19. Overdue

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se non leggete in fondo vi picchio a sangue perchè dovete ASSOLUTAMENTE sclerare con me. grazie e buona lettura;)

Niente accelerava il tempo come ritornare in una routine. O almeno, questo era quello che Derek sperava quando si svegliò quel piovoso martedì mattina. Si allenò – facendo attenzione a non sforzare la spalla – si fece una doccia e si incamminò verso il locale per bere la sua regolare tazza di caffè.

Fu strano poi, entrare e vedere Clara, la sua originale barista.

"Salve, Signore" lo salutò la ragazza con un sorriso. "Caffè lungo, con due pompe di sciroppo alla nocciola e una spruzzata di latte scremato. Giusto?"

Derek sorrise leggermente, annuendo alla sua precisione. Aveva fatto la stessa tazza per lui da quando era entrato la prima volta in questo posto. Non era sorpreso che lei ancora lo ricordasse, anche dopo pochi mesi di distanza.

Era strano vederla di nuovo dietro al bancone. Era quasi come se lei non fosse mai andata via. Come se i mesi passati non fossero mai accaduti. Come se Stiles non fosse mai accaduto. Si sentì come un altro giorno al locale, solo un altro passo della sua routine. Diavolo, anche il dolore alla spalla era intorpidito da una leggera rigidità. Si sentiva come se avesse dormito male. Si sentiva come se avesse dormito per tutto il tempo.

Fu sconvolgente.

Derek pagò il caffè e si mise a sedere al suo solito posto. Senza neanche un piccolo sorso del suo caffè, Derek tirò fuori il cellulare e aprì la rubrica. Nonostante quanto fosse sciocco, aveva bisogno di rassicurazioni. Sapeva che il suo tempo con Stiles era successo. Una semplice evidenza di questo era la voce nel suo cellulare: Stiles, Il Fantastico Ragazzo Figo :D, completa con una foto di un sorriso che Derek aveva memorizzato. Ma prima che si rendesse conto di quello che stesse facendo, schiacciò il pulsante chiamata, bisognoso di sentire la sua voce.

"Giooooorno, Derek!"

Tirò un sospiro di sollievo, un sorriso su tutta la faccia. "Buongiorno, Stiles".

Sentì il ragazzo ridere. "Scommetto che ti mancano le mie gustose delizie, eh? È per questo che stai chiamando? Probabilmente sei al negozio ora, desiderando di avere qualche appetitoso dolcetto da accompagnare con il caffè".

Derek ridacchiò. "No, idiota. Sto chiamando perché tu mi manchi".

"Oh" Stiles fece una pausa. "Beh, di certo. Anche per questo".

Derek sorrise. E così cadde di nuovo nella sua routine. Era al suo piccolo preferito locale, a bere la sua bevanda preferita e a parlare con la sua persona preferita. Nel grande schema delle cose, era ancora relativamente una nuova routine, ma Derek trovò questa la migliore.

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La sua settimana senza Stiles fu resa più facile con Stiles. Sebbene Derek si sarebbe sentito molto meglio ad avere il ragazzo con lui in forma fisica, aveva deciso di parlare con lui ogni mattina durante il caffè, ogni pomeriggio durante qualsiasi commissione e ogni sera prima di coricarsi. E negli spazi in mezzo a volte Stiles avrebbe inviato a Derek una foto casuale di quello che stava facendo o cosa vedeva. Rese ogni ansia che provava dalla loro separazione molto più facile da affrontare, solo sentendo la sua voce e vederlo vivo e vegeto.

Diamine, anche ricevere una foto di Stiles con Laura fu uno spettacolo confortante.

Derek si alzò di scatto da dove era seduto sul divano. 'Laura?' Va bene. Forse non era poi così confortante.

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Cosa stai facendo con mia sorella?

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Baking my way into your heart by theSilence |italian translation|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora