Behind The Corner || ChanBaek ||

Capitolo 1

"Aah che agitazione" ho pensato non appena ho sentito la sveglia.

Oggi è il grande giorno, finalmente mi dichiarerò a Chen. Sono mesi che continuo ad osservarlo, mi sento quasi uno stalker.

Mi alzo dal letto e mi preparo per andare a scuola, ignorando le solite urla di mia madre

"Metti a posto la stanza prima di andartene! Vedi di non prendere brutti voti oggi a scuola! Sei proprio stupido!"

Infilo le cuffie nelle orecchie e alzo la musica al massimo, Love Me Right è proprio quello che ci vuole per una giornata come questa.

Nel giro di venti minuti sono a scuola e l'unica cosa a cui riesco a pensare è che all'ora di pranzo andrò in 3A per chiamare Chen e dichiararmi.

Le prime 5 ore di lezione passano in fretta, fin troppo. Mi avvio verso la scalinata che porta verso la sua classe, salgo le scale a due a due per la fretta (o forse perché ho le gambe troppo lunghe).

Ora sono qui, davanti alla sua classe, ho il cuore che sta per scoppiare, ma non importa, sono determinato a dichiararmi.

Chiamo Chen fuori dalla classe, mi sembra sorpreso che sia stato io a chiamarlo.

Non lo biasimo, non mi conosce.

Lo invito a seguirmi sul tetto dicendogli di avere una cosa importante da dirgli.

Lui mi segue senza problemi ma con aria sospettosa.

Arrivati sul tetto chiudo la porta di ingresso e dico le fatidiche parole che ho studiato e imparato a memoria per l'occasione

"Ciao Chen lo so che probabilmente non mi conosci e so anche che quel che sto per dirti potrà scioccarti ma... ecco..." cavolo sto balbettando troppo "... la verità è che tu mi piaci... mi piaci moltissimo" ecco gliel'ho detto.

La sua faccia è impassibile, immobile. Qualche secondo dopo sul suo volto si disegna una smorfia di disgusto che mi afferra il cuore e lo distrugge in mille pezzi.

"Stai scherzando vero? Io dovrei accettare che un altro uomo sia innamorato di me? È contro natura! Mi fai schifo, è meglio se non ti fai più vedere."

Sento il suono del mio cuore che viene ripetutamente calpestato, strappato e rivoltato, conosco bene questa sensazione, l'ho provata fin troppe volte.

E così Chen mi passa davanti e raggiunge la porta senza degnarmi di uno sguardo. La apre, e la chiude dietro di sé sbattendola con tutta la forza possibile.

Sono stato uno stupido, uno sciocco a credere che finalmente qualcuno mi avrebbe accettato, che qualcuno mi avrebbe accolto a braccia aperte con un sorriso, che qualcuno mi avrebbe amato per quello che sono.

Dovrei solo sparire dalla faccia della terra.