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Giovedì,quattro e trenta del mattino.
Oggi mi sono svegliata grazie a un rumore che proveniva dal seminterrato.

Andai e,con passo felpato,scesi le scale.

Vidi Masako-Chan che si era slegata,ed era in piedi davanti a me,immobile nella sua posizione.

La afferrai e la rilegai di nuovo ma questa volta con una corda molto più resistente e delle catene.

Tornai a letto,ero stanchissima.

Ma i rumori non finivano.
Erano troppo fastidiosi.
Non erano rumori di catene,quindi non poteva essere Masako-Chan.

Controllai ugualmente la ragazza,ma era lì,seduta.

Presi allora la Katana e accesi tutte le luci della casa.

Controllai ogni posto,sotto il letto,nell'armadio,sotto il tavolo e dietro le tende oppure qualche mobile.

Scorsi un'ombra che entrava in camera mia.

Mi precipitai nel corridoio.

Non mi vide,ma io si.

Era un uomo con il passamontagna e una tuta nera.

Da dietro gli tagliai il collo ma,data l'efficienza dell'arma,lo decapitai.

Non avevo idea di come sbarazzarmi del cadavere ma poi mi venne un'idea.

Presi il mio coltello più affilato e gli tagliai i vari pezzi e divisi orecchie, naso,occhi,reni,polmoni,fegato ecc...

Poi misi il tutto in alcune vaschette.

Allora scesi giù e chiesi a Masako-Chan:

"Per un po' sarò buona.
Ti piace il fegato?Oppure il cervello!"

Ovviamente non le specificai di cosa.

"Certo io amo il fegato,Oppure gli occhi del pesce!Dicono che ti fanno rafforzare la memoria!"

Io,che non mi interessavo più di tanto delle sue dicerie,le dissi solo :

"Beh,non ho mai parlato di pesce...
Cioè,gli occhi non saranno di pesce."

"E di cosa?"

Mi chiese,e quindi le risposi :

"Sai,è una sorpresa!L'ho comprata alla macelleria del signor Sakyshi,lo conosci?"

"Certo!Conosco bene quel posto!Ma non capisco,perché mi sequestri?"

Adesso,mi chiedo io...

Perché mi fai questa domanda,pensa due volte,ti rapisco per ucciderti o torturarti!

Lascio perdere e vado giustamente a dormire,dato l'orario.

Rieccomi!Proprio due minuti fa hanno suonato al campanello,ed ecco due notizie buone,la vecchia del piano di sopra si trasferisce e il pacco con i nuovi attrezzi da tortura è arrivato!!

L'ho aperto e ho trovato un sacco di roba.

Il primo oggetto era una specie di trivella che,nel libretto,diceva che serviva per cavare o asportare gli occhi.

Un altro era un bisturi con due punte,da un lato la lama e dall'altro una specie di piramide con la fine davvero appuntita e rotonda e serviva da un lato per tagliare la vittima (per provocargli semplici ferite oppure per asportarle un organo)e l'altro capo serviva per fare,letteralmente,dei buchi,sulla pelle della vittima.

Gli altri erano aggeggi che già avevo.

Ne approfitto per testarli.

Scendo in cantina e Masako-Chan mi disse "Chiamerò la polizia,ti arresteranno!!"

Non le risposi e presi quella specie di bisturi che chiamerò "Masako" per ricordarmi che è stato inaugurato con lei.

Iniziai con farle dei buchi sulla pelle.
Le sue urla di dolore riempivano di gioia il mio cuore e,non riuscendo a trattenere quella felicità, scoppiai in fragorose risate.
Mi guardò.
Odiavo tanto il suo sguardo.
Poi mi sono posta "E se non ci fosse più quello sguardo?"

Ero tentata di toglierle quegli occhi innocenti, ma li rimasi,mi servivano per far vedere,in tutto il suo splendore,lo spettacolo della mia tortura.

Chiuse gli occhi dalla paura.
Poi le dissi nell'orecchio "Dai,non è male!Guarda!"
Non mi ascoltò.
Presi dei piccoli ganci.
Attaccai la palpebra superiore alla sopracciglia e quella inferiore allo zigomo.
Lo stesso per l'altro occhio,in modo che non potesse perdersi il mio lavoro.

Iniziai a buttarle dell'acqua addosso,congelata,poi le chiesi "Ti stai divertendo?Io si."

Con quella voce tremolante e impaurita mi disse "Ti sembra divertente...pazza!"

Lo ammetto,sono pazza.
Pazza d'amore.

La afferrai dai capelli e glieli tirai con tutta la forza che avevo,strappandone molti.
Masako-Chan sospirò,aveva capito che,se avesse urlato,le sarebbe capitata una bruttissima sorte.

Poi guardai il suo viso,e dissi "Non sei più così tanto carina...ma forse ti meriti di riavere i tuoi 'favolosi' capelli."

Presi la colla e iniziai a metterla sul suo capo.
Raccolsi i capelli,ormai caduti per terra,e glieli misi in testa,rendendola ancor più brutta.

"Mh...forse ci vorrebbe qualche spazzolata..."

Presi un coltello dalla cucina e iniziai a tagliarle,leggermente,il cuoio capelluto.
In seguito,sempre con il coltello,le allisciai i capelli,rendendola quasi uguale a prima,solo con un pò di sangue che le rigava il volto.

Dopodiché,le confermai "Per oggi abbiamo finito!"

Prima di uscire inciampai in una cosa.
Era una cassetta.
Non avevo con me il registratore ma la nascosi in un piccolo baule in camera mia.

Controllai meglio nello seminterrato e ne trovai un'altra.

Nascosi anche quella e mi cambiai,dato che ero ancora in pigiama.

Andai in giro,e quando intendo "in giro" intendo dove va il mio Senpai.

Lo osservai mentre giocava a calcio,nel parco,con gli amici...
Si stava divertendo così tanto,e anche io...

Yandere's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora