Capitolo 16.

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JANE'S POV:

<<E dai,magari è solo timido!>> esclamò Lizzy dopo la centesima volta che mi lamentavo per il comportamento di Mike,che si comportava come se nulla fosse,come se non ci fossimo mai baciati.

Era passata una settimana dalla festa, e ne eravamo usciti abbastanza bene,mal di testa a parte.

Mamma non aveva sospettato nulla, con mia immensa gioia.

Restava comunque,e purtroppo, il ricordo dell'incontro con quel Luke.

Al solo pensarlo mi metteva i brividi, sapevo che era stato solo un bacio,ma lui voleva di più, e se non fossi riuscita a scappare non osavo immaginare cos'altro avrebbe fatto...Rabbrividii.

Guardai la mia amica e le risposi:<<E tu questa la chiami timidezza?Io penso che non gli importi nulla e che pensa di aver sbagliato a baciarmi>>.

La situazione non era delle migliori,ma l'unica a subirne le conseguenze ero io...e Liz,ovviamente, che doveva ascoltare i miei lamenti.

Mi faceva male sapere che mi ero illusa così facilmente,mi rimproveravo mille volte per aver ceduto ad un paio di occhi neri. Stupida,stupida,stupida.

<<Scusa ma perché non gliene parli tu?>> Chiese Lizzy.

La guardai come se fosse pazza:<<No!Farei ancora di più una figura di merda, lui mi riderebbe in faccia e rovinerei la nostra amicizia. Se ne vuole parlare,ne parla lui.>> Risposi decisa.

Fece un sospiro di rassegnazione:<<Ok,fa come vuoi>>

Le chiesi come andavano le cose con Blake (si ,avevo imparato il nome eheh), e si dilungò a parlarmi di quanto fosse dolce e carino.

Perché non potevo avere una relazione così con un ragazzo normale? "Perché Mike non è normale" mi rispose la vocina nella testa.

Si,ma era figo,a volte dolce,simpatico,carino,attraente... insomma,la stranezza passava in secondo piano.

Il giorno dopo andai a lezione di piano,la mia vita era una noia mortale,stavo ancora in punizione e uscivo solo per andare a casa di Liz o per il corso... non mi erano concesse nemmeno le lezioni extra a casa di Mike!Com'era che si diceva? Mainagioia,per l'appunto.

<<Ciao Austin>> salutai il mio maestro.

<<Jane!Hai visto,oggi sono in anticipo>> rispose lui tutto fiero.

Ridacchiai, per lui in anticipo voleva dire in orario.

Mi guardai intorno; Mike non era ancora arrivato.

Mi misi al solito banco a leggere e il maestro si avvicinò incuriosito:<<Che leggi?>>

Risposi leggermente infastidita,odiavo la gente che mi interrompeva nella lettura :<<Mh..Orgoglio e Pregiudizio.Jane Austen,conosci? Si chiama come me ,con la differenza che lei è un genio..io sono io.>> 

Austin rise divertito:<<Se è per questo si chiama anche come me...Austen,Austin la differenza non è tanta.>>

Non ci avevo pensato. Risi insieme a lui e in quel momento la porta si aprì,lasciando entrare un Mike imbronciato.

Ci vide così vicini che ridevamo e ci fulminò con lo sguardo. "A qualcuno gira male oggi..." pensai.

Portò lo sguardo su Austin , e non mi parve molto amichevole.

Il maestro stesso soffocò la risata e si fece serio,forse un po' intimidito.

Dopo i soliti rapidi saluti pronunciati freddamente da Mike,iniziammo la lezione.

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