Cap VIII

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So che é da un mese che non aggiorno..potrei dire che ero sotto esami e ho avuto poco tempo (che in parte é vero), ma in verità dovrei solo seppellirmi dalla vergogna ahahah. Comunque..ecco qui un capitolo corto e inutile xD
Oggi scriverò anche il nono e se riesco anche un decimo :D
Besitos <3

Il mattino seguente Michael fu il primo a svegliarsi. La sera prima si era dimenticato di tirare la tenda e ora il sole gli batteva sugli occhi. Appena li aprì, anche se con fatica, il suo sguardo cadde sulla figura davanti a lui. Era ancora rivolto verso Michael, ma durante la notte si era avvicinato ancora di piú. Una mano di Fedez era intrecciata a quella di Mika, mentre con l'altro braccio lo teneva vicino a sé. Se qualcuno fosse entrato in quella stanza si sarebbe trovato davanti una scena dolcissima. Lo stesso Mika si perse a guardarlo. Era bellissimo. La luce del sole gli illuminava una parte della faccia, mettendo in risalto il tatuaggio sul collo con la scritta "ZEDEF". A Michale piaceva quel tatuaggio, certo, non era il suo preferito, ma era quello che incontrava per primo quando durante X-Factor si girava per guardarlo. E tutte le volte si era soffermato ad osservarlo. Si chiese molte volte cosa significasse e perché Fede avesse scritto il suo nome d'arte al contrario, ma non aveva mai avuto il modo di chiederglielo. Allungò una mano, quella libera dalla stretta dell'altro, e la posò dolcemente sul suo collo, esattamente sopra al tatuaggio e sovrappensiero iniziò ad accarezzare e a giocare con i capelli di Fede. Si perse nei suoi pensieri: si rese subito conto che li, steso nel suo letto, con Federico a pochi centimetri da lui, stava bene, si sentiva a casa, si sentiva protetto. Con Andy non si era mai sentito così, o forse si, all'inizio... ma ora?
No, ora non più. Chi voleva prendere in giro. Se davvero avesse amato ancora Andy, in quel momento non avrebbe desiderato e speranto di potersi svegliare sempre così, affianco al suo Coso Dipinto, no? Già...doveva accettarlo. Andy non faceva più parte del suo futuro. Era difficile ammetterlo e soprattutto non aveva la più pallida idea di come affrontare questa nuova situazione.
Nella sua mente si stava facendo largo anche il pensiero che forse si sbagliava, che forse doveva semplicemente passare più tempo con Andy, che quello per Federico non era amore, ma solo una cotta passeggera, dovuta al fatto che si sentiva solo. Fu riportato alla realtà quando sentí una mano che stringeva leggermente la sua.
"Buongiorno..." sussurrò Fede, con la bocca ancora impastata dal sonno.
"Buongiorno". Mika lo salutò con un ampio sorriso, che l'amico subito ricambiò. É bellissimo. Non é solo una cotta passeggera...
"Dormito bene?" si affrettò a chiedere scacciando via quel pensiero.
Fede allora lo strinse ancora più a sé, fino ad appoggiargli la testa sul petto. Mika prese un bel respiro. Si doveva calmare. Non voleva che Federico sentisse il battere veloce del suo cuore.
"Mmh..si..benissimo.." sussurrò Federico in risposta e si voltò per guardarlo negli occhi per poi aggiungere sorridendo "Mai dormito meglio."
A quelle parole Michal sentì il suo cuore iniziare a galoppare. Non poteva stare li a lungo. Doveva alzarsi o avrebbe rischiato di fare qualcosa di cui si sarebbero poi pentiti entrambi.
"Mh..e hai intenzione di dormire altro pò?" disse ironico. Sentì la risata cristallina di Fede e si ritrovò a sorridere anche lui. "Che ne dici se ci alziamo e io faccio a te pancakes?"
L'altro non rispose, ma il suo stomaco lo fece per lui. Si guardarono ed iniziarono a ridere di nuovo. Così con riluttanza si alzarono, fecero i turni in bagno e proprio prima di uscire dalla camera Federico bloccò Micheal dal polso.
"Grazie..."
"Per cosa?"
"Si, insomma, per tutto...ma soprattutto per non essertene andato. Posso sempre contare su di te. Quindi...si, insomma, grazie."
Mika gli si avvicinò e lo abbraccciò.
"Di nulla, ti voglio bene, sarò sempre qui per te. É quello che fa un amico..". Gli sussurrò all'orecchio prima di sciogliere l'abbraccio.
"A proposito di questo, possiamo parlare dopo?" gli chiese Federico con voce incerta, quasi come se temesse la risposta.
"Yes, of course...Ma prima pancakes!!" esultò Mika.
Uscirono dalla camera entrambi sorridenti e si diressero in cucina.

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