Il capitolo più lungo che abbia mai scritto .. Ma dopo quasi un mese di assenza ve lo dovevo.
Buona lettura❤❤Aveva sbagliato tutto. Ne era consapevole Michael, mentre entrava in casa con Andy al suo fianco. Aveva visto lo sguardo ferito di Federico e la rabbia che aveva preso il controllo. Non gli erano sfuggite le frecciatine mentre li riportava a casa. Ma dopotutto aveva ogni diritto di farlo. Gli aveva promesso che avrebbe lasciato Andy, che sarebbe tornato single e pronto per quella nuova avventura. Ma si era fatto prendere dal panico e si era fatto convincere dal suo fidanzato. E ora doveva spiegare tutto a Federico. Sarebbe stato difficile. Ma lo doveva vedere e spiegarsi, glielo doveva e lo doveva anche a se stesso. Non poteva permettersi di perdere l'amicizia di Fedez, non l'avrebbe sopportato. Così gli aveva scritto che gli era mancato, si sentí un po egoista in quel momento, vusto che era rimasto insieme ad Andy, ma era la verità. Gli era mancato da morire. Gli aveva dato appuntamento per il giorno seguente. Michael, quella sera, andò a dormire con un sorriso sulle labbra al pensiero che avrebbe visto Fede da solo, e pregò di poter risolvere la situazione. Ma soprattutto che Fede lo potesse perdonare.
Non andò esattamente come aveva sperato. Quella mattina si era svegliato di buon ora, ma la felicità di rivedere Federico e la speranza che lo avevano cullato la sera prima lo avevano abbandonato. Era agitato come non lo era mai stato. Il pensiero che Federcio potesse non perdonarlo e che volesse chiudere il loro rapporto, anche se di sola amicizia, lo stava uccidendo. Doveva calmarsi o non sarebbe riuscito a dire a Fede quello che doveva. La giornata passò in un attimo, tra un impegno e l'altro. Sentiva lo sguardo di Andy su di sé ogni volta che controllava il telefono e la cosa contribuiva a mettergli solo più agitazione. Verso le cinque di pomeriggio accompagnò Andy in aereoporto. Il biondo aveva una riunione programmata per quella sera a Londra, e quindi si sarebbe fermato fino al giorno dopo. Michael si sentí sollevato quando lo salutò al gate, ora si poteva concentrare solo su Federico e sulla loro serata. Un sorriso gli comparse subito sulle labbra al pensiero di poter star solo con il ragazzo. Ma si maledí subito dei suoi pensieri. Si doveva concentrare su cosa dire a Fede e su come farsi perdonare, non poteva pensare a quanto desiderasse sentire di nuovo le labbra del tatuato sulle sue. Non sapeva nemmeno se ne aveva ancora il diritto. Lui stava con Andy. Aveva deciso per rimanere insieme e riprovarci e lui era d'accordo, ma allora perché questi pensieri? Si, il tatuato gli era mancato moltissimo e il solo vederlo all'aeroporto, li ad aspettarlo, il giorno prima, l'aveva messo di buon umore. Ma non poteva permettersi di ricadere nello stesso errore, non poteva rovinare di nuovo la sua relazione con Andy. Doveva essere sincero, con sé stesso, con Fede e con Andy. Una cosa per volta Mika! pensò mentre parcheggiava davanti a casa sua. Sali in camera e si buttò sotto la doccia. Federico sarebbe arrivato per le otto e mezza, avrebbero mangiato qualcosa insieme e poi avrebbero parlato.
Un ora dopo usci dal bagno con in dosso solo un asciugamano legato in vita. Diede un ultima occhiata ai vestiti che aveva scelto per accertarsi che fossero adeguati, né troppo casul né troppo eleganti, non voleva che Federico pensasse che fosse una cosa seria. Erano due amici che dovevano parlare. Tutto qua. Oh! Chi vuoi prendere per il culo! Si vestí in poco tempo e dopo essersi specchiato e sistemato i capelli, scese in cucina. Doveva ancora apparecchiare e preparare la cena. Era decisamente in ritardo. Apparecchiò la tavola in modo semplice, pensò di aggiungere due candele, ma scacciò subito via il pensiero. Non era una cena romantica. Purtroppo. Dopo essersi accertato che tutto fosse in ordine, si spostò ai fornelli, dove cominciò a cucinare.
Era così impegnato in cucina che per poco non sentí il campanello suonare, tanto che il suo ospite dovette suonare una seconda volta.
Per fortuna era tutto pronto. Aveva fatto in tempo. Era fiero di sé.
Si lavò le mani e si avvicinò alla porta. Si accertò che fosse Fede, prese un profondo respiro e apri la porta.
Federico gli stava davanti in tutto il suo splendore. Una leggere barbetta gli era cresciuta attorno al viso, che lo faceva sembrare più grande. Aveva i capelli pettinati con il gel. Michael si dovette trattenere dall'abbraciarlo.
"Ciao" disse incerto. "Entra pure" continuò allontanandosi dalla porta, permettendo al più piccolo di entrare.
"Ciao Mik" disse quest'ultimo entrando in casa. Mik chiuse la porta e si voltò. Federico gli era a un centimetro di distanza. Rimase interdetto, non sapeva che fare. Poi senti due braccia stringerlo forte. "Mi sei mancato". Sorrise e ricambiò l'abbraccio.
"Almeno così l'imbarazzo se n'é andato." disse Fede sorridendo e liberandolo dall'abbraccio.
Riluttante Mik lo lasciò andare e si diresse in cucina, sicuro che l'altro l'avrebbe seguito.
"Già." rispose una volta in cucina. "E mi sei mancato anche tu" disse rivolgendosi al più basso. Si scambiarono un sorriso.
"Allora?! Hai fame spero!" entrambi risero e cominciarono a mangiare.

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Hard To Resist You
FanfictionMidez! Qualcosa non va. E Mika se n'é accorto. Fedez non l'ha guardato per tutta la durata del live. Perché un tale comportamento? Mika doveva sapere. Erano migliori amici dopotutto.