Capitolo 15

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Passarono circa dieci giorni da quando Rikon e Dimitri avevano fatto le loro rivelazioni, ogni giorno cercavo una soluzione a tutta questa storia ma non avevo idee. Darko divenne molto più amorevole e passionale, mi trattava come una gemma preziosa mi faceva guardare a vista da Bjorn quando lui non era con me, mi aveva pregato di mantenere un basso profilo. Già essere la sua ragazza mi esponeva ad un enorme rischio e anche per questo decidemmo di mantenere il mio "finto" cognome. Abitavo con Darko definitivamente, avevo preso tutta la mia roba dalla mia casa e le avevo portate tutte a Solkey Gradens. 

Avevamo ricevuto un invito dai coniugi Bolso, Zemit il capo famiglia era nel consiglio dei capi e aveva rapporti lavorativi sia con Darko che con Rikon. Darko mi aveva spiegato la conversazione che avevo ascoltato su Zemit ed era stato tutto un malinteso. Il party era per festeggiare l'enorme crescita delle industrie Bolso, lui a quanto avevo capito ero un tipo che ostentava molto ma non era un uomo cattivo. Ci sarebbero stati tutti capi e ovviamente anche Kovac...questo mi faceva sudare freddo da un lato ma dall'altro lato avevo una strana curiosità verso l'uomo che  probabilmente aveva ucciso la mia famiglia, rovinato la vita di Dimitri e la mia. Per me e Darko sarebbe stata una serata importante per vari motivi ma tra tutti avremmo consolidato il nostro fidanzamento, di lì in poi non saremmo più potuti tornare indietro.

Avevo comprato un abito nero lungo di Zuhair Murad : aveva una bretella più sottile rispetto all'altra, la schiena era coperta da un tessuto trasparente, sul fianco sinistro c'era del pizzo che arrivava a metà coscia lì si apriva uno spacco ampio. Poteva apparire semplice ma invece ad un occhio più attento era elegante e molto sensuale. Avevo raccolto i capelli in una acconciatura morbida e avevo indossato un paio di brillanti neri come orecchini.

Darko avrebbe indossato un semplice smoking..ma niente indosso a Darko era semplice. Aveva un fisico bellissimo avevo imparato a memorizzare le sue abitudini sportive: la mattina passava un ora nella sua palestra personale, aveva rinunciato alla corsa serale perchè mi aveva detto che ormai c'ero io a tenerlo allenato e in più amava fare nuoto. Ecco perchè il suo fisico era quella di un Dio.

I signori Bolso abitavano in un enorme villa, quando arrivammo alla loro casa c'era già molta gente erano tutti eleganti sembrava di essere ad un matrimonio reale.

<<Ti ho già detto che sei stupenda Niki?>> Darko mi baciò la mano e la intrecciò alla sua.

<<Si e anche tu sei stupendo..come sempre>> gli sorrisi ed entrammo nella casa. I signori Bolsi sembravano una coppia affiatata accoglievano gli ospiti all'entrata. Zemit era il classico uomo russo: alto, con i capelli rasati e amante della vodka; sua moglie si chiamava Julia una donna svedese di circa dieci anni più giovane era bellissima e molto cordiale mi disse che aveva una figlia della mia stessa età più o meno e che l'avrei vista al ricevimento. Salutati i coniugi Darko si fermò a parlare con alcuni signori che supposi fossero i capi del consiglio, gli lasciai un po di spazio per parlarci così mi offrì per andare a prendere da bere.

Vi era un lungo tavolo sulla destra che offriva un ricco buffet e champagne, presi due bicchieri di champagne e mi voltai per trovare Darko: non era più dove l'avevo lasciato.Lo  cercai voltandomi a destra e a sinistra nella sala, sbuffai c'era troppa gente.

<<Una donna come lei non dovrebbe cercare ma esser cercata>> mi girai verso quella voce profonda, era un uomo che doveva avere su per giù 40 anni. Era alto e i capelli brizzolati, mi colpirono i suoi occhi: azzurri come il ghiaccio e proprio come il ghiaccio scorsi la durezza dello sguardo. Provai un brivido, quello sconosciuto mi tramortiva però gli sorrisi ma non risposi anzi continuai a cercare con lo sguardo Darko.

<< Le hanno insegnato a non parlare con gli sconosciuti.. a quanto vedo, però posso assicurarle che sono innocuo mi chiamo Ky>> mi rigirai verso l'uomo che vidi tendere una mano verso di me. Non volevo essere maleducata per cui la strinsi e mi presentai.

<<Nikita..scusi cerco una persona>>

<<Oh persona fortunata..>> continuava a tenermi la mano con decisione, sorrisi nuovamente. Lentamente si avvicinò a me, vi erano pochi centimetri che ci dividevano e se qualcuno ci avrebbe visto ora avrebbe pensato che fossimo una coppia. 

<<E' una bellissima donna, mi permetta di dirle..il suo accompagnatore non dovrebbe lasciarla sola, altri potrebbero approfittare di questa mancanza>> sorrise ma non sembrava un vero sorriso più una promessa silenziosa.

<<La..ringrazio, il mio accompagnatore è qui in giro..>>cercai di ritirare la mano ma Ky non me lo permise.

<<Posso chiederle un ballo?>> il suo sguardo mi fece capire che un no non era permesso, deglutì e feci cenno di sì con la testa. Mentre Ky mi trascinava in pista vicino le altre coppie io pregavo che Darko si facesse vivo e mi venisse a prendere.

Ky mi strinse a se spostando un braccio dietro la mia schiena, intrecciando le mani e mi feci trasportare da lui.

<<Ha un buon profumo...mmh>> lo sentì inspirare la mia fragranza. << Perchè non andiamo ad approfondire la nostra conoscenza da un'altra parte?>> che sfacciato! 

<<Sono qui con il mio fidanzato..>>

<<Oh be ..dato che l'ha lasciata sola, non credo che per lui sia un problema..>> non feci in tempo a rispondere che una mano sulla spalla mi fermò, voltai il viso e vidi Darko preoccupato. Lasciai la presa di Ky e baciai sulle labbra Darko improvvisamente. Sembrò confuso inizialmente ma poi mi strinse a sè e approfondì il bacio, un colpo di tosse ci fermò.

<<Ecco chi era il fidanzato accompagnatore, non l'avrei mai detto: Darko! Non è da te lasciar sola una bella ragazza come Nikita..>> fece presente Ky, Darko si irrigidì.

<<Mi ero allontanato un attimo..e poi ho perso di vista Nikita, tutto qui>> circondai con un braccio la schiena si Darko e mi affiancai perfettamente a lui.

<<Vi conoscete?>> chiesi ad entrambi ma guardando Darko.

<<Si, certo Nikita>> disse sorridendo Kovac. Darko era preoccupato e il suo corpo rigido mi fece capire che non era una buona conoscenza.

<<Si.. ti presento Kovac>> disse guardandomi. Rimasi ferma a fissarlo, cercando di assorbire la notizia e senza far trasparire emozioni, poco dopo mi voltai verso Kovac con un sorriso tirato.

<<Credevo ti chiamassi Ky>> dissi

<<E' così..per gli amici..>> mi fece l'occhiolino, io mi voltai verso Darko: era arrabbiatissimo ma evidentemente non poteva prendere a pugni Kovac non in quel momento almeno.

<<Bene..io devo andare alla toilette..mi accompagni Darko?>> trovai una scusa per allontanarci da Kovac, ci congedammo da Kovac e ci dirigemmo ai bagni.

Dopo aver percorso un lungo corridoio, facemmo una deviazione verso una porta. Sembrava una stanza in disuso.

<<Non mi aspettavo che Kovac fosse ..fosse così..>>

<<Bello? intrigante?>> mi interruppe Darko, corrugai la fronte volevo dire giovane.

<<..stavo per dire giovane in realtà. E sì è un uomo affascinante ma l'unica cosa che ho provato con lui è un senso di ansia e un brivido di paura in realtà>>

<<Scusa, per un momento la gelosia mi ha accecato..avrei voluto dare un pugno al suo bel faccino!>> Darko sbuffò e si passò le mani tra i capelli.

<<Che ti ha detto ?>> proseguì.

<<Nulla di che mi ha fatto molti complimenti e mi ha chiesto di ballare..e mi ha anche detto se volevo approfondire la conoscenza>> dissi disgustata. Imprecò e battè i pugni su un mobile poco distante.

<<Che facciamo ora?> chiesi preoccupata.

<<Sapevamo ci potesse esser...ci godremo la serata come avevamo stabilito. Anche se..>> si fermò sospirando.

<<Anche se...>> lo spronai a continuare.

<<Anche se adesso..lui ti desidera, ho visto nei suoi occhi il desiderio di averti. Sei una bella donna, solo un pazzo non vorrebbe averti. Maledizione!>> imprecò ancora. Mi avvicinai a lui e gli presi la mano, la portai alle labbra e la baciai.

<<Sarà pur così..ma io amo te, nessun altro! Non mi avrà mai, te lo garantisco..>> mi prese il volto tra le mani e mi baciò a lungo.

Sei mia, Nikita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora