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"Non puoi uscire con Styles." Gli disse di nuovo Liam. Louis roteò gli occhi continuando a vestirsi. Voleva indossare qualcosa di informale perché non voleva che Harry pensasse che gli importava davvero. Non gli importava, o almeno non così tanto. Voleva solo scoparlo. Ecco tutto quello che voleva.

"Posso e lo farò. L'ultima volta che ho controllato, comandavo io qui." Sputò Louis. Era molto irascibile e odiava quando le persone gli dicevano cosa fare. Zayn entrò nella stanza e li guardò curiosamente.

"Hey, Liam, perché non vieni in cucina con me?" suggerì. Louis gli lanciò un'occhiata riconoscente e Zayn annuì portando via il ragazzo. Ora che Liam era uscito, si sentiva più tranquillo e continuò a sistemarsi. Indossò una camicia bianca con dei jeans. Si infilò le vans bianche e fu pronto. Senza nessuno sforzo.

Uscì dalla sua camera e attraversò la casa entrando in cucina dove i suoi amici stavano perdendo tempo. Niall lo guardò e gli sorrise.

"Hey, Lou." Lo salutò. Il ragazzo gli fece un segno con la mano in risposta. Prese le chiavi e il suo pacchetto di sigarette dal bancone. Sentiva gli sguardi dei tre su di lui ad ogni passo che faceva.

"Io vado. Ho il telefono, chiamatemi se ci sono problemi." Disse loro. Niall annuì velocemente e Louis li guardò per l'ultima volta prima di uscire. Aveva chiamato Harry da un telefono pubblico il giorno precedente, ma era complicato, quindi si era comprato un altro telefono. Era economico e l'avrebbe usato solo per chiamare Harry.

Lo tirò fuori mentre si metteva alla guida. Squillò per un po' e poi la voce rauca di Harry riempì le sue orecchie.

"Pronto?" rispose. Louis sorrise e continuò a guidare sulla strada desolata.

"Harry. Spero che tu non ti sia dimenticato del nostro appuntamento." Lo salutò. C'era silenzio dall'altra parte della cornetta ed ebbe la sensazione che se lo fosse dimenticato. Louis sentì il sangue bollire e la presa sul volante più stretta.

"No, non me lo sono dimenticato. Sono nel tuo quartiere al momento." Gli rispose. Louis sospirò sollevato e decise che aveva davvero bisogno di fumare.

"Okay. Ci vediamo al bar tra 10 minuti. Non farmi aspettare." Istruì e riattaccò senza dargli la possibilità di replicare. Prese il pacchetto di sigarette e ne accese una inalando il fumo. Sentì la bocca e i polmoni riempirsi di quel sapore amaro che tanto amava. Adorava vedere il fumo grigio vorticargli attorno e poi uscire dal finestrino aperto.

Finalmente arrivò in centro e guidò nelle strade mezze trafficate. Era venerdì sera, quindi i ragazzi gironzolavano nella zona.

Si accostò di fronte al piccolo bar e riconobbe Harry appoggiato al muro. Indossava un maglione color lavanda, anche se era agosto, i suoi jeans neri e la famigerata corona di fiori. Louis capì che era finta e si domandò come dovesse stare con una vera. Nel complesso, era adorabile e impedì a se stesso di sorridere.

Abbassò il finestrino e Harry lo vide. Si scostò dal muro e si avvicinò alla macchina. Salì e si mise la cintura. Non disse 'ciao' o niente. Louis si accigliò, ma iniziò a guidare. Restarono in un silenzio imbarazzante fino al ristorante e Louis era sull'orlo di perdere la pazienza. Harry doveva ringraziarlo per non averlo ucciso e buttato nel fiume.

Parcheggiò e diede un'occhiata al ragazzo accanto a lui che stava fissando l'edificio con stupore. Non capiva perché era così impressionato- a parte il fatto che era il ristorante più costoso della città. Harry si riprese dallo stordimento e strisciò velocemente fuori dall'auto.

"È qui che mangeremo?" pronunciò le prime parole della serata. Louis lo guardò con la coda dell'occhio e roteò gli occhi.

"Si. Pensavi che ti avrei portato da Mc Donald's?" chiese. Il suo tono non era rigido come voleva, era divertito e provocatorio. Harry sorrise guardandolo per la prima volta in tutta la serata.

Mine (Larry) || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora