Capitolo 13 - ''Il guerriero dal cuore stolto''

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Steve's P.O.V.

Luci di mille tonalità si avventavano su di me, voci parlavano nella mia testa ma non si mostravano ai miei occhi, strane sensazioni di dolore provava il mio corpo e un, ignoto formicolio, mi infastidiva le gambe... le quali non toccavano terreno. Poi tutto cessò e qualcosa davanti ai miei occhi, iniziò a prendere forma... ero arrivato nel mondo dei morti. Un enorme distesa di lava si mostrava ai miei occhi, tra mille mila archi di netherrack che abbracciavano il rovente magma...; stranamente non vidi traccia di fortezze... o di Herobrine, ma sapevo dove andare, il mio istinto mi stava parlando, quindi mi diressi verso quello che sembrava essere il nord, ma qualcosa mi fermò. Un esplosione udirono le mie orecchie -Chi è stato?!- Chiesi al vuoto, ma non vedevo ne udivo nessuno... poi un altra ma stavolta venni colpito -Aaaaah!- L'effetto knockback del colpo mi lanciò a pochi passi da una grande pozza di morte, mi girai di scatto e notai un gigantesco essere di colore bianco -Oh... mio... Dio...- Mi lascia sfuggire quell'espressione di stupore, l'essere mi guardò, impugnai di fretta la spada e lui scaglio un'altro dei suoi colpi! Schivai il colpo e li corsi incontro, cercai di prenderlo ma si trovava troppo in alto... non avevo un arco con me, tanto meno un armatura che si possa chiamare tale... mi venne all'improvviso un idea, avrei ucciso quel mostro con le sue stesse armi! Impugnai la spada, lui emise un pianto da bambino e subito dopo sparò quel colpo -Forza, forza, forza!- Mi incoraggiai, strinsi lo sguardo e... -VAI!- Un urlò di battaglia uscì dalla mia bocca, con gli occhi chiusi colpì lo strano sasso, il quale ripercorse il suo tragitto al contrario... fino ad arrivare dritto, dritto... nella faccia di quel mostro. Lui pianse... un pianto stridulo... tipico dei neonati... possibile che nonostante le dimensioni fosse un bambino? Stranamente non provai sensi di colpa nel vederlo morire... (l'ho fatto solo per difesa) Mi ripetevo in continuazione nella mia testa... poi una strana scintilla notai tra la rossa terra del Nether, mi avvicinai e quel che vidi fu solo una lacrima... una piccola, innocente e dolce goccia salata...

Herobrine's P.O.V.

Ero finalmente in quel mondo della morte, quel mondo rosso cremisi che tanto amavo... camminai senza timore tra quelle folli pianure... fino a notare una fortezza fatta di quel rosso mattone... quella, però, non era una comune fortezza... era il solo e unico, castello del Nether King! (Perfetto...) Pensai, il mio prossimo passo era ottenere il libro... quel libro, grazie al quale avrei potuto cambiare il mondo! Una delle tante regole del Nether Book narra: ''Chiunque può usare il libro, a patto che il precedente custode sia morto'' o qualcosa di simile, insomma, tutto quel che dovevo fare era uccidere il Re, prendere il libro... e scrivere... scrivere a più non posso su quelle pagine... quelle ultime pagine! Forse... non mi spiego bene nemmeno con me stesso ma... che importa alla fine? Sono un pazzo, questo è vero! Ma un pazzo diverso! Un pazzo che ha visto il suo migliore amico morire... e che ora... non vuole altro che vendetta! Dolce vendetta...; Eccomi qui: nella fortezza. Impugnai la falce, ma qualcosa non andava come previsto... tornai nella mia forma più debole e la falce tornò un piccone... come se la fortezza impedisse ai miei poteri di essere vivi... forti... potenti. Ma poi, un rumore nuovo quanto vecchio, fuoco davanti ai miei occhi, le Blaze mi stavano attaccando! -Qual bella novella rivedervi, mie vecchie amiche! Ma ora... con gran dispiacere... eh, eh... MORITE!-  Loro spararono le loro fiamme, io le schivai e con due colpi di piccone... le uccisi! -Vi avevo, avvertite... eh, eh, eh!- Esclamai un ''grido di vittoria'' e proseguì verso la cima del castello, notai delle casse nelle quali vi erano per lo più oggetti d'oro, niente di davvero utile... continuai il mio folle cammino, poi mi ritrovai su un ponte e davanti a me... si trovava uno strano scheletro color carbone -Chi sei tu? Come osi entrare nella fortezza del capo!?- Mi chiese a gran tono lo strano morto -Il mio nome è Herobrine signore! Sono qui per fare una ''visitina'' al tuo capo!- Lui impugnò una spada di pietra, perfetto, il piccone di diamante fa lo stesso danno... sarà una bella battaglia -Vuoi combattere, eh scheletro? Allora forza fatti avanti! Ma sappi che prima di te ho ucciso almeno 2000 anime!- Lui fece uno strano suono, che credo, stesse a indicare che la battaglia era iniziata. Entrambi iniziammo a correre verso il centro del ponte, per poi sfidarci in un combattimento tra piccone e spada, nessuno dei due colpiva l'altro... era bravo il tipo! Ma non poteva competere col sottoscritto! Schivai uno dei suoi colpì e li salta dietro, infilzandolo alla testa... lo scheletro emise un ruggito di dolore ma si girò di scatto e mi fece un taglio alla pancia -AH! Bastardo!- Indietreggiai ma non avevo più con me il piccone, il quale, era ancora nella testa di quel pazzo! -Devo proteggere il capo! Mi dispiace! Ma la tua morte è vicina!- Corse verso di me, io mi tenevo la ferita e aspettavo il momento perfetto per mettere fine alla sua seconda vita. I suoi passi erano veloci e perfetti, degni di qualcuno che aveva subito un duro allenamento e che ora si trovava a proteggere il suo capo, era deciso, freddo, forse anche un po' felice... si vedeva che stava facendo tutto per onore del suo ''Superiore'' e non per paga, ma eccolo che arriva, con il suo sguardo tra il serio e il contento, salta con la spada tra le mani e mira alla testa... fallisce miseramente... li scatto dietro... lo prendo per le gambe... li cade la spada... lo faccio girare e lo lancio nella lava... subito dopo essermi ripreso il piccone.
Avevo vinto, una vittoria dolce, una vittoria senza motivo... ma al contempo tanto saporita! Con il piccone in mano mi diressi verso l'entrata alla grande stanza... finalmente le due anime più temute al mondo, si sarebbero incontrate per stabilire chi di loro... necessitava il potere... il potere del libro!

Steve's P.O.V.

Eppure non vedevo nulla se non morte... tutta morte era quella terra... quella stessa terra sarebbe dovuta chiamarsi morte... non trovavo il mio obbiettivo... continuavo a camminare senza meta, fidandomi del mio istinto... ma chi volevo prendere in giro? Ero solo in un enorme mondo di sangue e magma... senza un sole, senza una luna... senza un solo punto che poteva tornarmi utile... era il mondo dei morti quello... e morirci li dentro... da solo... non era di certo nella mia lista di natale... eppure ero così calmo e tranquillo, che mi lasciai scappare uno sbadiglio, mi accasciai a terra, stanco e distrutto... chiusi gli occhi.
-Steve! Ehi Steve...- Una voce femminile mi parlava, aprì gli occhi e mi trovavo in un luogo buio, altamente famigliare... ma così vuoto -Steve ti ricordi di me?- Mi girai nella direzione della voce e rividi quella donna... quella di quel giorno, dal lungo vestito bianco... ma stranamente mi era molto difficile ricordare altro... -Forse...- Le risposi, chi era maledizione?! -Steve devo dirti una cosa... è importante... lo vedi questo vestito bianco?- Mi parlò con uno sguardo triste -Si... lo vedo- Le risposi alla sua strana domanda... molto strana... -Ti ricorda nulla Steve?- ... -M-Madre?- ; -Esatto... hai indovinato *sorride*- ; -MADRE! *le corre addosso*- ; -*lo abbraccia* Devo parlarti di tuo padre Steve...- ; - *si stacca* Mio... p-padre?- ; -Si... tu sai bene che lui è morto ma... non sai come... ecco forse ora ti sembrerà strano ma quando un Hardcore muore... se viene ucciso da una famosa entità pura... avviene un avvenimento chiamato...-

Alex's P.O.V.

Eravamo nei casini più estremi... per fortuna Mad si era risvegliata ma noi non trovavamo modo di uscire da quel posto... quello strano buio e stranamente famigliare, luogo... -Michael, vedi nulla che possa esserci utile?- Chiese Mad ad alta voce -No ma, non urlare potrebbe crollare tutto...- Rispose Michael, Mad annuì... io continuai a vagare senza una precisa metà, ma con un preciso motivo... ritrovare Steve... riabbracciarlo e poterli dire quanto lo amassi, e quanto mi fosse mancato... -AAAAAAAAAAAAAH!- Urlò Michael, sentì un crollo -MICHAEL!- Mad corse verso il rumore ma un altro crollo udirono le mie orecchio -AIU-! - Urlò la voce spezzata di Mad, ero sconvolta, non doveva succedere! Corsi verso entrambi e liberai Mad che era sotto poche macerie -Grazie...- mi disse, mi diressi verso Michael e cercai di liberarlo -Michael! Michael ti prego resisti!- Tolsi con frettolosità le travi e le lacrime mi bagnavano le guance, non rispondeva, non udivo nessun dolore... nessun battito... -Alex...- Mad mi abbracciò -Michael non è più tra noi...- Mi comunicò quel messaggio di morte ma non poteva avere ragione non vi era stato nessun...

-Michael è stato soffocato dalle macerie

...no... quel messaggio... quel maledetto messaggio... -NOOOOOOOOOOOOO!- Urlai mentre piangevo... altre macerie coprirono il suolo... Mad mi abbracciò... due anime intrappolate in una prigione di dolore... ora so come si sentivano Creepy e Michael...

Continua...

-Angolo Autore-

E così siamo arrivati al capitolo 13...
I nostri eroi stanno venendo decimati uno ad uno...
A chi toccherà ancora la cattiva sorte?
Vincerà il male? O trionferà il bene?
Cosa vuole dire la madre di Steve a suo figlio?
Ma chi è il padre del ragazzo?
Molti di voi hanno già dato risposte ad alcune domande ma...
Non pensiate di avere ragione :3

CIAO :D


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