Capitolo 2

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Devo chiamare Rikon prima di andare all'appuntamento con Darko.
<<Piccola Luna!>> è questo il soprannome che mi ha dato, mi ripete sempre che sono stata una piccola luce durante un grande buio..non mi ha mai spiegato il motivo a me quel soprannome mi piaceva tanto.
<< Rikon scusa per l'orario ma ho delle notizie importanti>>
<< suppongo tu sia a casa..>> non lo contatto mai fuori casa abbiamo timore di esser seguiti, mentre qui in questa piccola casa sono al sicuro..ogni settimana faccio dei controlli: se ci sono cimici, telecamere e così via..
<< si si certo ..Darko era al club oggi..>>
<< bene ..molto bene, saputo qualcosa?>>
<< mi ha... Notata ...e ha chiesto un ballo privato, non sapevo fosse lui credimi..e poi mi ha chiesto di cenare con lui domani..>>
<<OK OK calma Niki.. Se ti ha notata non vuol dir nulla.. Sei una bella ragazza dopo tutto, ma voglio che sia chiaro se capiamo che sei in pericolo se sospetta qualcosa tu lasci la missione sia chiaro!>> non ci penso nemmeno!
<< No! Rikon.. Non mollo nessuna missione.. Io>>
<< Nikita!! ..è un ordine..se qualcosa sembra andar male la cosa finisce qui. Non voglio che tu sia in pericolo, lui potrebbe ucciderti...non lo sopporterei!>> oh Rikon!
<< va bene promesso>> lo sento tirare un sospiro di sollievo.
<< bene tienimi aggiornato, buona notte piccola luna!>>
<< notte Rikon>>.

Non posso accettare di fallire, quindi stasera devo impegnarmi per estorcere più informazioni possibili.
Ho impiegato un paio d'ore per scegliere cosa indossare, la scelta è finita su un abito corto color smeraldo abbastanza semplice, ho indossato un paio di sandali dorati e ho abbinato una pochette sempre dorata.
Ovviamente dopo aver scelto cosa indossare ho portato tutto il necessario al club, così da prepararmi lì, voglio evitare di far venire Darko nella mia casa.

Oggi non ho spettacoli ho chiesto un giorno libero, dopo lo scherzetto che mi ha fatto Roy ieri.
<<cuoricino?!?>> Roy entra in camerino senza bussare, che vizio odioso!
<< che vuoi Roy??.. Sei uno stronzo potevi avvisarmi che fosse il capo!>> ..e mi hai messo in pericolo!
<< scusa ma lui mi ha detto di non dire nulla..sai gli piaci davvero, strano.. Lui non guarda neanche le ballerine..sarà la tua chioma rossa forse >> sogghigna ed io gli lancio una spazzola per capelli mancandolo.
<< e dai! Guarda ti do anche domani libero...per farmi perdonare>>
<< OK ..ma la prossima volta avvisami! Bene ora va via devo finire di truccarmi..Darko è qui già?>>
<< arriverà tra poco.. >>
<< Bene avvisami quando arriva e lo raggiungo..>> è more se riesco a finire di prepararmi.
Esce poco dopo e riprendo a truccarmi: un filo di eyeliner e un rossetto Borgogna completano il mio make-up.

Dopo una mezz'oretta bussano al camerino, Suppongo sia Roy per avvisami di Darko.
<<entra pure Roy, prendo la pochette e sono..>> mi giro dopo aver preso la borsa e vedo Darko. Sussulto..cazzo è dannatamente bello! I suoi completi giacca e cravatta gli stanno da Dio.
<< aspettava Roy?>> le sue labbra si curvano all'insù.
<< ehm si.. Mi doveva avvisare quando sarebbe arrivato..non volevo farla arrivare fin qui..>> la voce mi trema un po,Darko si allontana dalla porta e si avvicina.
<< non si preoccupi.. Sono venuto a prenderla personalmente.. È veramente bella. Indossa sempre scarpe così alte?>> domanda curiosa, abbasso lo sguardo su i miei sandali poi gli sorrido.
<< mi piacciono..sono abituata a portare sempre scarpe così alte..anche..lei è ..sta bene>> una ragazza sarebbe meno in imbarazzo!
<< la ringrazio ..andiamo a cena?>> si sposta su un lato e mi indica la porta, gli passo vicino e riapro la porta. Per tutto il club mi scorta con una mano sulla schiena, il mio corpo è rigido e non riesco a rilassarmi devo mantenere la calma.
Saliamo in una limousine blu mi posiziono vicino al finestrino cercando di non esser attaccata a lui ma non appena entra in auto senza esitazioni mi tira a sé.
<< non mordo.. Non subito>> sogghigna e ci guardiamo per un po senza dire nulla. Distolgo lo sguardo e giro la testa verso il finestrino, accavallo le gambe e lui forse pensando ad un invito, mi appoggia una mano sulla coscia. Non dico nulla lì per lì.
<< è il mio capo questo sì.. Ma il mio corpo appartiene a me, non ha il permesso di toccarlo..>> sarcasticamente gli dico, lui toglie subito la mano.
<<..per ora..>> .
Uscita dalla limousine noto che siamo in centro città, il Diamonds è un lussuoso ristorante spesso frequentato da persone di spicco della politica e dell'élite russa.
Seguo Darko e ci accomodiamo in una zona meno 'affollata'.
<< non c'è bisogno di ordinare.. Lo chef sa già cosa portarci..spero non le dispiace>>
<<va bene..paga lei tanto>> ride ed è veramente il sorriso più bello che abbia visto.
<< certo.. Diamoci del tu. Vorrei sapere qualcosa su di te.. Qualcosa di più..>> parte l'interrogatorio.
<< vediamo.. I miei genitori sono morti, lavoro in uno strip club, vivo da sola, mi piace la cheesecake, adoro il rosso.. Fine>> sostengo il suo sguardo, non sembra contento delle mie risposte.. Ma non avrà più di quello che gli ho detto.
<< non capisco come mai non ti sbilanci sulla tua vita... Sei riservata o nascondi qualcosa?>>
<< è la mia vita.. Preferisco così..>> speriamo non sospetti nulla.
<<mi incuriosisci ...e onestamente fin dalla prima volta che ho visto il tuo corpo.. L' ho desiderato!>> Cazzo! Ci mancava Darko che vuole scoparmi.
<< molti uomini lo desiderano..ma non mi piace mischiare lavoro e camera da letto..quindi..non credo che i tuoi desideri si possano avverare>> spero non mi licenzi ora.
<< è una sfida Nikki?>> come? Onestamente se non fosse Darko Aksenov ..sarebbe l'uomo ideale per me, ma è Darko...quindi devo tenere i miei ormoni a cuccia.
<< non sarò mai tua..in nessun modo>> appoggia i gomiti sul tavolo, afferra una mia mano, accarezza il dorso e dopo prende un grosso respiro.
<< Be qui ti sbagli...tecnicamente Sei.Mia! >> le ultime parole le pronuncia in maniera più decisa e quasi con lussuria, cerco di ritirare la mano ma non me lo permette.
<< come scusa?!?>>
<< il contratto... Il contratto che hai firmato ti fa una proprietà del Red Klub, una mia proprietà.. Se lo leggi attentamente sai che il R.K. può disporre delle ragazze come vuole previa la parte del andare a letto con i clienti, come dal tuo contratto ...ma io sono il R.K.quindi...>> in effetti è così, ma ciò non toglie che non può costringermi.
<< non puoi costingermi...>> gli dico sfidandolo con lo sguardo.
<< non è nella mia natura... Ma sono sicuro che che mi desideri anche tu.. Il tuo corpo si surriscalda quando è vicino al mio, arrosisci..il tuo respiro si affanna, i tuoi occhi sono lucidi..dimostrami che sbaglio.>> si alza e si avvicina a me, si accovaccia, non lo guardo negli occhi perché so che mi perdersi nel suo sguardo. La sua mano mi tocca il ginocchio e inizia a risalire la gamba, trattengono il respiro.
<<Nikki..guardami negli occhi>> sembra un ordine e lentamente mi giro verso di lui.
<< hai i brividi...sei calda, il tuo corpo non mente. Se salissi ancora, cosa farebbe il tuo corpo? Cosa faresti?>> non riesco a proferire una parola, vorrei davvero che arrivasse lì.. In mezzo alle mie gambe e magari farmi avere un orgasmo subito, ma resto in silenzio. Lentamente sale sempre di più, scosta il mio tanga e inizia a massaggiare lì.
<< se vuoi puoi sempre respingermi..>>
<< Dio No! Cont-continua>> so che non dovrei, me ne frego pure per quei pochi clienti vicino a noi, vorrei solo che mi facesse venire. Mi infila prima un dito, poi due e comincia a far un alternanza tra dentro e fuori micidiale, il pollice inizia a massaggiarmi il clitoride..
<<Aspetta.... Non..non qui, ci sentiranno...mi sentiranno>> dico in un attimo di lucidità, ma non si ferma.
<< tranquilla, non preoccuparti..lasciati andare ci penso io..>> in un attimo vengo, lui subito mi bacia per soffocare i miei gemiti, gli metto le mani tra i capelli e lo attiro ancora di più a me. Ci allontaniamo esce le dita e le mette in bocca producendo rumori di piacere.
<<questo vale come dolce per me>> mi sorride e si riposiziona al suo posto, io rimango sconvolta per ciò che abbiamo appena fatto.

La cena continua quasi nel silenzio o di brevi dialoghi, sono in imbarazzo a mala pena riesco a guardarlo in faccia.
Mi riaccompagna a casa, ma non lo invito ad entrare e già tanto se ora sa dove abito.
<< Nikki è stata una serata interessante ...sappi anche ce ne saranno altre. Voglio sapere di più su di te..>> mi blocca prima che esca dall'auto.
<<non credo sia un'ottima idea Darko>>
<< lo sarà.. Mi piace il mio nome sulle tue labbra. Te lo farò gridare..>> mi sorride e poi si avvicina per baciarmi ma prima che finisca mi tira un morso. I suoi occhi trasmettono tutto il desiderio per me.
<<buonanotte Nikki>>
<<notte Darko>>.
Cazzo! Sono nei guai mi piace davvero e vorrei anch'io gridare il suo nome.

Sei mia, Nikita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora