Capitolo 1

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Come finiscono la maggior parte delle mie giornate? Come adesso: correndo verso casa mia. I lembi della mia T-shirt sembrano aver voglia di prendere il volo, nonostante ci sia solo una leggera brezza, ma i miei capelli non sono da meno.

La mia fronte è imperlata di sudore e sia il sole (cocente al tramonto) sia la mia pesante cartella non contribuiscono a migliorare la situazione.

Le mie gambe sono stanche e non resisteranno ancora per molto, ma devo farcela: manca poco a casa mia e inoltre non posso permettere che mi raggiungano.

Istintivamente mi giro indietro e vedo ancora quei 3 che mi rincorrono, anche se speravo di averli seminati da un paio di isolati.

All'improvviso inciampo (stramaledetti lacci!!!) e mi ritrovo distesa su un piccolo prato, mentre avverto un dolore acuto alla caviglia: sarà solo una storta ma non posso comunque continuare a correre...

Li vedo avvicinarsi e poco dopo il moro mi inchioda al muro tenendomi per i polsi, mentre gli altri 2 mi accerchiano sghignazzando.

<< Lasciami subito andare Malik!!>> il moro sghignazza insieme agli altri senza prestarmi attenzione

<< E perché mai dovrei farlo, sentiamo>> sputa con insolenza.

Mi rendo conto solo ora di aver fatto una cretinata. Cosa faccio adesso???

Se tiro fuori una risposta ancora più stupida, mi picchieranno a sangue. Ma ho un'idea...

<< Perché se non lo fai dovrò dirlo a mio cugino e non ti conviene provocarlo se vuoi ancora tutti i tuoi denti apposto!>>

<< Adesso sì che ho paura! Potrei aver a che fare con Styles!>> sghignazza.

<< Non- insultarlo- di fronte- a- me...>> sibilo velenosa.

Questo è un argomento delicato per me, perché essendo figlia unica la persona a cui voglio più bene è mio cugino Harry: perciò non tollero che qualcuno lo insulti o gli dica male e quando succede, posso diventare molto aggressiva...

<< Ringrazia che non c'è Niall, sennò ti avrei già picchiata piccola insolente...>> sussurra minaccioso. Ma chi si crede di essere 'sto cretino??

<< Vaffanculo>> gli rispondo, è divertente stuzzicarlo quando è impotente...

Detto fatto mi lascia i polsi e si avvia con gli altri verso la fine di Woodstock Street.

Mentre mi massaggio i polsi, alzo lo sguardo e vedo che Louis è tornato: mi sferra un pugno dritto alla

guancia e inizia a sghignazzare << È un peccato Fanny: se non fossi così stupida potrei addirittura prenderti in considerazione...>>

Si allontana con gli altri che mi lascia sola: sento un forte dolore alla guancia, ma devo arrivare a casa, perciò mi sciacquo il viso in una fontanella e mi trascino verso casa.

Quando scorgo il tetto rosso e il vecchio campanile, penso di tirare fuori il fondotinta dalla cartella per coprire alla meglio il livido che ho sulla guancia,

ma poi mi accorgo che non ne ho, così mi limito a prendere la mia felpa a collo alto e restare con la testa inclinata a destra, così che il livido non si noti.

Entrando in casa avverto subito un odore molto apprezzato dalle mie narici: FRITTATA DI PATATE!!!

JANET'S POV.

Sento Fanny entrare, ma non posso lasciar bruciare la sua ADORATA frittata, così la saluto dalla cucina:

<< Ciao tesoro! Tutto bene oggi a scuola?>> << Sì mamma! Vado a farmi una doccia e scendo a mangiare!>>

My first love [n. h.] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora