Cap IV

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Scusate, scusate, scusate per l'IMMENSO ritardo. Ero un po a corto di idee...e poi Natale...ma comunque finalmente sono riuscita a scrivere, non é il massimo ma é qualcosa.
Scusate ancora davvero tanto e spero di aggiornare più velocemente la prossima volta! :))
Xoxo enjoy!

"Va bene. Buonanotte Mika."
"Buonanotte."
Si chiuse la porta alle spalle. Si appoggiò ad essa ed incrociò le braccia al petto.
"Ora mi devi dire che cazzo é successo."
Disse con lo sguardo puntato sulla figura distesa sul divano. Fedez si era presentato a casa dell'amico un'oretta prima. Aveva bussato. Era entrato. Si era tolto le scarpe e senza proferire parola si era buttato sul divano. Ed era ancora nella stessa posizione, con le gambe al petto e la testa fra di esse. L'amico l'aveva lasciato fare. Non aveva fatto domande. Capitava a volte che Federico si presentasse senza preavviso a casa sua, o perché aveva litigato con Giulia o perché aveva semplicemente bisogno di staccaredal suo lavoro a volte molto soffocante. E Ale lo lasciava fare, lo conosceva ormai, se avesse voluto parlare l'avrebbe fatto. Ma questa volta Ale sentiva che c'era qualcosa di diverso e per questo non poteva lasciar correre.
Non ottenne risposta alla sua domanda. Niente di niente. Nemmeno un cenno del capo o un mugolio. Niente. Così si avvicinò e si sedette sulla poltrona a fianco del divano.
"O mi dici cos'é successo o richiamo Mika e gli dico che sei qui".
Mali estremi, estremi rimedi. Questa volta ricevette subito risposta: venne fulminato dallo sguardo di Fedez.
"Ti prego, no.." era un sussurro ma almeno era qualcosa.
"Così mi spaventi. Cos'é successo? Perché ti sta cercando disperato per tutta Milano?"
"Abbiamo avuto una discussione..." disse sempre a bassa voce, ancora con la testa fra le gambe.
"Avete sempre qualche discussione, ma risolvete in fretta di solito. Questa volta no." Silenzio. "Fede, ho visto X-Factor .."
A quella dichiarazione il giovane si alzò in piedi di scatto e iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza, con le mani nei capelli. Non ci poteva credere. Perché doveva ritirare fuori la questione. Basta. Non ne poteva più. Voleva allontanarsi da X-Factor, da Milano, ma soprattutto da Mika. Il problema é che in fondo sapeva che non ce l'avrebbe mai fatta, che non si poteva allontanare dal piu grande, che era impossibile. Non avrebbe resistito una settimana senza sentirlo o parlarci, e questa era la cosa che più odiava. Non riusciva a credere di dipendere così tanto da una persona, lui che aveva sempre fatto tutto da solo, si era fatto una carriera da solo e mai era dipeso da qualcuno. Lui e solo lui aveva il comando di se stesso. Ma non quando si trattava di Mika; no, se era con lui Federico perdeva totalmente il controllo. E lo odiava! Lo odiava così tanto!
"Fede..." una voce interruppe i suoi pensieri.
"Aaahh!! Lo odio! Lo odio! Basta! Non lo posso più vedere!"
"Ora ti siedi e mi dici dall'inizio..che cazzo é successo!?"
Obeddi e, cercando di calmarsi, si risedette sul divano, mentre con lo sguardo vagava per la stanza. Non riusciva nemmeno a guardare Ale in faccia.
"Non lo so.....é successo tutto una settimana fa...e stasera come avrai visto, la cosa ha preso una brutta piega..." si fermò, prese un respiro e continuò. Doveva spiegarsi. Doveva dirlo a qualcuno.
"Ho visto una sua intervista la scorsa settimana....e mentre la guardavo mi sono reso conto di certe cose....cose che provavo....ma le ho lasciate perdere. Le ho considerate non importanti. Cose che gli amici provano l'un l'altro...ma con il passare dei giorni mi sono reso conto che nn era così....sentivo che lo guardavo in modo diverso, ammiravo ogni suo gesto, e strani pensieri iniziavano a formarsi....e...e mi sono spaventato. Sapevo che non avrei dovuto provare certe cose per lui. Non é normale. Mi sono spaventato e ho preso la decisione più stupida che potessi prendere...ma anche quella che mi sembrava la più adatta...decisi che l'avrei evitato. Avrei evitato di parlargli. Avrei evitato di guardarlo negli occhi. Avrei evitato ogni contatto. E per i primi giorni sembrava funzionare, anche perché con le prove non ci vedevamo così spesso. Poi però.....stasera al live...si é accorto come mi comportavo....l'ho trattato di merda! Si lo so! Non guardarmi cosi! ..ma pensavo, e penso tutt'ora,che mi faccia solo bene....lui comunque voleva spiegazoni sul mio comportamento, così é venuto in camerino e li é iniziata la discussione...finita con me che me ne andavo urlandogli un 'fai come vuoi" ".
Aveva parlato e ora non poteva tornare indietro. La faccia di Ale era tra il deluso e lo stupito. Non riusciva a decifrarla per bene.
"Ale....di qualcosa ti prego...ho bisogno che qualcuno commenti la situazione e mi dica cosa fare perché io non ne ho la più pallida idea..." disse infine con tono affranto guardando l'amico.
Ale era rimasta spiazzato dalla confessione dell'amico. Aveva scherzato molte volte sul rapporto stretto che avevano Mika e Fedez, ma mai e poi mai avrebbe pensato che il ragazzo potesse provare qualcosa per l'altro. Era davvero a corto di parole, ma una cosa la sapeva...
"Che cazzo ci fai ancora qui?!!"
Fede lo guardò come se avesse appena visto un alieno. Non poteva credere alle sue orecchie.
"Come scusa?"
Ale si alzò dalla poltrona, prese le scarpe che l'amico aveva abbandonato vicino alla porta e gliele lanciò: "Che cazzo ci fai ancora qui?! Non sono io quello con cui devi parlare! Quindi mettiti quelle scarpe e vallo a cercare. Gli devi parlare. Non puoi nasconderti qui."
"Ma..." cercò di rispondere Fedez.
"Niente 'ma', mi hai capito? Ti stai comportando di merda e lui merita delle risposte. Quindi alza il culo dal mio bellissimo divano e vai a cercarlo"
Era rimasto senza parole. Ma in fondo sapeva che Ale aveva ragione. Mika meritava delle risposte. Non poteva nascondersi per sempre. Non era un bambino di cinque anni. Poteva, e doveva affrontare la paura di parlare all'amico.
"Hai ragione.." era un sussurro. Ale infatti non capí.
"Come scusa?"
"Hai ragione. Gli devo parlare e affrontare le conseguenze."
"So che ho ragione! Ma ora vai! Non ti voglio più vedere, non finché non vi siete chiariti, chiaro?"
"Chiaro."
"E ora fai il bravo bimbo e vai. Ascolta lo zio. Andrà tutto bene. Ne sono sicuro." disse sorridendo.
Fedez non ne era sicuro. Ma aveva ragione, doveva andare.
"Okay...buonanotte e ...grazie." disse una volta davanti alla porta.
"Sempre qui a vostra disposizione. E ora vai che ho sonno!" disse Ale spingendolo fuori dalla porta e richiudendogliela in faccia.
Fede rimase per un attimo a guardare nel vuoto, davanti a lui. E poi si decise. Prese un bel respiro e si incamminò verso la macchina. Doveva andare da Mika.

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