Capitolo 14

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Appena arrivati a Solkey Gardens, lui si dileguò mentre io mi sentivo un pesce fuor d'acqua rimasi imbabolata nell'ingresso della casa di Darko. Non sapevo che fare, cosa dire se seguirlo o no mi guardai attorno aspettando la giusta ispirazione ma nulla.. Vidi mio fratello corrermi incontro, mi abbracciò e ricambiai il suo abbraccio.

<<Niki ma cosa è successo? Darko non fa che bere da quando siete arrivati..>> Dimitri sembrava preoccupato così cercai di calmarlo.

<<Vieni andiamo nel salotto devo parlarti..>> Ci accomodammo nel grande divano e gli raccontai la stessa storia che Rikon aveva raccontato a Darko anche la parte riguardante Kovac. Lo vidi impallidire ma non proferire parola.

<<Dimitri..hai sentito tutto?!>> sembrava in un altro mondo.

<<Ma cosa ti è saltato in mente? lavorare per Lavanov?! Dio sei impazzita Nikita..tu in questo mondo non ci dovevi entrare..>> la sua improvvisa rabbia e il suo improvviso rimprovero mi lasciarono a bocca aperta.

<<Sul serio? Sul serio Dimitri?!? non dovevo entrare in questo mondo?!.. Be ultime notizie Dimitri ero sola, nessuno mi ha avvisato in cosa mi stavo cacciando, nessuno era lì a prendersi cura di me, nessuno mi ha fermato! Ero sola e dovevo sopravvivere. Ed è stata una fortuna perchè ho trovato Rikon..mi ha cresciuta, addestrata mi ha voluto bene..e tu, la mia famiglia, dov'eri? Dimmi un po tu dove cazzo eri?!?!>> gli urlai contro, cercai di prendere più aria possibile sentivo l'aria mancare come se stessi per avere un attacco di panico.

<<Ero con Kovac..>> sussurrò, quasi non lo sentì pensai di aver capito male.

<<Cosa?>>

<<Ho detto..che ero con Kovac!>>disse più chiaramente.

<<Che..che vuole dire..come come fai a conoscere Kovac?>> balbettai spaventata.

<<Nikita ci sono molte cose che non sai della nostra famiglia..è complicato>> si prese la testa tra le mani e prese a massaggiarsi i capelli.

<<Spiegati, devo sapere anch'io non credi?>> sbuffò, poi si alzò e prese a camminare avanti e dietro per tutto il salotto.

<<I nostri genitori non sempre stati ricchi, quando avevo 16 anni papà mi raccontò tutto ..>>

<<Dimitri non-non capisco..non siamo ricchi, lo siamo sempre stati!>> lo interruppi.

<<No Nikita, questo è quello che ti hanno detto..anzi ci hanno detto ma non è così la storia è molto diversa e più più complicata.. Quel giorno nostro padre mi raccontò una storia ben diversa. I nostri genitori aspiravano all'ambizione ma non avevano il denaro necessario. Nostro padre aveva appena iniziato in politica ma la sua ascesa fu molto rapida per cui attirò l'attenzione di..uomini poco raccomandabili. Così fu convocato dal consiglio dei capi e da Kovac in persona. All'epoca Kovac era appena diventato il capo era molto più giovane di papà, una quindicina di anni credo, voleva affermarsi immediatamente come capo e voleva avere agganci.."puliti" in politica così da avere mano anche in politica. In nostro padre vide il candidato perfetto. Gli chiese di collaborare e in cambio avrebbe avuto tutto ciò che desiderava..in questo caso il denaro. E così qualche giorno dopo siglarono questo accordo. Per i primi anni Kovac chiedeva cose di poco conto a nostro padre ma l'anno prima che morissero Kovac chiese qualcosa di più pericoloso e nostro padre non volle aiutarlo. Devi sapere una cosa: a Kovac non si dice mai no! I rapporti tra di loro si tesero.. e stranamente i nostri genitori morirono in un incidente auto lo stesso anno..>> Dimitri si fermò, immaginai che il racconto non finisse lì, forse voleva darmi un attimo per assorbire tutta quella storia.

Sei mia, Nikita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora