Chapter 22: Sweet Sixteen.

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Mi svegliai a causa dei rumori troppo forti che provenivano da qualche parte indefinita della casa.

La prima cosa che notai quando fui totalmente sveglia fu il fatto che non mi trovavo più in soggiorno, ma nella mia camera.

'Chi mi ha portata qui?' pensai.

Mi guardai un po' attorno, poi notai che un mazzo di fiori bellissimi occupava il comodino.
Istintivamente allungai la mano per prenderli, ma qualcosa che si trovava all'interno cadde ed alla fine fui costretta ad alzarmi.

Era un biglietto:

A te che sei e sarai sempre la piccolina di casa,buon sedicesimo compleanno amore mio. Ti voglio bene.

-Papà

Appena lessi quelle parole, una lacrima si fece spazio sul mio volto. Mi aspettavo che fosse una delle solite idee delle mie amiche, non di certo mio padre. 

Feci un respiro profondo ed iniziai a prepararmi.

Dopo aver fatto una doccia e dopo essermi cambiata, scesi al piano di sotto per svegliare le ragazze e chiedere spiegazioni su chi mi avesse trasportata nella mia stanza.

Una volta giunta in salotto, rimasi stupita nel vederlo vuoto.
In piú era tutto in ordine.

"Tutto bene?"

La voce di mio fratello Andrew mi spaventò. Non mi aspettavo di trovarlo a casa. Per questo chiesi subito:"Che ci fai qui?"

"Sono venuto a prendere le mie cose per andare a lavoro."

"É sabato. Tu non lavori nel weekend."

Non disse nulla, anzi, si avviò in cucina.

Lo seguii a passo deciso mentre apriva la porta che conduceva in giadino, non riuscivo a capire il perché di tutto quel mistero.

"Andy, non abbiamo finito.
Dove sono le ragazze? E perché sei così misterioso stamattina?
È il mio sedicesimo compleanno e non ti sei neanche degnato di darmi gli auguri."

Smisi di urlare solo quando mi resi conto che circa una ventina di persone mi stavano osservando.
Il giardino era gremito di parenti e amici, tra cui le sette ragazze che mi avevano tenuto compagnia la notte precedente.

"Sorpresa!" urlarono all'unisiono.

Solo allora notai che era stato allestito un grande tavolo e sopra di esso dolci di tutti i tipi, latte, caffé, succo e tanto altro!

C'erano anche alcuni palloncini ed uno striscione con scritto
"Per i tuoi dolci sedici anni."

'La persona che ha avuto quest'idea deve conoscermi davvero bene.' pensai.

Ognuno dei presenti, si avvicinò a darmi gli auguri e cordialmente ringraziai tutti.
I miei fratelli dicevano di aver organizzato qualcosa di speciale per il ricevimento di quella sera e gli risposi dicendo che non vedevo l'ora.

Proprio mentre stavo scambiando qualche parola con mio cugino Jacob, la scena che si presentò davanti ai miei occhi, mi fece sciogliere il cuore:
Travor stava camminando verso di me a braccetto con nonna Beth, mentre al suo fianco c'era nonno Adam che sorrideva chiacchierando di qualcosa con il ragazzo dagli occhi verdi.

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