Capitolo 15.

93 10 11
                                    

Scostai delicatamente il corpo di Mike dal mio e mi guardai intorno...Uau, non ricordavo assolutamente nulla della sera precedente.

Stavo sul divano di Liz, ero mezza svestita e osservando il ragazzo accanto a me notai con sorpresa che anche lui era senza maglietta.

Oh no, no no NO! Non poteva essere successo qualcosa , anzi non poteva essere successa QUELLA COSA.

Guardai Mike che dormiva ancora profondamente e lo osservai in tutta la sua perfezione,muscoli scolpiti,spalle larghe..."Beh...forse non è poi così grave.."

Ma cosa andavo a pensare? "OK,no non devo lasciarmi confondere dal suo aspetto...1 sono troppo piccola...2 non andrebbe mai a letto con me...3 non ricordo niente della sera precedente,sarebbe uno spreco!"

Mi alzai a fare colazione, e più il tempo passava,più pezzettini della sera prima si univano come in un puzzle.

Io che giocavo a quel gioco...Mike che mi urlava contro, Luke che..."Oddio che schifo Luke" pensai.

L'ultima cosa che ricordavo era il viaggio di ritorno,poi il buio più totale.

"Aspetto che si sveglino gli altri e chiarirò la situazione".

Dopo una buona mezz'oretta Mike si svegliò e non vedendomi accanto a lui si alzò di scatto per cercarmi.

Sorrisi per quel gesto e lo salutai: <<Buongiorno>>.

Lui mi guardò sollevato:<<Ei,come stai?Ripresa dalla sbornia di ieri sera?>>

Nel pronunciare quelle parole vidi i suoi occhi incupirsi e notai la rabbia di ieri che tornava.

Mi sentivo in imbarazzo ora che ero lucida,quindi cercai di scusarmi come potevo.

<<Ehm...si...scusa per essermi comportata da irresponsabile, mi sono lasciata prendere la mano..>>

Mike mi guardò inespressivo e distogliendo lo sguardo rispose:<<Fa niente>>.

Bene,era arrivato il momento della domanda cruciale..."Dio,che imbarazzo."

Feci un respiro profondo e a bassa voce gli chiesi:<<Senti...cosa è successo ieri sera dopo che siamo arrivati a casa?>>

Mike alzò lo sguardo di scatto:<<Non ricordi nulla?>>

Cos'era quella sfumatura nella sua voce?Risentimento?Delusione?

Oh merda.

<<No>> risposi a occhi bassi.

Lui parve a disagio poi disse <<Liz e Blake si sono addormentati appena arrivati in camera da letto,ma tu non ne volevi sapere di dormire...continuavi a ripetere cose strane e io..ecco,per farti tornare lucida ti ho messo sotto il getto dell'acqua calda,per questo stamattina eri svestita..ovviamente hai bagnato anche me, e mi sono dovuto togliere la maglietta>>

Tirai un sospiro di sollievo,ecco spiegato il primo interrogativo.Avrebbe potuto pure rivestirsi però..ma che andavo a dire,meglio così.

 C'era però sempre il fatto che dormivamo insieme..

<<E poi...?>> lo incitai a proseguire.

Lui parve esitare , ma alla fine disse:<<Non so, tu ti sei addormentata sul divano ed io ero troppo stanco per tornare a casa,così mi sono sdraiato accanto a te,scusa davvero non volevo>>.

Lo tranquillizzai, c'era qualcosa nella sua voce che non mi convinceva.Sembrava omettere qualcosa, ma ero troppo stordita per pensarci.

----------------------------------------------

MIKE'S POV:

<<E poi...?>> mi aveva chiesto lei.

Non potevo dirle quello che era successo, si sarebbe imbarazzata più di quanto lo fosse già,ed ero certo che avrebbe influito sul nostro rapporto.

Per carità non era successo nulla di così grave,era ubriaca e di conseguenza non cosciente di quello che faceva.

Ma quando si era avvicinata a baciarmi con sempre maggiore intensità,devo ammettere che ero tentato dall'assecondarla.

Meno male che non ero ubriaco ed ero riuscita a frenarla prima che entrambi facessimo qualcosa di cui ci saremmo pentiti.

"Sicuro che ti saresti pentito?"chiese la vocina nella mia testa.Sì,si sarebbe arrabbiata con me se l'avessimo fatto.

E poi...ancora non riuscivo a capire cosa fosse Jane per me.

Sapevo che provavo qualcosa,ma non riuscivo ancora a capire bene cosa.

Quella sera,quando l'avevo vista ubriaca mi ero arrabbiato a tal punto che avevo pensato di non volerla rivedere più.

I suoi occhi offuscati e la sua bocca che pronunciava frasi scollegate mi avevano riportato alla mia adolescenza,quando stavo all'orfanotrofio e nessuno mi impediva di bere, o peggio...ma ero cambiato.Avevo smesso,avevo capito che non era quello il modo giusto di vivere.

Per questo quando l'avevo vista così mi ero spaventato.

Che stupido ero stato, in fondo era solo una festa.

Ma non era stato solo quell'episodio a confondermi le idee,c'erano stati anche i baci precedenti, a casa sua...Non sapevo cosa mi avesse spinto a baciarla,ma mi sembrava la cosa più giusta da fare in quel momento.

Sapevo che la confondevo sempre più quando sviavo l'argomento e non ne parlavo, ma la verità era che, come al solito,avevo paura.

Paura di affezionarmi,di non essere pronto, paura di non riuscire ad amarla e di aggiungerle dolore al dolore,che come potevo scorgere dai suoi occhi,non mancava di certo nella sua vita.

Per questo a volte scappavo,tentavo di starle lontano.

Ovviamente non riuscivo, ma dovevo almeno tentare di non andare oltre all'amicizia.

"Già...e poi dormi con lei.." mi ricordò la mia coscienza.

Al diavolo,non potevo lasciarla da sola su quel divano con i suoi incubi.

Che situazione del cavolo.


ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!Anche questo capitolo è un po' più breve,ma ho deciso di dar forma anche ai pensieri di Mike questa volta.

Che ne pensate? Commentate se vi piace o se volete darmi consigli,li accetto volentieri <3.

-E-



Quello che i libri non diconoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora