Date.

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Alla parola 'appuntamento', le ragazze sono esplose.
Rydel è quasi svenuta.
Ha subito messaggiato Maia, per chiederle di farmi da sarta per il matrimonio.
Mi sono limitata a scuotere la testa ed uscire dalla stanza.
Alexa e Savannah continuano ad agitarsi, mentre Raini e Vanessa inseguono Rydel per la casa, cercando di calmarla.
La bionda riceve delle occhiate confuse da parte di Ell e Calum, mentre i fratelli si limitano a scuotere la testa.

"Rydel, ti vuoi calmare?!"
"Come posso calmarmi?! Ross ti ha chiesto di uscire!" Esclama, quasi cadendo.
"Delly, se non ti uccidi è uguale!" Van la osserva.
Ma a Rydel non potrebbe importare di meno.
Ormai è andata.
"Ti presto uno dei miei vestiti! Assolutamente!" La bionda spalanca l'armadio e inizia a frugare fra la miriade di vestiti che possiede.
"Io avevo intenzione di andare così." Borbotto, osservandomi allo specchio.
Ho dei jeans neri, una canotta sottile bianca, con sopra un giacchetto di jeans. Nei piedi ho delle converse bianche.
"Ross aveva detto che non dovevo mettere niente di stravagante, visto che avremmo dovuto camminare.
Poi ha detto che mi trova bella anche senza un abito da cento dollari e senza trucco..." Arrossisco, pensando alle sue parole.
Un coro di "Awww" si leva dalle ragazze, facendomi inbarazzare ancora di più.
"Aspetta, ti scatto una foto e la mando a Maia, così sentiamo che ne pensa!" Rydel prende il suo iPhone - dalla cover rosa piena di brillantini - e rivolge la fotocamera esterna verso di me.
Sento il 'click' dello scatto e mi avvicino a lei.
Delly allega la foto ad un messaggio, con scritto: 《Mya, che ne pensi di questo look? ❤
In dieci secondi le arriva un risposta.

Awww! Sta benissimo anche così! ❤ xoxo

"Anche Maia approva il tuo look! Vuoi che ti faccia il trucco? O che ti sistemi i capelli?" Rydel è sempre così febbriccitante.
"No Rydel, tranquilla. Sarà meglio che vada a prendere la mia borsa e poi raggiunga Ross."
"Vai! Non fate tardi!" Esclama Raini, allegra.
"Esatto. E non appartatevi troppo. Per quanto voglia un nipotino, è presto." Dopo questa affermazione di Rydel, esco dalla porta, rossa come un peperone, seguita dalle risate delle altre.
Entro nella mia stanza e prendo la mia borsa beige.
È piccola e con la tracolla lunga.
Me l'appoggio sulla spalla, poi scendo.
Ross è seduto sulla poltrona, con il cellulare.
Appena mi vede, sorride.
"Posso farvi una foto?!" Ora capisco da chi ha preso Rydel...
"Okay mamma." Ross sembra nervoso.
Stormie ci scatta una foto.
"Siete così carini insieme! Ora andate! Non fate tardi, questa sera c'è l'arrosto."
Ross ed io usciamo.
Ci prendiamo la mano e ci incamminiamo verso la fermata del pullman.
"Avrei preso l'auto, se avessi potuto. Ma mio padre ha ancora paura di mia madre, quindi esce."
Ridacchio, pensando a Mark spaventato da Stormie.
"Non preoccuparti. Non è importante." Gli rispondo, con un sorriso.

Aspettiamo pazientemente il pullman.
Appena arriva, ci sistemiamo nei posti più vicini all'entrata.

Il viaggio è tranquillo - senza Rocky ed Ellington, lo è per forza - e arriviamo presto in paese.
"Ho seriamente paura a sapere cosa mi hai organizzato."
"Ma smettila, non sono così disastrato!"
"Parliamone."
"Hey!" Rido, osservando la sua espressione.
Passeggiamo lungo il viale.
"Ross, dove mi stai portando, esattamente?"
"Lo vedrai." Mi fa l'occhiolino.

"Tu. Sei. Completamente. Impazzito." Dico, guardandomi intorno, per poi rivolgermi a Ross.
Lui mi guarda, con un finto sorriso innocente.
"Sono ancora in tempo a lasciarti, scappare e trasferirmi in Messico?" Domando, ridendo.
"No. Quello lo dovrà fare Ell, quando Delly scoprirà che lui le ha sporcato la gonna che era appesa sullo stendino."
"RIP Ellington."
"Un piccolo ragazzo, ucciso dalla propria ragazza."
Ridiamo entrambi.
Ross mi ha portata ad un piccolo laghetto.
Sulla riva c'è una canoa.
"Sali." Mi dice, semplicemente.
Scavalco il bordo della canoa e mi siedo, prendendo un remo.
Ross ci spinge in acqua, poi sale, senza inzupparsi le scarpe.
Iniziamo a remare, cercando di prendere lo stesso ritmo.
"Seriamente, tu non hai mai visto Rydel veramente sclerata. Deve aver preso da nostra madre."
"Esagerato."
"Per una settimana non ebbi il coraggio di stare in casa, mi toccò dormire in giardino! Rydel era talmente arrabbiata, perché per sbaglio le avevamo rotto una bambola.
Avevo otto anni. Sono ancora traumatizzato."
"Ah, ecco perché sei così."
"Ma... hey!"
"Però seriamente, in giardino?"
"Già. A Littleton fa freddo come a Keystone, in inverno." Dice, quasi preoccupato.
Rido, poggiandomi una mano sulla pancia e piegando la testa all'indietro.
"Cosa ridi?! Il tuo ragazzo poteva essere morto!"
"Ma non ti conoscevo, quindi..."
"Mi ritengo offeso." Alza la testa, con un'espressione altezzosa.
Dopo poco, però, inizia a ridere anche lui.

Remiamo verso il centro del laghetto.
"Dovremmo pagaiare più velocemente." Dice Ross.
"Ross, sono remi, non pagaie. Dovremmo remare."
"Sono pagaie!"
"Ma sono remi!"
"Sono delle dannate pagaie! Non vedi?!" Esclama, mettendosi una mano nei capelli. "Un momento, qual è la differenza?"
Scuoto la testa, riprendendo a ridere.

L'acqua è di azzurra, tendente al verde. È incredibilmente calmo, anche se tira un po' di vento.
Nei punti in cui i nostri remi - sì, sono remi, non pagaie! - toccano l'acqua, essa si increspa, formando delle piccole ondine circolari.
Si sente il rilassante rumore dell'acqua che si scontra contro il bordo della canoa, in un ritmo placido.
Gli alberi, sparsi intorno alla riva del lago, sono calma e appena toccati dal vento.
Poco lontano, si vedono alcuni dei tetti di alcune case.

Ross ed io smettiamo di remare e ci guardiamo, sorridenti.
"So che non è il massimo del romanticismo, però ho pensato che avrebbe potuto piacerti." Ammette, imbarazzato.
"Mi piace da morire, Ross."
"Sei sicura? Non lo dici per non ferirmi o altro?"
"No, sono seria. Gli appuntamenti troppo romantici non mi piacciono per niente."
Lui mi sorride.
Due adorabili fossette si fanno largo nelle sue guance e gli occhi gli risplendono di una luce che non avevo mai notato.
"Volevo ringraziarti."
"Di che?"
"Da quando stiamo insieme, riesco ad apprezzare di più quello che vedo allo specchio."
Ross si avvicina leggermente a me, cercando di non far muovere troppo la piccola imbarcazione.
Mi appoggia una mano sulla guancia e con il polpastrello del pollice, mi accarezza la superficie dello zigomo.
"Ed io ringrazio te, perché ho di nuovo l'ispirazione per scrivere canzoni, perché ho di nuovo la voglia cantare e suonare."
Si avvicina ancora un po' e unisce le nostre labbra, in un bacio tenero e delicato.
Noto che cerca di non sorridere, per non rovinare il bacio; ma fallisce.
Le sue labbra si tendono leggermente, allungandosi verso l'alto.
Appena ci dividiamo da quella magnifica dimostrazione di affetto, un'idea mi attraversa la mente.
"Quando torneremo a Los Angeles, che ne diresti se organizzassi un concerto per i tuoi fratelli e te, al Nokia Club?" Domando, aspettando la sua reazione.
Lui sembra sorpreso. Positivamente sorpreso.
"Scherzi?! Come faresti?!"
"Van ed io abbiamo i nostri metodi." Gli faccio l'occhiolino, proprio come farebbe lui.
"Sei così adorabile quando cerchi di imitarmi." Sorride compiaciuto.
Gli arrivo un pugno sul braccio, spostandolo appena.
"Taci oppure ti butto in acqua."
"Non ne avresti il coraggio." Risponde subito, ma corruga la fronte, dubbioso.
"Vuoi sfidarmi, Lynch?" Insisto.
"Meglio di no..."

Appena il cielo inizia a diventare lentamente più scuro, decidiamo di rientrare.
Ritorniamo verso la riva del laghetto.
Ross scende con un balzo e trascina la canoa sulla terra ferma.
Mi porge una mano, per farmi scavalcare il bordo.
L'afferro e mi alzo, in fretta.
Mi cinge le spalle con un braccio, avvicinandomi a se.
Ci incamminiamo verso la solita fermata del bus.

"Sono sorpresa che tu non abbia avuto il bisogno del bagno."
"Ce l'ho da un pezzo, ma ho cercato di evitare. Sbrighiamoci a prendere il pullman, o rischio di fare come quando siamo venuti a Keystone." Dice velocemente. "Dietro agli alberi." Aggiunge.
"Se dovesse accadere, scordati di prendermi la mano o anche solo di sfiorarmi."
Lui rotea gli occhi.

Per sua fortuna, riusciamo a prendere il pullman. Arriviamo a casa in pochi minuti.
Sono tutti in salotto - Mark e Stormie compresi -, pronti a chiederci dell'appuntamento.
Ross ignora tutti, precipitandosi in bagno.
"C'era da aspettarselo." Sospira Rydel, facendo ridere tutti noi.

~Angolo autrice:

Appuntamento Raura, yay! :3

Allora, come va la vita? Tutto bene?

Domanda: quali sono i vostri gusti di gelato preferiti? →
I miei sono cioccolato, cioccolato bianco e biscotto uwu

P.S.: è già da un bel po' di mesi che sto scrivendo altre ff (Raura, obv :3). Non vedo l'ora di iniziare a pubblicarle c: sono nove in tutto (due fantasy ewe).

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

Summer With The Lynches || A Raura/R5 Fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora