"Cosa aveva detto tuo cugino?" disse Lizzy una volta scesa dall'auto di Jade. "Piccola rimpatriata? Ci saranno all'incirca 100 persone!"
Le parole della mia amica mi fecero immediatamente scoppiare a ridere, aveva ragione, la spiaggia era gremita di gente ma non potei fare a meno di chiedermi quanta ne conoscessero in realtà.
Misi una mano nella tasca posteriore dei miei jeans per estrarne il cellulare ma niente, ancora nessun messaggio.Lauren si avvicinò a noi barcollando a causa delle scarpe che aveva scelto di indossare, per la prima volta nella sua vita ne aveva messo un paio più alte del normale e nessuna di noi riusciva a capirne il motivo. Nel frattempo Claire e Jan, dietro di lei, filmavano il tutto con il cellulare per immortalare l'isilarante momento.
Io invece me ne stavo in un angolo remoto del parcheggio di fronte al Summer Beach con il telefono in mano, nella vana attesa del famigerato messaggio che Travor avrebbe dovuto inviare per avvertirmi del suo arrivo.Poco dopo aver finito di allestire la spiaggia per la festa era tornato a casa a cambiarsi, ma qualcosa lo aveva evidentemente trattenuto dato che erano passati ben 10 minuti dal primo messaggio con scritto:"Sto partendo, aspettami fuori, non voglio entrare da solo alla festa."
Lauren continuava a girarsi intorno mentre le altre chiacchieravano della prima impressione avuta della festa organizzata. A Jade piacevano molto i festoni, e Jan sembrò essere d'accordo dato che utilizzò il suo cellulare per scattare una foto del panorama che s'intravedeva dal piazzale del locale di Travor.
Travor, Travor... Tutto riconduceva a lui. Ma dove diamine si era cacciato!
'Forse sarà con quella famosa Ash del messaggio che aveva sbagliato ad inviare.' pensai.
Così aprii la sua chat, ed ormai spazientita iniziai a digitare velocemente i tasti.
"Senti Travor, sono stanca di aspettare.
Vorrei entrare e godermi la festa e invece sono qua, ad aspettarti come una perfetta idiota, mentre tu sarai sicuramente a diverirti con una delle tue conquiste. Per cui non ho più alcuna intenzione di aspettare qualcuno che, come al solito, non è capace di mantenere la propria parola."Ma prima che potessi premere invio, l'auto di Travor fece il suo ingresso nel parcheggio.
Le mie amiche, che si trovavano proprio nel centro, si spostarono per non essere investite ed io mi diedi una veloce occhiata alla fotocamera del telefono per controllare che i miei capelli ribelli fossero al proprio posto.Il genio scese dall'auto e si avvicinò a me dandomi un bacio sulla guancia.
Arrossii leggermente e ringraziai il fatto che fosse buio, almeno non mi avrebbe visto."Era ora." dissi:"Ma dov'eri finito? Sono minuti che ti aspetto!"
"Perdonami, non trovavo la camicia."
Lo guardai dritto negli occhi domandandomi se facesse sul serio, poi sbuffai e, dandogli le spalle, iniziai a camminare verso la spiaggia.
"Ma fa sempre così?" gli sentii chiedere a Jan.
La musica risuonava per tutta la spiaggia che era a sua volta colma di persone intente a ballare una canzone molto famosa, cercai di identificare tra la folla i volti dei ragazzi del gruppo estivo. Ma nulla. Così, disperata, mi rivolsi verso Travor urlando:"Vedi qualcuno?"
Lui scosse il capo:"No, non vedo nessuno. Diamine, avremmo dovuto invitare meno persone."
Così continuammo ad inoltrarci nella folla chiedendo continuamente scusa alle numerose persone con cui ci scontravamo durante il passaggio.
Per una volta ero d'accordo con Travor, avrebbero certamente dovuto invitare meno persone.
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Heartbeat.
RomanceATTENZIONE: Il nome ''Travor'' è scritto con la 'a' per un motivo ben preciso. Lo scoprirete leggendo la storia. Dopo aver passato un mese estivo a Londra per via di uno stage con la scuola, Avril torna a casa desiderosa di riabbracciare i propri ca...