4. Hung up

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Laura Hale non era felice. E questo significava che Derek doveva ascoltare sua sorella brontolare nelle primissime ore del mattino. Aveva cercato invano di agganciare il cellulare, ma Laura era l'unica persona con cui non poteva farlo. Lei e loro zio erano tutto ciò che aveva e nonostante si stesse quasi per addormentare, si forzò di rimanere sveglio per l'amore di sua sorella.

Laura era il co-presidente del Gruppo Hale, un'azienda famigliare che dirigeva con loro zio Peter, e questa era solo una cosa tra le tante altre cose che lei stava sottolineando e che Derek non aveva davvero compreso, perché stava considerando quanto terribile fosse con quella roba aziendale. Ma la lasciò continuare, doveva essere un buon fratello e sostenerla, sapendo che Laura aveva davvero bisogno di sfogarsi prima che esplodesse su qualche povero assistente o segretaria che stavano facendo solo il loro lavoro.

Lo tormentava anche per farlo tornare a Beacon Hills per incontrare il suo fidanzato. Ma in quel momento, Derek stava già russando.

Così fu senza molta sorpresa che Derek si svegliò alle 7 del mattino, con il cellulare ancora stretto in mano, sebbene la chiamata fosse finita da tempo. La testa di Derek scattò verso l'orologio del suo cellulare.

'Merda!'

Derek saltò giù dal letto, correndo verso il suo armadio per dei vestiti puliti. Si infilò le scarpe da ginnastica, non preoccupandosi di allacciarle, afferrò la borsa e corse fuori dalla porta sperando di arrivare in aula per tempo.

Ci riuscì. Per un pelo.

Sfortunatamente, scoprì che sarebbe stato molto meglio saltare quella lezione. Era stordito e abbastanza sicuro di sembrare un dannato casino. I suoi appunti probabilmente avevano bisogno di essere tradotti più tardi e peggio di tutto, non aveva ottenuto la sua dose di caffeina. La sua sosta al bar era l'unica cosa che faceva iniziare bene la sua giornata. Era indeciso se passarci o no tra le lezioni, così da poter continuare meglio la giornata.

'Inoltre, mi manca Stil... cucina! Mi manca la sua cucina!' Derek scosse la testa, convincendosi che i suoi pensieri erano a rilento per la mancanza di caffeina. Non andava bene. Aveva deciso. Sarebbe andato al bar dopo la lezione per avere qualche Stiles... ehm. Qualche dolce di Stiles.

Quando Derek entrò nel locale, rimase molto sorpreso di vedere quanto fosse pieno. C'erano studenti ovunque, occupando quasi ogni posto nel locale. Era abituato alle mattine tranquille, non al trambusto che stava vedendo.

"Ah! Signor Hale!" gli occhi di Derek passarono sulla folla, trovando Stiles in un istante. Il ragazzo gli stava sorridendo impaziente, muovendosi dietro il bancone. "Mi sei mancato questa mattina, Darren" sorrise.

Derek combatté contro l'istinto di arrossire. "Io - um. Mi sono svegliato tardi". Quello che voleva dire era 'Mi sei mancato anche tu'.

"Ti farò il caffè. Isaac può farti il conto" annuì all'altro ragazzo dietro il bancone, che stava servendo un altro cliente.

"Devo portarlo via, Stiles. Ho lezione tra quindici minuti".

Vide la testa del ragazzo annuire in comprensione, la schiena rivolta verso di lui come lavorava alla macchina. Derek riconobbe l'altro barista dietro la cassa come Isaac Lahey. Avevano avuto un corso insieme il semestre precedente. Attese che il biondo finì.

"Ehi, solo il caffè allora?" Issac annuì per salutare.

"Um" Derek lanciò un'occhiata alla vetrina. Era vuota di dolci.

"Oh sì" Isaac aggrottò la fronte, seguendo la vista di Derek. "Mi dispiace amico. Di solito non facciamo quelle cose adesso".

"Va bene" disse Derek, ignorando la delusione nella sua voce.

Baking my way into your heart by theSilence |italian translation|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora