Per tutta la durata del racconto,Travor non proferì parola.
Ogni tanto mugolava qualcosa d'incomprensibile ma non mi ci soffermavo più di tanto."Lo faccio fuori." Disse infine: "E' solo un idiota Avril,la cosa preoccupante è che tu non te ne sia accorta,tosta come sei. Che non me ne sia reso conto io è una cosa,non conosco Dylan caratterialmente, ma tu..."
"Già,a quanto pare sono un bersaglio facile da prendere per il culo. Ci riescono tutti." Dissi guardando Travor negli occhi, lui ricambiò lo sguardo e per un secondo mi sembrò dispiaciuto. Se non avessi conosciuto davvero chi fosse Travor Brown, avrei anche potuto credere a quel suo faccino da cane bastonato, ma in quel momento, nella mia testa, mi sembrava fin troppo impossibile.
"Miliardi di scuse non basteranno,vero?" disse, ma da parte mia non ricevette alcuna risposta.
Proprio in quel momento mi venne in mente il mio migliore amico: Logan. Non avevo sue notizie da parecchio tempo e mi mancava moltissimo.
Mi sarebbe tanto piaciuto parlare con lui di quello che mi stava succedendo, di Travor e delle follie di Dylan.
Non mi aveva scritto nessun messaggio dalla sera del falò ed ogni volta che provavo a chiamarlo, s'inseriva la segreteria. Avrei voluto sapere cosa gli stesse capitando ed il perché di quell'improvviso allontanamento da me.
Travor e Jan sarebbero stati gli unici capaci di darmi una risposta.
Così,dato che Travor era già a casa, avrei tranquillamente potuto chiedere a lui.Dopo interminabili secondi di silenzio dissi: " A proposito di prese per il culo. Cos'è successo con Logan al falò? Da quel giorno è cambiato tanto nei miei confronti, non lo sento da allora ed il tutto è molto strano. Non era mai capitato che passassimo tanto tempo senza sentirci."
"Non è niente d'importante,un litigio come tanti. Neanche io lo sento da quel giorno e mi dispiace moltissimo. Sto perdendo un amico per una cazzata. Non si è nemmeno presentato al mio compleanno,non ho ricevuto i suoi auguri su Facebook,né su whatsapp." rispose.
"Se è arrivato a tanto la situazione non è poi così insignificante. Devi esserci andato davvero pesante con i gesti e le parole. Conosco Logan e so che è difficile che sia così arrabbiato con qualcuno. Solo che non capisco come mai si rifiuti di sentire anche me."
Nel frattempo avevo finito di fare colazione quindi mi alzai dalla sedia e tolsi dal tavolo il piatto ed il bicchiere poggiandoli nel lavandino,più tardi li avrei lavati.
"Ti squilla il telefono." mi fece notare il ragazzo che si trovava a pochi passi da me.
"Puoi vedere chi è?" dissi io avvicinandomi.
Ma prima che potesse aprire bocca guardai io,con i miei stessi occhi.
Rifiutai la chiamata e mi sedetti nuovamente con la testa fra le mani,mi sentivo frustrata in quel momento.
Per quanto tempo avrebbe continuato Dylan a torturami in quel modo?
"Se non vorrai parlarmi per un po',lo capirò." Mi aveva scritto in un messaggio.
'Si vede come stai capendo.' Pensai.
Travor si mise in piedi e sistemò il pantalone che gli stava scendendo.
'Perché non usi una cinta? Sarebbe tutto molto più semplice sai?' dissi ancora una volta, tra me e me.
"Smettila di guardarmi il culo."
Proferì lui ridendo. Se n'era accorto ed io stavo letteralmente diventando un peperone.
"Non è vero" dissi poi: "Non stavo guardando lì."
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Heartbeat.
RomanceATTENZIONE: Il nome ''Travor'' è scritto con la 'a' per un motivo ben preciso. Lo scoprirete leggendo la storia. Dopo aver passato un mese estivo a Londra per via di uno stage con la scuola, Avril torna a casa desiderosa di riabbracciare i propri ca...