Capitolo 16

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Uscimmo dalla stanza e tornammo mano nella mano, Darko era in evidente tensione mi stringeva la mano e il suo pollice accarezzava il dorso della mia mano. Ritornati nel salone mi scontrai con una ragazza, lei stava camminando all'indietro senza guardare chi c'era dietro di se. Rideva ad alta voce con un ragazzo forse della sua stessa età. Si voltò per scusarsi e entrambe sussultammo! Judit, la ragazza  che mi aveva dato un passaggio da Rikon.

<<Ehi, rossa che coincidenza che ci fai qui?>> mi abbracciò e sorrise a Darko.

<<Judit ciao, già siamo stati invitati dai padroni di casa..Tu?>> chiesi incuriosita.

<<Davvero...Io sono la figlia dei padroni di casa!>> disse sorridendo, tossicchiai per via della saliva che mi era andata di traverso.

<<Tutto ok Niki?>> mi chiese Darko preoccupato.

<<Si si..ho bisogno di bere un po>> prese un bicchiere da un vassoio che portava il cameriere e me lo porse. Bevvi tutto d'un fiato e ringraziai Darko.

<<Come vi conoscete?>> mi chiese Darko aggrottando la fronte. Cercai di farfugliare qualcosa, Judit si fece avanti presentandosi.

<<Sono Judit Bolso, la figlia di Zemit e una volta ho dato un passaggio alla tua ragazza>> porse la mano a Darko e lui gliela strinse.

<<Piacere Darko Aksenov, il fidanzato di Nikita>> le sorrise poi si voltò verso di me <<Dove andavi quando ti ha accompagnato Judit?>>

<<Io...ehmm ecco..>> ero in imbarazzo, Judit ci salutò capendo la situazione.

<<Mi ha portato da Rikon... quando..quando sono scappata attraverso il bagno>> abbassai gli occhi, sentì la mano di Darko sollevarmi il volto. Mi diede un bacio a fior di labbra ero confusa..

<<Meno male..pensavo ti avesse portato da qualche uomo..>> sorrise e mi rilassai subito.

<<Scemo>> intrecciai la mano alla sua e ci avviamo verso il nostro tavolo.

***

Mentre prendevamo posto poco distante da noi vidi una ragazza dai lunghi capelli biondi, mi sembrava famigliare dissi a Darko di prendere posto, mi avvicinai alla ragazza che parlava con un signore. Più mi avvicinavo più ero convinta che fosse lei : Lyudmilla. Ma che ci faceva ad una festa di Bolso?

<<Lyu>> la chiamai esitante, lei si voltò prima rimase stupita poi mi saltò addosso.

<<Dio, che fine avevi fatto? Mi hai fatto morire d'ansia in questi mesi..Ti avevo detto di farti sentire più spesso..>> era un treno ad alta velocità.

<<Wow frena frena..calmati. Sto bene e mi scuso per non averti chiamato, piuttosto come mai ad una festa come questa?>>

<<Ecco se mi avessi chiamata più spesso..ora non mi avresti fatto questa domanda! Sono una dipendente del signor Bolso>> alzò gli occhi al cielo.

<<Ahh..interessante quante coincidenze stasera..>> mormorai tra me. <<Ti trovo bene, sei con qualcuno?>> arrossì imbarazzata.

<<eh..si..cioè no in realtà...>> aggrottai la fronte.

<<Si o no>>

<<Non possiamo parlare ..qui con tutta questa gente..>> 

<<E' un segreto per caso?>> risi e lei mi fece la linguaccia.

<<Be sarebbe il primo per me..tu ne hai così tanti. Anzi tu con chi sei?>> mise le mani sui fianchi e alzò un sopracciglio.

<<Vieni te lo presento..così potrai anche dirmi chi ti accompagna>> le presi la mano e la portai al tavolo. Darko era in piedi che ci guardava probabilmente non mi aveva staccato gli occhi di dosso per tutto il tempo.

Sei mia, Nikita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora