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Oggi è venerdì.
No,non è il venerdì della confessione.
Quella è fra sette mesi!
Ho ancora tanto tempo per fortuna...
Ne passerai tante con me,carissimo diario.

Oggi decido di non andare a scuola,o meglio,di andarci un po' più tardi.

Voglio far diventare Saki-Chan pazza,così da indurla ad uccidere la mia prima vittima,Kokona Haruka.

Come avevo già detto in precedenza,LEI È STATA NOTATA DAL SENPAI!

E nessuno lo deve fare...tranne Osana-Chan che mi serve per farmi fare bella agli occhi della scuola e di Senpai.♥
Poi c'è Yui Rio che aveva rivolto la parola a Senpai...e mi ricordo anche che si sono abbracciati...
Di Yui-Chan ti lascio una foto,non si sa' mai che mi va di guardarla e di farle una caricatura...

Vado in cantina.

Saki-Chan è sveglia,e puzza come un animale...

Prendo una bottiglia d'acqua dal frigo,la apro e le butto l'acqua gelata su tutto il corpo.
Poi,prendo tre flaconi di sapone e glieli butto dalla testa ai piedi,così in qualche modo la torturo e la lavo (il sapone negli occhi bruciava tantissimo)
Poi riprendo l'acqua e ripeto il procedimento per cinque volte.

In seguito mi resi conto di avere un po' d'acqua ossigenata e mi sentivo in dovere di buttarla sulle ferite dell'altro giorno...
Ma perché prima non farne altre di ferite?
Prendo il coltello e le faccio graffi e graffi sugli arti.

Lei piangeva e fortunatamente a quell'ora,gli adulti del palazzo erano tutti a lavoro.
Tranne la vecchietta che abitava al piano di sopra.
Penso che mio padre prima di andarsene abbia affidato la mia custodia a lei,perché ogni due ore mi viene a bussare e a chiedere "Ti serve qualcosa,cara?" e ogni tanto non le rispondo nemmeno...

E puntalmente,essa sentì i pianti...

"Ayano-Chan!!Stai bene?Perché non sei a scuola?Perché piangi??"

Prima di aprire la porta presi un limone e me lo strofinai sugli occhi.
Faceva un po' male,ma mi faceva lacrimare l'occhio in modo naturale.

Poi aprendo vidi la vecchietta con un viso preoccupato.

Dissi "Si signora?"

"Nulla,volevo assicurarmi che stavi bene...perché piangi?"
Rispose
"Signora,non per essere scortese ma,secondo lei perché si piange nella vita?"
Dissi io con aria filosofica e gentile.
Lei mi guardò negli occhi,poi li abbassò per terra.
"Ho capito...ti manca tuo padre?Presto verrà,fidati..."
In teoria non so' se mi manca davvero.
Non mi sono mai veramente interessata a lui.
E lui a me.
A volte,quando tornavo da scuola,mi vedeva con i vestiti pieni di sangue.
Io la prima volta mi aspettavo una sorpresa del tipo "O MIO DIO!IL SANGUE È TUO,VERO?"
No...lui...non mi dava importanza.
Mi sono cresciuta da sola,dato che mia madre,pochi mesi dopo d'avermi messo alla luce,morì.(non so' il perché)
Poi circa un anno fa mi lasciò mio padre.
L'unica cosa che so' su di lui è che faceva il giornalista/detective...
Nient'altro.

Ma tornando alla tortura!

Presi ago e filo e le cucii alcuni strati di pelle e poi tiravo con forza il filo facendole sentire un dolore lancinante ovunque io cucissi.

Ogni tanto cucivo la stessa parte per farle aumentare il dolore.

Solo dopo presi 'acqua ossigenata e le feci la stessa cosa che avevo fatto per la "doccia"
Vidi,però,che era molto raffreddata,e mi serviva sana,quindi presi una coperta e gleila misi sulle spalle.
Da mangiare le diedi un pezzo di frittata e un po' di cioccolata per recuperare energie.
Da bere un Thé.

Mi disse addirittura "Grazie...anche se non ti capisco...prima mi torturi e poi mi tratti come una bambina malata?"
Le dissi la verità:"Mi servi sana" e le feci le manine a forma di cuore.

Mi rendo conto che sono le dieci e mezza di mattina e alle undici avevo il test di Biologia.

Prendo la cartella e scappo a scuola.

Entro in ritardo e giustifico un piccolo lutto a Saki-Chan e a Midori-Chan.

La prof mi fece i complimenti!!

Il test di Biologia era molto facile per me,ma vidi un po' in pericolo Senpai...
Si girava attorno come per chiedere aiuto.
Io ero all'ultimo banco(dato il ritardo) e gli lanciai un biglietto con le risposte alle domande.

Non erano tutte,dato che erano 70...

Ma almeno una trentina ne erano entrate nel foglio.
Dopo il test andammo tutti sul tetto e dissi a Yui-Chan di seguirmi gentilmente.
A volte non bisogna essere amiche della vittima ma amiche della ragazza più ammirata e simpatica (e per me odiosa) Osana-Chan!

Mi seguì.
Presi,senza farmi notare da lei,la siringa e il calmante.
Poi andai di sopra e presi la custodia della chitarra che suonava sempre Midori-Chan.
La chitarra era misteriosamente scomparsa.
Andai nello sgabuzzino della palestra e Yui-Chan fece la fine di Saki Miyu.
Solo che lei non mi serviva e quindi l'avrei uccisa buttando la custodia in un lago,poco lontano dalla città.

Adesso sono a casa e penso che mi riposerò,scriverti tanto fa male alle dita,non credi?

Yandere's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora