Cap III

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Spero vi piaccia. L'ho scritto in fretta. Sono anche a corto di idee ultimamente, ma comunque....enjoy!
Xoxo

Non credeva ai suoi occhi, e nemmeno alle sue orecchie. Federico non si era mai comportato in quel modo con lui. Figuriamoci parlargli con quel tono. Era rimasto a guardarlo mentre lo lasciava li, sulla porta, come se non fosse nessuno importante. Non riusciva a muovere un piede. Era pietrificato. Era rimasto li, sulla porta, a guardare il lungo corridoio vuoto. La figura di Fedez che se ne andava, ancora impressa nella sua mente. Era arrabbiato. La sua testa gli diceva di lasciare perdere, che se il ragazzo non voleva parlargli, doveva fregarsene e andare avanti. Ma il suo cuore voleva delle risposte. Non sapeva perché era così importante per lui sapere cosa avesse Fedez. Ma sentiva che doveva scoprirlo; sentiva che in qualche modo lui centrava, e non poteva sopportare l'idea di far star male l'amico. Proprio non poteva.
Si riprese dal suo stato di shock: doveva trovare il giovane. Prese le sue cose e in un batter d'occhio si ritrovò al volante, sfrecciando per le strade di milano. Provò a chiamare l'amico varie volte ma senza risposta. Sapeva dove doveva andare. Appena arrivò davanti all'edificio si precipitò al campanello e iniziò a suonare. Quando la porta si aprì non era chi si aspettava: non era Fedez, era la sua ragazza, Giulia.
"Ciao Mika, che ci fai qui?"
"Sto cercando Fede. É in casa? Gli devo parlare" disse tutto d'un fiato.
"Ehm..no..in realtà non é ancora tornato. Pensavo foste insieme a festeggiare da qualche parte ma a quanto pare no." nel rispondere la ragazza sembrava abbastanza scocciata.
"Okay..grazie." disse prima di voltarsi per tornare alla macchina. Doveva trovare Federico.
Poco prima di entrare in macchina, Giulia lo fermò e gli fece promettere di chiamarla nel caso lo trovasse. Mika annui e si rimise al volante. Non aveva proprio idea di dove potesse essere l'amico. Cercava nel frattempo di mettersi in contatto con l'altro, ma ogni volta partiva la segreteria telefonica. <<Numero non raggiungibile>>. Aveva spento il telefono probabilmente. C'era solo un altro posto in cui Fedez potesse essere a quell'ora della notte.
Bussò. uno, due, tre volte. Ma nulla. Forse stava dormendo. Se ne stava per andare affranto.
"Ehi, Mika! Hai idea di che ore sono?" esclamò Alessandro aprendo la porta, facendogli prendere un colpo.
"Oh Ale! Si lo so scusa! Ma sto cercando Fede, é da te? Ti prego gli devo parlare. Qualcosa non va lo so. Voglio solo parlargli e sapere se sta bene. Voglio solo che sta bene. I..io..non so più dove cercarlo e voglio-voglio.." disse tra i singhiozzi.
"Ehi, ehi, Mika, rilassati, sta tranquillo okay? Fedez non é qui ma sono sicuro che stia bene. É un adulto ormai, sa prendersi cura di se. Non ti preoccupare. Torna a casa, dormì un po, sono sicuro che qualsiasi cosa sia successa, verrà a parlartene quando ne avrà voglia okay?" cercò di tranquillizzarlo Ale, avendo poco effetto, ma abbastanza perché Mika smettesse di piangere.
Prese fiato. Faceva fatica a respirare. Ma era tardi, doveva tornare a casa non poteva girare tutta Milano alla ricerca di una persona che ovviamente non si voleva far trovare. "Okay..grazie comunque, Ale. Se lo sentì digli che mi dispiace per qualsiasi cosa abbia fatto"
"Va bene. Buonanotte Mika."
"Buonanotte" e così risalí in macchina, scrisse un ultimo messaggio a Fedez, accese il motore e partí verso casa, sperando di riuscire a dormire, anche se sapeva che non sarebbe stato per niente facile.

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