La mia infanzia l'avevo quindi passata così : esclusa dal mondo e guidata dalle raccomandazioni di mia madre. Non avevo amici ne amiche ,e ben presto venni etichettata come quella "strana". Passavo il mio tempo a leggere o a osservare; mi piaceva molto osservare il comportamento delle persone , cogliendone i dettagli.
Dopo le elementari passai al grande ostacolo delle medie, in cui ancora non mi rendevo conto del comportamento di mia madre, e anche lì, mi lasciai guidare da lei.
Venivo presa in gira per i miei vestiti non alla moda, per il mio modo di parlare (quando parlavo) che risultava strano e incomprensibile alle loro orecchie , per il mio fisico non proprio sviluppato come quello delle mie coetanee e per il mio carattere sensibile.
Ancora una volta furono i libri a salvarmi, mi rifugiavo in essi, mettevo da parte la mia vita per fingere di vivere quella dei personaggi dei miei libri preferiti , decisamente più interessante.
A scuola andavo bene solo per far contenta mia madre, per renderla orgogliosa , questo era il mio unico obiettivo.
Così uscii dalle medie a pieni voti , ed entrai nel mondo del liceo, completamente diverso.
Con la fine delle medie pensavo che la situazione non sarebbe cambiata ed io sarei stata sempre vista da tutti come la sfigatella che non sa vestirsi ; ma mi sbagliavo, le cose cambiarono , e devo questo cambiamento soprattutto a Lizzy, la mia attuale migliore amica.
Lei era tutto l'opposto di me : si truccava,si vestiva sempre all'ultima moda, aveva un ragazzo diverso ogni settimana e sapeva cosa dire nei momenti opportuni .
Non so cosa ci avesse spinto ad avvicinarci, ma ci eravamo trovate subito pur essendo molto diverse e io l'ho sempre vista come la mia ancora di salvezza.
<<JANE!Ma mi ascolti quando parlo?>> mi risvegliai dal mio turbinio di pensieri da cui come al solito mi ero lasciata trasportare e riposi lo sguardo su mia madre , una bella donna sulla quarantina che mi guardava ora allarmata.
<<Ehm.. Dicevi?>> chiesi con la maggior tranquillità possibile.
<<È incredibile , mai una volta che mi dai retta! Comunque ti stavo dicendo che ti ho iscritto al corso di pianoforte oggi,visto che sei l'unica ragazza della tua età a non saper suonare uno strumento.>> Ovviamente però si era
scordata di chiedere la mia opinione a riguardo, come sempre. Ormai ero rassegnata così con un sospiro le risposi:<< Okay mamma, va bene , ora posso andare a scuola che sto facendo tardi?>>
<<Sisi va pure , tanto lo so che non mi ascolti mai>> Mi rispose con aria scocciata incamminandosi verso la porta della sua camera.
Non era mica colpa mia se mi diceva solo cose noiose senza chiedere nessuna mia opinione!
Lasciai correre, presi lo zaino , infilai le cuffiette nelle orecchie e uscii di casa.
Nonostante fosse ottobre faceva molto freddo e rabbrividii nel mio largo maglione.
Arrivai a scuola in orario, precisa come sempre e mi fermai sul muretto a ripassare mentre aspettavo Lizzy, che sicuramente sarebbe arrivata in ritardo.
Quando arrivò mi corse incontro e senza nemmeno salutarmi mi chiese: <<Hai sentito la notizia?si dice che ci sia un nuovo ragazzo in classe!>> mi guardava con gli occhi celesti che luccicavano d'eccitazione. "Che bello" pensai "un'altra persona da odiare". Le sorrisi falsamente ed esclamai un debole <<Fantastico>>. Lei rivolse gli occhi al cielo e mi prese in giro dicendomi <<sei sempre così noiosa ! Magari è figo>>. La cosa non m'importava molto sinceramente, visto che comunque non mi avrebbe calcolato.. Cercai di mostrarmi entusiasta quanto lei ed entrammo in classe. "Vediamo sto tizio nuovo" pensai sbuffando mentre abbassavo la maniglia della porta.
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Quello che i libri non dicono
Romantik"Due occhi magnetici si posarono su di me e mi ritrovai davanti un ragazzo alto,con degli occhi talmente scuri da sembrare di una profondità infinita e dei riccioli neri che gli cadevano scompigliati sugli occhi.Aveva un'espressione che non riuscivo...