Capitolo 23

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–Fanny mi stai ascoltando?–
la voce di Rebecca fa scoppiare la
bolla in cui mi trovavo da un bel
po', considerato il tono della sua voce

–Sì scusa, dicevi?– le rispondo aspettandomi una continuazione nel suo discorso che però non arriva
–Ti manca molto, vero?– domanda.

Il suo sguardo sembra dire "ti capisco, è successo anche a me, è del tutto normale" e non capisco proprio se sia vero o se sia solo un modo per

spingermi a confidarmi con lei,
ma deciso comunque di parlargliene
–Più di quanto immagini.
Ok, abbiamo passato l'estate insieme

e ora lui è in vacanza ma... non so, ho come uno strano presentimento. Voglio dire, mi fido di lui ma se ti passa davanti una bella bionda in

costume, vuoi dirmi che non ci fai neanche un pensierino?– termino a metà tra la rabbia e la confusione
–Ma lui ti ama, non andrebbe mai

dietro a una di... quelle...– commenta Rebecca guardando alcune ragazze del nostro anno entrare a scuola,
tutte nei loro minuscoli shorts o in minigonne

strettissime, mentre si specchiano e si passano il gloss sulle labbra già lucidissime –Mi chiedo come
facciano i ragazzi a baciarle, non ci

scivolano sopra??– esclama condividendo i miei stessi pensieri.
Rido entrando con lei –Mi fido di lui Rebi– le rispondo al discorso di

qualche minuto fa, lei sorride.
Camminando nel corridoio passiamo davanti all'auditorium e il ricordo che ho di quel posto riaffiora subito.

Mi ritrovo a ridere sotto i baffi
per il primo minuto e ad asciugarmi una lacrima quello dopo: sono super emotiva e leggermente pazza mi sa...

–Adesso ho due ore di spagnolo, ci vediamo dopo ok?–
–Ok a dopo– rispondo alla mia amica, guardandola mentre raggiunge la

sua aula e pensando alla sua fortuna nel non essere innamorata: lei non deve preoccuparsi del suo ragazzo lontano da lei e pensarlo sempre...

Ok, forse non mi fido completamente di lui ma so che è un bravo ragazzo.
Mi avvio in classe, preparandomi a due lunghe e noiose ore di geografia....

****

Rebi dove sei?? penso per l'ennesima volta: ci vediamo sempre qui a pranzo e se c'è un contrattempo ci avvertiamo...
oggi però sembra sparita nel nulla,

il suo ultimo accesso è di mezz'ora fa
è sto iniziando a preoccuparmi. Tamburello con le dita su uno dei tavolini della mensa, poi mi alzo

con uno sbuffo, borsa in spalla e inizio a camminare per i corridoi, non può essere uscita dall'edificio. Girando l'angolo, rischio di andare a sbattere

contro l'ultima persona che vorrei vedere in questo momento
–Ciao Fanny... Allora Niall, ti ha già abbandonata eh?– ridacchia

maligno il castano dagli occhi blu.
Provo a scansarlo e andarmene, non avendo tempo per le sue battutine,
ma Zayn non me lo permette,

bloccandomi contro gli armadietti.
Ovviamente tutti i tentativi di liberarmi sono inutili ma ci provo lo stesso: non voglio dar loro la soddisfazione di

avermi in pugno. Saranno anche più forti di me, ma non mi arrendo senza combattere, mai. Rimangono tutti fermi e per un momento penso che

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