Quei due giorni passarono più velocemente di quello che pensavo e furono troppo monotoni per i miei gusti: andavo a scuola con l'autobus ed una volta tornata a casa passavo i miei pomeriggi a studiare con Jan oppure guardando serie tv.
Travor non s'era fatto più vedere e né sentire.
I miei fratelli parlavano spesso di lui in casa, non che fosse una novità. Dicevano di trovare molto strano il suo comportamento poiché ogni volta che gli proponevano di passare da casa trovava sempre una scusa diversa.
Qualunque cosa avesse non mi riguardava.
Stavo finalmente ricominciando a respirare senza averlo continuamente tra i piedi."Bene ragazzi."
Quella mattina la professoressa Leerman era davvero di buon umore. Aveva deciso di non spiegare alcun argomento di letteratura inglese, aveva solo voglia di dialogare. Lo capii nell'esatto momento in cui la vidi scrivere la parola 'Ballo scolastico.' sulla lavagna.
"Come ben sapete mi sto occupando personalmente dell'organizzazione del ballo d'inizio anno.
Quanti di voi hanno intenzione di partecipare domani sera? Ho bisogno di orientarmi per sapere quanti tavoli disporre."L'intera classe alzò la mano. Tranne me. Ero l'unica incerta anche perché non avevo ancora chiesto il permesso ai miei genitori.
Jan mi guardò in modo strano e poi sussurrò:"Ehi, tu non vieni?"
"Non lo so. Ne parliamo più tardi."
La campanella suonò e mi precipitai fuori dall'aula per evitare le domande dei miei compagni di corso, non avevo voglia di fornire troppe spiegazioni.
"Allora." disse Jan raggiungendomi:"perché non vieni?"
Ci fermammo di fronte gli armadietti e mentre inserivo la combinazione iniziai a spiegarle la situazione.
"Non ho mai detto di non venire." dissi:"E' solo che non ho ancora chiesto. Inoltre dovrei trovare qualcuno con cui passare il tempo quella sera dato che tu andrai con Michael. So che quest'anno si può portare qualsiasi accompagnatore, anche non appartenente alla scuola. Non ho ancora chiesto alle altre con chi andranno e poi non mi va molto di passare la serata con Dylan. Ma da un lato spero vivamente di trovare un modo e che non mi costringano ad andare al compleanno di Travor."
Parlai in modo molto veloce e cercai di essere il più chiara possibile. Avrei preferito mille volte andare da sola al ballo scolastico piuttosto che partecipare alla sua stupida festa.
"E sarebbe una cosa negativa? Pensa al fatto che ci saranno dei fighi pazzeschi! Proprio a causa del compleanno di Brown i ragazzi più belli del liceo non saranno al ballo."
"Jane, ti ricordo che sei fidanzata." le dissi ridendo.
Insieme iniziammo a camminare verso il campo di pallavolo per la lezione di educazione fisica.
Adoravo quella materia, mi permetteva di sciogliere tutta la tensione che avevo in corpo.
Avevo davvero bisogno di sfogarmi e stendere i nervi, perciò diedi il meglio di me. Al termine della lezione edo davvero esausta e sull'autobus non avevo prestato la minima attenzione a ciò che mi aveva raccontato Ed.Durante il tragitto verso casa avevo ricevuto alcuni messaggi da Lizzy e Jade, sarebbero state tutte presenti quella sera e per mia fortuna senza accompagnatore: una scusa in più per rifiutare l'invito di Dylan.
Se i miei genitori mi avessero dato il permesso quello stesso pomeriggio avrei ordinato il biglietto dal sito della scuola.
Entrata in casa andai dritta in bagno a lavarmi le mani, per buona abitudine, e finalmente raggiunsi la mia famiglia a pranzo.
E ugene ed Andrew erano a lavoro quindi a tavola eravamo solo in quattro.
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Heartbeat.
RomanceATTENZIONE: Il nome ''Travor'' è scritto con la 'a' per un motivo ben preciso. Lo scoprirete leggendo la storia. Dopo aver passato un mese estivo a Londra per via di uno stage con la scuola, Avril torna a casa desiderosa di riabbracciare i propri ca...