Quando aprii gli occhi a causa del suono della sveglia sobbalzai nel rendermi conto del corpo di Travor disteso accanto a me.
I ricordi della sera precedente si fecero vivi nella mia memoria e sorrisi lievemente nel ricordare il modo in cui avevo messo da parte l'orgoglio ed ero riuscita ad avere una conversazione decente con lui.La verità era che quella situazione di quotidianità mi aveva ricordato tutte le volte in cui io e Travor ci trovavamo proprio in quel tavolo della cucina a divorare biscotti ed a parlare di qualsiasi cosa ci passasse per la testa.
Così, quando lo avevo visto cercare inutilmente il pacco di biscotti, una sensazione di nostalgia mi aveva pervasa e non ero riuscita a fare a meno di ignorare quello che avevo provato.Il braccio destro del ragazzo accanto a me era stretto attorno la mia vita e sembrava non avere intenzione di lasciarmi andare. Il tempo sembrava essersi fermato, ed in quel momento c'eravamo solo io e lui stretti l'uno accanto all'altra in un comodo letto.
A dir la verità sarei rimasta in quel modo anche per sempre, ma sapevo che era venerdì e che sarei dovuta andare a scuola.
Inoltre, Tavor sarebbe dovuto sgattaiolare via dalla mia camera prima che il resto della mia famiglia si svegliasse.
Per questo, seppur a malincuore, picchiettai due dita sul petto di Travor in modo che potesse almeno aprire gli occhi. Ma nulla."Travor. Svegliati immediatamente."dissi scuotendogli un braccio.
Il ragazzo però non si mosse, emise giusto un mormorio di dissenso e continuò a stringermi a sé.'A mali estremi...' pensai.
Sapevo bene che con Travor non sarebbero servite urla, schiaffi o altre cose che le madri utilizzano per svegliare i propri figli.
Se c'era una cosa che sapevo davvero bene su di lui era che Mayra, la madre dell'idiota che stavo osservando, non era mai riuscita a cacciare suo figlio dal letto se lui non fosse consenziente.
Ma, a differenza della donna che lo aveva messo al mondo, io conoscevo il punto debole di Travor e sapevo che non avrei trovato nessun altro metodo che fosse più efficace di quello che avevo in mente.Sorrisi malefica, poi tolsi delicatamente il suo braccio dalla mia vita e, facendo attenzione a non fargli sospettare o prevedere le mie mosse, scostai dolcemente la coperta che ci avvolgeva.
Successivamente, salii a cavalcioni su di lui e con un movimento rapido iniziai a fargli il solletico ovunque.Travor aprì gli occhi di scatto ed iniziò a dimenarsi e ad implorarmi di smettere, così quando mi resi conto di avere il completo controllo su di lui smisi di torturarlo in quel modo, ma senza spostarmi dalla posizione in cui mi trovavo.
"Ti conviene alzarti da qui." sussurrai con un sorriso beffardo dipinto sul volto:" Altrimenti oltre alla mia tortura mattutina, dovrai subire l'ira dei pugni di mio fratello Eugene."
Lui voltò lo sguardo sulla sveglia che si trovava sul mio comodino e quando si accorse che segnava solo le 6.30 di mattina, alzò nuovamente il suo sguardo sul mio e sbuffò.
Poi posò le mani sui miei fianchi e disse:"Non si sveglierà nessuno prima delle 7, c'è ancora del tempo."Sorrise e mi spostò una ciocca di capelli dal viso.
"Sai Avril, questa posizione non mi dispiace affatto, ma non fa altro che peggiorare il mio problema mattutino..."
Spalancai immediatamente gli occhi ed abbassai lo sguardo sul punto in cui i nostri bacini erano in contatto. Ero stata così stupida da non rendermi conto che Travor era un ragazzo e che quella posizione avrebbe solo peggiorato la situazione in cui la maggior parte degli adolescenti di sesso maschile si trova appena sveglia.
Così scesi immediatamente da lì e sgattaiolai via dal mio letto mentre Travor rise per poi alzarsi a sua volta."Così ti piace stare sopra?" chiese prendendosi beffe di me:"Interessante."
Poi si avvicinò sempre di più verso la mia figura, prese il mio volto imbronciato tra le mani e lasciò un dolce e delicato bacio sulla mia fronte.
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Heartbeat.
RomanceATTENZIONE: Il nome ''Travor'' è scritto con la 'a' per un motivo ben preciso. Lo scoprirete leggendo la storia. Dopo aver passato un mese estivo a Londra per via di uno stage con la scuola, Avril torna a casa desiderosa di riabbracciare i propri ca...