Capitolo 59 ✔️

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Questi giorni sono stati difficili, ma mi sono dovuta riprendere in fretta. Tobias, Christina, Zeke e Matthew hanno aspettato fin troppo e questa città ha bisogno di un governo migliore. Carezzo il metallo dell'arma e quasi istintivamente la prendo e punto. Ho già la mano sul grilletto immaginandomi chi sarà la prossima vittima.
"Hai un piano, Tris?" Chiede Christina riscuotendomi dalle mie fantasie omicide.
Mi giro verso di lei con l'arma impugnata, tutti mi guardano con un velo di terrore sugli occhi. Davvero? Sono io questa persona che sa già che ucciderà la madre del suo ragazzo? Ma se la uccido, Tobias non ne soffrirà? No, non posso ucciderla, tutti possono avere una seconda possibilità. Scruto un altra volta i presenti e capisco che fino ad ora non ho ragionato lucidamente. No, non posso uccidere Evelyn. Mi schiarisco la voce. "Il piano è semplice, ci infiltriamo nell'edificio e deponiamo Evelyn" spiego. E prima che Peter possa parlare.. Ma aspetta, dov'è Peter? "Dov'è Peter?" Ruggisco facendo eco ai miei pensieri. Tobias mi si avvicina e mi toglie il fucile di mano. Mi mette la mano libera sulla spalla e solo allora parla: "Da quando sei stata ricoverata Peter è fuggito, probabilm..." Sono così infuriata che per poco non butto Tobias a terra: "Che cosa?" chiedo cercando di trattenermi, ma la mia voce sale di un ottava. Gli altri stanno a fissare la scena restando il più possibile da parte. "Tris calma, ora non è lui il problema" mi rassicura Tobias con voce ferma. Prendo un respiro profondo e mi calmo pian piano. "Okay" dico una volta tranquilla "ora dobbiamo concentrarci sulla nostra missione solo dopo potrò staccare la testa a quel disgraziato". Tobias trattiene una risata per la mia ultima affermazione, poi mi dà un bacio sulla fronte e mi prende per la vita, portandomi verso la nostra squadra. Zeke è il primo ad aprir bocca. "Ci stavi spiegando il piano Tris, ma.. Non ci puoi dare ulteriori dettagli?". Dalla morte di suo fratello non è più lo stesso. Pur essendo sempre molto giocoso, non ha più quello scintillio negli occhi, quella pura felicità che lo caratterizzava in passato. Christina si illumina e mi giro verso di lei, aspettando che parli. "Ci potremmo infiltrare di notte sì, ma.. è fin troppo scontato, sarà allora che Evelyn raddoppierà la guardia. E' meglio attuare il piano di giorno..." spiega. "..E tu sai come fare" concludo.

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Siamo tutti armati fino ai denti e verso l'alba ci terremo pronti a saltare dentro l'edificio. Mentre Matthew e Christina spegneranno l'impianto elettrico, io e Tobias entreremo dall'alto, seguiti da Zeke e dagli Alleanti rimasti in caso di un esercito su cui fare affidamento. Non posso lasciar spazio ad alcuna emozione, perché l'alternativa sarebbe scoppiare a piangere per tutti i cari e gli amici che ho perso. Tobias ha la mascella serrata, non ci vuole molto a capire quello che pensa: Evelyn. Dopotutto è sua madre ed è nostra intenzione andare a spodestarla e questo comporterà ferirla, o ,se necessario, ucciderla. Vorrei poter risolvere anche questo problema, ma non posso, sa benissimo anche lui che non possiamo farci niente. Mi spaventa però una domanda: e se si mettesse in mezzo tra noi e lei? E' ovvio che non è pronto per la possibile morte di chi lo ha messo al mondo e lo ha amato, non sarà mai pronto. Sento una brezza leggera sul viso, è piacevole e cerco di godermela fino all'ultimo, dopotutto c'è una piccola e remota possibilità che questa sia l'ultima brezza che sento. Mi avvicino a Tobias e lo bacio. Lo sento stupirsi a primo impatto, per poi sciogliersi e muovere le labbra in contemporanea alle mie. D'un tratto di sotto c'è solo buio e ci costringiamo ad allontanarci. "E' ora" annuncio.

Tracce di Libertà [ Allegiant Fanfiction ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora