Capitolo 61 ✔️

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Calcio un sasso e percorro avanti e indietro lo stesso tratto di strada. Che gran casino. Con Tobias in lutto per sua madre e l'esercito sollevato per la fine della tirannide, credo di essere l'unica a preoccuparsi del reale problema: a chi bisogna dare il comando? Una volta finito questo periodo di estasi, in città regnerà lo scompiglio più totale per la salita al potere. Cosa fare? Non sarò certo io ad impormi come capo, ma d'altronde non riesco a focalizzare nuovi candidati. L'unica possibilità è di indurre delle elezioni. Ma se la maggior parte dei cittadini era fedele a Evelyne, allora sceglieranno un altro tiranno dei loro, e vorrebbe dire ricominciare tutto da capo. E non possiamo permetterlo. Ci sarà poi una parte del popolo, se non tutto il popolo che vorrà uscire di qui, verso nuovi orizzonti e allora la città rimarrebbe deserta...  Sento dei passi avvicinarsi nella mia direzione: mi volto immediatamente e poggio la mano sulla pistola che ho alla cintura, ma l'abbasso immediatamente. Tobias guarda a terra con sguardo vuoto. I suoi occhi sono arrossati e la mascella è contratta. Non è un buon segno, ma d'altronde cosa mi dovevo aspettare? Poteva anche essere una dittatrice senza scrupoli, ma era sempre sua madre. Per tutti questi anni il suo ricordo era l'unica traccia di umanità che gli era rimasta. E' stato grazie a lei se Tobias ha scelto di ribellarsi al padre che lo picchiava e diventare un intrepido. E anche se erano nascoste, aveva ancora delle emozioni. Potrò dire lo stesso di ora? E se l'avessi perso per sempre? Che egoista, lui ha perso sua madre e io mi preoccupo se mi ami ancora... Lui si avvicina piano e man mano che è più vicino alza il capo, cercando il mio sguardo. I suoi occhi solitamente sul blu scuro, ora sono più chiari, come se lo rendessero più fragile e vulnerabile. Non so in quale preciso momento l'ho deciso, ma gli getto le braccia al collo. Dapprima sembra una statua di marmo, poi reagisce e mi stringe alla vita. La nostra stretta è forte come se cercassimo di impedire l'un l'altra di andare in pezzi. Tobias sussurra al mio orecchio, come in un sibilo di una qualche anima tormentata. "Ti prego Tris, promettimi che non mi abbandonerai anche tu". Una lacrima scorre sul mio viso. Con voce roca gli rispondo: "Mai, non ti abbandonerò mai". Poi cerca le mie labbra, e io le sue. In un attimo con quell'unico gesto riusciamo a dirci tutto.
E un peso sul petto che non sapevo di avere scompare, facendomi sentire più leggera.
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Hello
It's me
Okay, mi scuso per la lunghezza ( o meglio la 'cortezza') del capitolo, ma sono molto presa e non ho mai tempo di aggiornare. Ma se voi volete sapere come andrà avanti , sappiate che io lo voglio sapere più di voi. {Questo per ricordarvi che i capitoli li faccio sul momento e non sono predisposti o che altro}
Un ultima cosa: vi ringrazio. È vero che non sono ai livelli di altre scrittrici, ma le visualizzazioni, le stelle e i commenti sono comunque tanti, e perciò vi ringrazio per la partecipazione.
okay, ho finito.
alla prossima
Sara.x

Tracce di Libertà [ Allegiant Fanfiction ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora