XVIII

142 12 2
                                    

La mattina Zoe mi raggiunge in cucina.
- Perché vai a letto con un vestitino? - le chiedo.
- Non è un vestitino, è il mio pigiama. Cosa c'è per colazione?
- E lo chiedi a me? Io stavo aspettando che venissi tu a prepararmi qualcosa... come dei biscotti...
- I biscotti non si preparano in due minuti!

Preparati, belli e lavati, ci sediamo fuori su una panchina.
- Dai, raccontami che cosa hai sognato oggi! - mi sorprende Zoe.
- Non me lo ricordo bene...
- Io invece sì.
- Mi hai fatto la domanda solo perché volevi rispondere?
- Sì. Allora, ho sognato di essere stata in un teatro, e tutti erano vestiti con abiti rinascimentali, mentre io indossavo un vestito blu a maniche lunghe e un grembiule bianco, ma sporco, sopra; in testa avevo una bandana dello stesso colore del grembiule, ma era più giallastro. Ero seduta fra le ultime file, e tutti mi guardavano male, perciò mi sentivo fuori luogo. Lo spettacolo era cominciato, e ad un certo punto entra in scena un principe e mi chiama: "Zoe, raggiungimi su questo palco, e scappiamo a cavallo verso il tramonto!"
A questo mi scappa un risolino.
- Puntano i fari verso di me, acciecandomi..
Mi viene un dubbio:
- Fari?
- Sì, fari. Non so esattamente in che epoca fossimo...
- E poi?
- Allora - continua - io mi dirigo verso di lui, ma appena salgo sul palco, non vedo né lui né il resto delle persone. Sembrano tutti scomparsi, fino a quando non spunta una bambina da dietro le quinte che mi dice di seguirla. Vado con lei e mi porta nei camerini, dove trovo... - si ferma - mmmh, non mi ricordo...
- Mentre ci pensi, ti dico le mie opinioni sul tuo sogno: cominciando..
- Ah, ora mi ricordo! - si illumina - Trovo te e Julie che..
- Me e Julie?! - la interrompo - Cosa c'entriamo noi due?
Intanto mi sfiora il ricordo del mio sogno.
- Mi fai finire? Dicevo, trovo voi due che state leggendo dei copioni e state provando la vostra parte di una recita.
Ora ci siamo.
- E vi state anche divertendo!
- Va' avanti.
- Mi fermo poi davanti ad uno stanzino in cui "C'è", mi riferisce la bambina, "il principe che mi sta aspettando".
- E poi?
- E poi suona la sveglia.
- Ah. Ok. Interessante.
- E tu? Cosa hai sognato? - mi chiede di nuovo.
- Non me lo ricordo, Zoe!
- Nemmeno un piccolo ricordino? Fai almeno uno sforzo!
- Ci provo, ok.
Un'auto, uno spazio buio, denti che cadevano... poco alla volta ricompongo il mio sogno, ma ancora ho un vuoto nella testa.
- Non ero solo. - dico.
- Ok. - attende Zoe.
- C'erano anche due persone che conosco, ma erano lontane.
Comincio a raccontare a piccoli tratti, separati da diverse pause.
- Eravamo in uno spazio buio, nero. Non mi ricordo perché, ma vado a scontrarmi con una di quelle due persone. Poi mi cadono i denti.
Zoe fa una faccia terrorizzata. Nonostante ciò, continuo.
- Poi mi passano davanti delle immagini confuse. Per ora mi ricordo solo di un'auto. E poi quei due si allontanano sempre di più da me. E io rimango immobile. - dico con lo sguardo fisso a terra.
- Secondo te cosa significa? - guardo mia sorella.
- Non tutti i sogni hanno un significato, ma li puoi interpretare in modi diversi. Hai detto che ti cadevano i denti, non è vero?
Annuisco.
- Allora qualcuno morirà.
All'inizio rimango scioccato, poi mi metto a ridere.
- Perché ridi?
Zoe sembra seria.
- Non puoi credere a queste cose! E poi, chi dovrebbe morire?
- Una persona che ti sta a cuore. Forse una di quelle che hai avuto nel tuo incubo. - dice preoccupata.
- Lasciamo stare. Solo sciocchezze.
- Se non vuoi crederci... è una tua scelta.
Mi alzo ed entro in casa. Cerco mio padre per vedere se ha bisogno di qualche aiuto.
Non può morire qualcuno se in un sogno ti cadono i denti. Sarebbe come una previsione del futuro. A questo punto bisognerebbe tenere tutti in salvo per evitare che la predizione si avveri. Ci sono miliardi di persone nel mondo, e ogni giorno ne muoiono centinaia. Non può proprio.. oh, no.
Corro in camera mia per prendere un quaderno a scriverci tutto quel che ricordo del sogno. L'auto che va a bocciare, una luce, un cellulare, un bimbo che piange... cos'altro? Denti che cadono, buio, io e due persone... poi? Mi sta per scoppiare la testa.
Ecco: non riesco a muovermi, loro sono lontani... una di loro è Julie. L'altro... è quel ballerino. E l'unica persona a cui posso tenere un minimo è Julie. Ma no.

Jolie || a Joe Sugg fanfiction (Italian)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora