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Louis gemette e si stiracchiò quando la luce del mattino passò attraverso le tende. Si massaggiò il polso, che gli faceva male per come aveva dormito, e uno sbadiglio stanco uscì dalle sue labbra. I suoi occhi erano offuscati e scoraggiati e aveva i brividi sul petto nudo a causa dell'aria fresca che lo colpiva.

Non aveva piani per il giorno, a parte aspettare che la polizia si presentasse alla sua porta, quindi strisciò fuori dalla sua camera e scese le scale per andare in cucina. Riusciva a sentire il rumore della caffettiera e il profumo di caffè nell'aria. La stanza era luminosa e accogliente proprio come il ragazzo seduto al bancone.

Niall stava scorrendo le schermate sul suo telefono con una tazza di caffè accanto a lui. Era sempre il primo a svegliarsi. Gli piaceva avere tempo per pensare e stare da solo.

"Giorno, Niall." Lo salutò. Il ragazzo spostò lo sguardo dal telefono per sorridere a Louis che fece lo stesso e si avvicinò alla caffettiera riempiendo una tazza.

Niall lo guardò aggrottando le sopracciglia. Gli piaceva Louis, come amico. Era il fratello che aveva sempre voluto. Ed era preoccupato per lui perché era sempre chiuso.

"Come va la mano?" gli chiese. Louis si piegò sul bancone di fronte a lui bevendo il suo caffè.

"Va bene, grazie. Com'è andata ieri? Mi sono dimenticato di chiedertelo." Domandò Louis. Era così preso da se stesso che si era dimenticato di chiedere a Liam e a Niall com'era andata la loro serata. Si sentiva in colpa.

"È andata bene, niente guai." Rispose. Louis gli sorrise fiero e portò la tazza alla bocca. Gli piaceva Niall. Era pieno di energia ed era gentile. Troppo gentile per questo lavoro, ma l'aveva comunque ingaggiato.

Il rumore della porta d'ingresso che si apriva fece agitare Louis. Si mosse cautamente preparandosi ad attaccare chiunque fosse entrato nella loro casa.

"Non sparare! Sono qui per affari." Urlò una foce femminile. Si rilassò e fece un sorrisetto entrando nell'ingresso.

Sam era li con un paio di pantaloncini, un top corto e un enorme sorriso sul suo bellissimo viso. Louis pensava ancora che fosse troppo magra, ma era comunque bellissima.

"Sam, dove sei stata?" le chiese. Non si avvicinò, ma il suo tono era amichevole e accogliente. Samantha guardò l'uomo davanti a lei e il cuore si restrinse dolorosamente.

"In giro. Sono qui per darti i tuoi soldi e farti vedere che sono pulita." Spiegò. Prese dei referti medici dalla borsa. Louis li esaminò e capì che era vero. Non aveva molte prostitute, solo Sam e Cathy, ma quest'ultima gli mandava i soldi non volendolo incontrare di persona.

"Brava ragazza. Nessuno ti ha fatto niente, vero?" Si preoccupava per le ragazze. Sam scosse la testa e un sospiro di sollievo lasciò la sua bocca.

Lei lo guardò. Lo desiderava e si odiava per questo. Louis non la voleva, ma Dio, se lei lo voleva. Poteva essere così dolce a volte ed era protettivo e forte. Il sogno di ogni ragazza...o forse solo il suo.

"Che fai oggi?" domandò. Niall entrò nella stanza e la vide con Louis. Sapeva che la ragazza lo voleva e gli dispiaceva davvero per lei. Lui era ignaro di tutto e, anche se l'avesse saputo, non gli sarebbe importato.

"Niente-"

"Dobbiamo andare a fare la spesa." Lo interruppe il biondo. Louis si girò verso di lui con uno sguardo irritato e Sam gli sorrise.

"Non interrompermi e farò la spesa." Mormorò. Lei si girò verso di lui con gli occhi spalancati e il broncio.

"Posso venire? Per favore?" implorò. Louis sbuffò e roteò gli occhi, ma annuì.

Mine (Larry) || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora