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Tre giorni. Tre fottutissimi giorni erano passati da quando Harry aveva cercato di parlare normalmente a Louis. L'intera casa trascinava il peso della tensione e faceva sentire tutti a disagio.

Louis si ricordava di come Harry si era alzato in piedi ed era corso in casa, chiaramente imbarazzato.

Non avrebbe dovuto esserlo, ma lo era. Quando era rientrato, lo aveva ritrovato raggomitolato sul divano mentre cercava di dormire.

Lo aveva portato nella sua camera dopo che si era addormento e poi era andato a dormire sul divano.

Il primo giorno, Louis aveva provato a parlargli nonostante l'imbarazzo. Voleva scusarsi e spiegargli cosa intendeva dire. Non aveva ragioni, ma sperava di trovarne una.

Harry lo aveva ignorato ed era scappato in camera di Louis, chiudendosi dentro a chiave. Louis era rimasto seduto sul divano con il broncio per tutto il giorno.

Il secondo giorno non ci provò neanche. Passò l'intero giorno fuori casa con Niall per fare delle consegne. Entrambi avevano evitato l'argomento, ma c'era ovviamente tensione.

Il terzo giorno Louis aveva deciso di lasciare la casa tutto il giorno e tutta la notte. Odiava dormire sul divano sapendo che Harry era al piano di sopra. Odiava rifiutarsi di parlare con lui.

La mattina del quarto giorno Louis si era svegliato presto. Aveva il mal di schiena per aver dormito sul divano, ma non avrebbe mai lasciato che ci dormisse Harry. Non importava quanto fosse incazzato.

Era andato dritto in palestra, come il giorno precedente, e si era allenato per circa un'ora. Aveva lasciato uscire tutta la rabbia e aveva funzionato. Dopo aveva mangiato e aveva bevuto un paio di tazze di caffè.

Gli altri ragazzi lo guardavano in silenzio, nessuno di loro sapeva cosa dire. Dovevano dire qualcosa? E cosa?

Harry incespicò in cucina stropicciandosi gli occhi assonnati. Louis incrociò il suo adorabile sguardo e gli venne voglia di abbracciarlo.

Harry aprì gli occhi e vide Louis che lo fissava. Arrossì e distolse lo sguardo, evitandolo. Louis continuava a guardarlo sperando che dicesse qualcosa, ma non lo fece.

"Vado a farmi la doccia" disse sentendosi ferito, respinto e arrabbiato. Entrò nella sua camera e si fece una doccia. Nei giorni precedenti aveva usato il bagno del corridoio e lo odiava. Preferiva il suo.

Iniziò a strofinarsi la pelle e a lavarsi i capelli che ora avevano un profumo familiare. Gli piaceva la familiarità di tutto nel suo bagno e iniziò a domandarsi perché l'avesse lasciato a Harry.

Uscì dalla stanza e entrò nella sua camera. Zayn e Niall erano seduti sul tuo letto e lui li guardò confuso.

"Si?" chiese. La porta era chiusa, quindi si tolse l'asciugamano e iniziò a cercare i vestiti. I due ragazzi non si preoccuparono e iniziarono a parlare.

"Che succede tra te e Styles?" iniziò Zayn. Louis lo guardò infilandosi i boxer.

Harry stava ascoltando dietro la porta. Pensava che Louis si stesse facendo la doccia in un altro bagno, ma la porta era chiusa e sentiva delle voci provenire dalla sua camera.

"Niente. Penso che ci stiamo solo prendendo una pausa" rispose Louis. Il suo tono era chiaramente triste e Harry si sentiva così in colpa per averlo fatto sentire così.

"Beh, vi abbiamo visti e voglio solo capire perché è ancora qui. L'abbiamo tenuto perché ti rendeva felice e ora.." disse Zayn.

"Mi rende ancora felice" protestò Louis, "Ed è ancora qui perché se se ne va, gli faranno del male. Non lascerò che succeda"

Mine (Larry) || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora