Chapter 13: The party.

185 10 3
                                    

I raggi del sole penetravano dai buchi delle persiane.

Aprii gli occhi e buttai uno sguardo alla sveglia sul comodino.

Ero in ritardo e avevo solo mezz'ora per prepararmi!

Scesi di scatto dal letto ed iniziai a vestirmi il più velocemente possibile. Non mi truccai e non scelsi gli abiti con molta accuratezza.

Andai al piano di sotto ed entrai in cucina aspettandomi di trovare tutta la famiglia seduta a tavola parlando di qualche strano avvenimento nel nostro vicinato.
Invece,l'unica cosa che trovai fu un post-it attaccato al frigorifero:"Papà ed i tuoi fratelli sono a lavoro,Grace all'università ed io sto andando a fare la spesa. Sul tavolo ci sono i soldi per la merenda. Baci,mamma."

Non presi i soldi, ne avevo già alcuni da parte e non feci colazione sia perché non c'era tempo e sia perché non avevo molta fame.

Uscii di casa e andai a bussare a casa di Jan. Uscì immediatamente e ci avviammo verso la fermata dell'autobus.

Fortunatamente,la mia migliore amica non parlò minimamente del compleanno e ne fui davvero contenta.

Alla prima ora sarei stata completamente da sola, il corso di fisica era l'unico che non condividevo con le altre per questo, scelsi un banco in fondo e provai a capire ciò che usciva dalla bocca di quella vecchia snob,la Bloom.

Il suo cognome era uguale a quello di uno degli attori più sexy dell'America e identico al nome di una dolcissima fata. Ma lei, non aveva niente di così dolce o sexy.

Al suono dell'ultima campana,non riuscivo davvero a credere che quella giornata scolastica fosse già finita. Evidentemente il tempo ce l'aveva con me,voleva vedermi soffrire. 

Avete mai notato come ogni volta che vogliamo che qualcosa non arrivi mai, alla fine arriva più velocemente di quanto ti aspettavi? Ecco,quel giorno fu esattamente così.

La festa sarebbe iniziata alle otto ed erano le cinque e mezza, questo significava che avrei dovuto iniziare a prepararmi.

Feci una doccia rilassante, avevo veramente bisogno di schiarire i pensieri e valutare ogni possibile scontro con Violet.

In realtà, lei non aveva mai fatto nulla che potesse infastidirmi,ma non potevo assolutamente evitare di definirla 'troia'.

In città,tutti sapevano che era fidanzata con un bravissimo ragazzo,Brandon. Ma solo alcune persone (come me) avevano avuto la possibilità di vedere la dolce ed innamorata Violet, fargli spudoratamente le corna col migliore amico (e non solo).
Ovviamente,il povero Brandon era troppo ingenuo per non accorgersene.

Sapevo che anche io non mi comportavo bene con Dylan,ma non era il mio ragazzo e poi,non ne cambiavo uno al giorno.

Uscita dalla doccia, mi diressi in camera mia e vidi che mia sorella stava frugando tra le mie cose.
Così, attirai la sua attenzione :''Ehm,Grace. Posso sapere cosa cerchi?"

Lei si voltò verso di me e notai che aveva appena iniziato a truccarsi.

Era davvero bella,eppure indossava ancora l' accappatoio.

Alcune volte,quando eravamo piccole, mi fermavo ad ammirarla e mi chiedevo se anche io un giorno sarei diventata come lei.

"Ho finito l'eye-liner. Dov'è il tuo? Ti prego,aiutami." disse disperata,a mio parere non ne aveva bisogno ma comunque non dissi nulla. Non le piaceva che qualcuno la contraddisse.

Così mi avviai verso l'armadio e sul ripiano più alto,presi una scatola. Quella dove tenevo tutti i cosmetici,la aprii e appena trovai quello che cercava,glielo porsi.

Heartbeat.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora