Behind The Corner || ChanBaek ||

Capitolo 6

"Ti mostro la mia stanza se vuoi."
Arrossisce pesantemente.

Vuol dire che dormirò in stanza con lui stasera?

Col cavolo che riuscirò a controllarmi.

Con un movimento esitante Baek prende le chiavi dalla tasca dei suoi jeans e lo vedo iniziare a innervosirsi.

Quanto è carino.

Ehi ma che vai a pensare!

Dopo vari tentativi di infilare la chiave nella serratura riesce ad aprire la porta.

Entriamo in casa.

Non posso che ammirarne, stupito, la grandezza e la bellezza.

Quasi tutti i mobili sono in legno e i colori delle pareti sono caldi e vibranti.

Avrei perso ore solo a fissare a bocca aperta il salotto.

Non potevo non paragonarla alla topaia che avevo come casa.

Tutti i miei mobili erano vecchi e luridi perché mia madre insisteva con la regola del "ognuno si lava i propri mobili".

Io l'ho sempre trovata una scusa per non pulire più che una vera e propria regola.

In confronto questa casa era una reggia.

Baekhyun interrompe il mio flusso di pensieri dicendo:

"Bene questa è casa mia, la mia stanza si trova nella prima porta a destra al secondo piano, puoi prendere una delle felpe larghe che uso quando ho particolarmente freddo e, se ne hai bisogno, il bagno comunica con la mia stanza."

"Oh... Ok grazie mille Baek, non sai quanto mi renda felice sapere di poter contare su un amico in questi momenti di difficoltà, sul serio, grazie davvero."

Mi viene quasi spontaneo abbracciarlo.

Un abbraccio senza secondi fini, l'unico sentimento che provo in questo momento è pura gratitudine.

Lui ricambia l'abbraccio e mi stringe forte a se con quelle sue braccia esili e minute.

"Bene Chan io ora penso a preparare la cena, tu vai a cambiati e datti una rinfrescata se vuoi."
Mi dice con tono dolce.

Gli facco cenno di si con il viso e mi incammino verso la sua stanza.

Apro uno dei cassetti e rido guardando come sono piccole le sue magliette.

In confronto sono un gigante.

Trovo finalmente il cassetto con le felpe larghe e mi infilo quella più scura che ho trovato.

Ad un certo punto sento un tonfo e una piccola bestemmia uscire dalla bocca di Baek.

Scendo per vedere cosa stesse combinando e quando sono sulla soglia della cucina ho davanti uno spettacolo a dir poco esilarante.

La chioma bionda di Baek è completamente ricoperta dalla farina.

Questa ricopre anche il naso e parte delle guance e non posso fare a meno di scoppiare in una grande risata.

Baekhyun's POV

Sento una risata provenire da dietro di me e quando mi giro trovo Chanyeol appoggiato allo stipite della porta che a momenti si soffoca per tutte le risate che si sta facendo.

Mi chiedo perché stia ridendo così di gusto.

Mentre cerco di raggiungerlo passo davanti allo specchio sul frigorifero e posso giurare di aver sentito il "tick" della lampadina nel mio cervello mentre si accendeva.

Stava ridendo di me.

Sento una scarica elettrica attraversarmi tutto il corpo e di impulso butto addosso a Chanyeol una manciata di farina presa dalla busta che reggo nell'altra mano.

Così inizia una lunga battaglia di polvere bianca.

Alla fine il vincitore non è nessuno dei due, anzi si può dire che abbiano perso entrambi.

Siamo sdraiati l'uno accanto all'altro sulla distesa bianca che si è creata sul pavimento.

I nostri respiri affannati si mescolano con l'aria polverosa che aleggia nella cucina.

Dopo circa 5 minuti riusciamo a riprendere fiato.

Chan si alza per primo e mi porge la sua mano grande tre volte la mia per aiutarmi ad alzarmi.

La afferro senza esitazione.

Una volta in piedi scoppiamo a ridere per l'ennesima volta e decidiamo di andare nella mia stanza per lavarci e cambiarci.

Una volta in stanza Chan fa

"Bene dovresti essere tu a farti la doccia per primo visto che io sono solo un ospite."

Non mi oppongo, dopotutto detesto essere sporco.

Però non l'hai detestato quando Chan ti ha sporcato il petto con la farina eh.

Zitto tu.

Annuisco e mi ficco in bagno, mi spoglio ed entro in doccia.

Chanyeol's POV

Sì è dimenticato di portarsi i vestiti e la biancheria dietro.

Senza pensarci troppo su apro i cassetti e prendo il necessario per farlo cambiare.

Apro la porta del bagno essendo sicuro del fatto che la sua doccia avesse una tenda.

Mi sbagliavo di grosso.

Aveva un box doccia con le pareti in vetro trasparente.

Appena entrato poggio i vestiti sul lavandino e mi prendo qualche minuto per ammirarlo in tutto il suo splendore.

È girato di spalle e non si è nemmeno accorto che sono entrato.

Vedo i muscoli della schiena contrarsi mentre si strofina energicamente i capelli, poi prende in mano la spugna impregnata di bagnoschiuma e inizia a passarla su tutto il corpo.

Inizia dalle spalle fino ad arrivare alla vita, movimenti fluidi e decisi.

Sembrava quasi una statua scolpita, è così perfetto.

Proprio mentre si sta per girare, mi chiudo la porta alle spalle sperando che non mi abbia visto.

Sono ancora circondato dall'aria umida e calda del bagno.