamo perso. Era stato il periodo più brutto della mia vita. Michael aveva finito il tour da solo, era andato alla grande.

Parla Michael
Ultimamente non mi sentivo bene, ero sempre stanco, l'unica cosa che mi consolava era Ilary.
Questo anno senza di lei era stato orribile. Mi sentivo morire sempre di più dentro mano a mano che passavano i giorni.

Parla Ilary
Questa sera i genitori di Michael sarebbero venuti a mangiare a Neverland, ero molto ansiosa, erano passati due anni da quando ci eravamo conosciuti, ma lui non mi aveva mai presentato ai suoi genitori.

Dovevo prepararmi al meglio, ma non avevo la minima idea di come fare.
Michael mi arrivò da dietro e mi prese i fianchi, i mio girai di scatto, e ci ritrovammo a guardarci negli occhi.
Ilary, non farti ingannare dal suo sguardo! Continuavo a ripetermelo.
Mi accorsi che sulla maniglia della porta era appogiato un appendino con due vestiti.
Guardai i vestiti e poi guardai Michael, lui fece un leggero sorriso, mordendosi il labbro. Mi prese di colpo in braccio e mi mise davanti alla porta.
"Aprilo" disse ansiosamente.
"ok"
Il primo era un vestito corto fino a sopra le ginocchia, di un verde petrolio, il secondo era bianco e lunghissimo, forse troppo pensai, per uscire fuori. Dopo pensai meglio e misi insieme il tutto. Quello era un vestito da sposa.
"Mi vuoi sposare?" Un sussurro da dietro l'orecchio
"Si", mi girai e lo baciai con prontezza.

"Mettiti il vestito verde, voglio che lo metti stasera, devi essere bellissima per quando daremo la notizia alla mia famiglia"
"Di già Michael?"
"Percaso hai dubbi piccola?"
"No, ovvio che no, solo che mi sembra presto per dirlo, meglio aspettare per imprevisti"
"Andrà tutto bene, non ti preoccupare"
"Vabbene, ti amo Michael"
"Io di più"
Iniziai a prepararmi e anche Michael.
Lui scese prima, di certo non doveva truccarsi e tutto il resto.

Aprii la porta della camera, sentendo bussare la porta" signorina Ilary, puo uscire, la stanno aspettando", era una nuova cameriera e sembrava molto gentile.

Gia avevo iniziato a sudare, e se avessi detto qualcosa di sbagliato, insomma, li sotto c'erano i genitori dei Jacksons!
Percorsi le scale molto lentamente stando attenda a non cadere sui trampoli con cui mi ritrovavo.
Appena Michael mi vide, li si illuminarono gli occhi "sei incatevole", disse davanti a tutti. Sentivo andarmi le guance a fuoco, scommetto che ero diventata un peperone.
Mi indicò la sedia dove dovevo sedermi, perchè erano già tutti seduti. Mancava solo una persona, Joe Jackson, l'uomo di cui avevo tanto, forse troppo, sentito parlare.

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Avevamo iniziato a mangiare gli antipasti, quando si sentirono delle voci.
"fammi entrare sguattera!" Gia lo odiavo.
"Mi scusi signor Jackson, non volevo offenderla!"
Michael" non è colpa tua feliz, è colpa di mio padre, che non sa cosa sia l'educazione!"
Joe" non permetterti di chiamarmi padre sai!"
Michael": scusa Joe, ma a casa mia non ti comporti così!"
Joe" casa tua eh? Se non fosse per me, tu non saresti chi sei ora e questa casa non esisterebbe!"
Michael": adesso ricomincia..." Sbuffò
Joe" sei tu quello che non ha buone maniere, non mi avete nemmeno aspettato per iniziare la cena!"
Michael": sei tu quello che non si degna  di chiamare per dire se viene o no!"
"Io nemmeno ci volevo venire qui!"
"E allora vattene Joe!"
Katherine Jackson": vi prego smettetela!"
Michael": hai ragione mamma"
Joe si sedette al suo posto.

Si era creato un clima agghiacciante dopo la discussione, mi sentivo in terribe imbarazzo
Joe" dai racconta, chi è questa qui, per caso la tua nuova puttana?" E si buttò in una fragorosa risata.
Michael" questa qui come la chiami tu si chiama Ilary, non è la mia puttana, sarà mia moglie e la madre di mio figlio, a breve capito?!"
Janet tirò un urlo di gioia, quella ragazza era adorabile! L'atmosfera si riscaldò subito.
Joe" no! Io me ne vado, ciao!"
Michael": fai come ti pare, qui nessuno ti vuole!"
Katherin": joe resta"
Michael" ma... Mamma!"
Katherine": no mike"
Joe"..." Sfubbò
Michael si alzò di scatto, forse troppo. Lo vidi cadere a terra cercando di sorreggersi al tavolo, ma le sue braccia e le sue gambe erano diventate inutili.
"Michael" gridai, quando vidi sbattere la sua testa a terra, nel pavimento freddo, senza moquette.
Tutti si alzarono in piedi.
Era disteso con gli occhi chiusi, immobile, morto.

Joe corse da lui, lo iniziò a stringere a se e un attimo dopo fece lo stesso Katherine.
Era stato l'unico momento in cui avevo visto Joe Jackson avere un cuore.
Corsi da Michael, e li presi la testa, e iniziai a piangere sopra di lui. Un fiume di lacrime, inquieto e costantemente attivo.
Janet prese il cellulare per chiamare l'ambulanza.
Arrivarono 10 minuti più tardi. Lo presero e lo misero nel lettino.
La persona che andò così con lui fu Joe.

Avevo sbagliato, lui mi aveva detto di non sentirsi tanto bene, di sentirsi un po' affaticato.
Avevo pensato solo a me stessa, ero stata egoista.
Non sono la sola.
"I'm not the only one".

Spero vi sia piaciuto questo capitolo, anche se è un po' triste.
Succederanno altri disastri e altri momenti felici.
Alla prossima baci.
Anita

MICHAEL JACKSON      Gli occhi di Michael.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora