Chapter 7:Bonfire.

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Jan mi guardò aggrottando le sopracciglia nel leggere il messaggio perché neanche lei  riusciva a credere a ciò che aveva fatto Travor.

Lui e Logan erano sempre stati amici, sempre, e nonostante il mio migliore amico lo avesse conciato per le feste quando aveva scoperto il male che mi aveva causato, non era riuscito ad allontanarsi da lui, si volevano troppo bene ed avevano condiviso tanto, il loro bene non poteva svanire nel nulla.
E perché arrivare a tanto allora?

"Ma perché?" chiese Jan:"Quel ragazzo ha problemi seri."

E come darle torto. Perché arrivare a picchiare il suo migliore amico?

"Jan, io dovrei andare alla festa in spiaggia. Ti andrebbe di venire?Vorrei sapere di più su questo litigio." proposi: "Travor doveva venirmi a prendere, ma non penso sia il caso adesso e poi dovrei andare a mettere il costume a casa ma sono senza chiavi."

"Per il costume non c'è problema posso prestarti quello che ti piace tanto e per il passaggio posso sempre chiedere a Michael."

La mia migliore amica sapeva sempre trovare una soluzione a tutto e l'amavo per questo.
Era sempre disposta ad aiutarmi quando avevo bisogno, anche per una minima cazzata, faceva sempre molto per me e mi sarebbe piaciuto fare lo stesso per lei, di tanto in tanto.

Il suono di un clacson mi fece fermare dall'allacciare il costume di Jan.
Pensai che fosse arrivato Michael ma quando la mia migliore amica si affacciò dalla finestra per vedere chi fosse mi resi conto che non era il suo ragazzo.

"Avril." disse:" Travor ha detto di scendere. Tu và pure con lui se ti va, io ti raggiungerò più tardi con Mike."

Decisi di accettare il consiglio della mia amica, avrei voluto vederci più chiaro e soprattutto capire, avrei voluto che Travor mi spiegasse perché era arrivato a fare a botte con Logan.
Scesi le scale in fretta e furia perché ero tanto, troppo arrabbiata con lui che sembrava si divertisse a rovinare tutto ciò che avevo di più caro.

Una volta nel vialetto entrai con violenza nella sua auto senza neanche rivolgergli la parola.
Perché sì, io non avrei detto nulla, avrei aspettato che si decidesse a parlare.

Accesi la radio per spezzare quell'imbarazzante silenzio che si era venuto a creare e non gli chiesi senza nemmeno il permesso.
Non appena sentii Give me Love di Ed Sheeran mi fermai e mi voltai verso la sua direzione.
Sul suo volto era appena comparso un sorriso, il che mi fece pensare che anche lui adorasse quella canzone, mi sarebbe piaciuto sapere a cosa stesse pensando in quel momento, se anche lui, come me, pensasse a quanto male avesse fatto il dovermi abituare ad una vita senza di lui, una vita senza di noi.

Poggiai la testa sul vetro del finestrino ed iniziai a guardare fuori lasciandomi cullare dalla voce rilassante di Ed Sheeran.
Chiusi gli occhi pensando a come sarebbe stata la mia vita se non lo avessi mai incontrato, probabilmente non sarei stata la stessa, ma era davvero un male poter essere qualcun altro?

Una lacrima attraversò il mio viso, nell'ultimo periodo avevo pianto più di quanto avessi fatto in quegli anni ma alla fine pensai che mi facesse bene buttare fuori tutto ciò che avevo accumulato o almeno era ciò che tutti mi dicevano ma che non avevo mai fatto, fino a quel momento.
Fu come se quell'improvviso ritorno di Travor nella mia vita avesse abbassato ogni mia difesa e non sapevo più se fosse un bene oppure un male.

Quando l'auto si fermò capii che eravamo arrivati.

Durante tutto il tragitto nessuno dei due aveva osato rompere il silenzio e proprio per questo motivo decisi di non rivolgergli la parola neanche per dirgli grazie per avermi aiutata a scendere dal veicolo.

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