Risi con lui, finché non calò un silenzio che mi fece pensare a noi. Avevo una voglia matta di baciarlo. Ci guardammo per qualche istante, e stavamo per baciarci, ci sfiorammo quasi, ma lui si tirò indietro.
«Scusa, pensavo...pensavo.» continuai a dire senza parole.
«Non possiamo» disse lui guardando verso le onde che si incontravano con la sabbia bagnata.
E dal suo sguardo duro, capii subito quale fosse il problema: ero io.
Io con la mia malattia, io con la mia sfacciataggine. Semplicemente io. Ed è lì che ci rimasi veramente male. Lui non voleva una come me, e avrei dovuto capirlo. Ma non potevo. Non potevo perché sin dal primo istante nei suoi occhi avevo visto un buco di felicità in cui intrufolarmi fino alla mia fine. Avevo visto delle grandi braccia prendermi e tenermi con se. E mi sembrava inconcepibile essere scacciata via così.
«Quindi non ti piaccio.» dissi io con le lacrime agli occhi. Lo vidi irrigidirsi.
Mi alzai di corsa e presi le mie cose per andare via. Lui mi aveva respinto per la mia stupida malattia. Ma sul serio? Non faccio altre che pensare a come fosse se tutti mi respingessero, ed io rimanessi da sola, con il mio cancro.
«Dove vai Tessa, i-io non volevo dire-.» cercò lui di parlare.
«Ciao Adam.» gli dissi dura, e corsi via, senza che potesse fermarmi.
Camminai tanto, che quasi non sentivo più le gambe. La spiaggia era molto distante dal mio quartiere, e per un attimo avevo pensato di tornare indietro. Ma sarebbe risultato ridicolo, e il mio orgoglio non me lo permetteva.
Arrivai a casa stremata, ed entrai nella cucina senza accendere la luce per prendere un bicchier d'acqua e poi filare a letto.
Poi però notai una figura sul divano, che si identificò come mio padre. Era furioso, a quanto parve. Voleva sgridarmi, senza capire che non sentivo niente. Niente.
Mi dispiaceva per lui, il mondo era stato crudele. Gli aveva dato un peso in più, e non poteva farci niente. Avrei potuto essere una ragazza buona, che stesse al suo posto, senza ribellarsi. Ma io non ero così, e questo rendeva la situazione ancor più stressante. Me ne andai in camera ancor prima che potesse dire altro, con tutti i miei pensieri e le mie imprecazioni.
"E se dovessi morire adesso?" pensai. "E se per me non ci fosse più un lieto fine?"
E così mi addormentai, con tutte le mie domande che mi facevano quasi contorcere lo stomaco.
Quando mi risvegliai, ripensando al sogno che avevo fatto, presi una decisione: dovevo andare da Adam e confessargli i miei sentimenti.
Il sogno mi aveva fatto capire che la sua paura, era solo quella di perdermi. E lo capivo. Ma volevo passare quel poco tempo che mi rimaneva insieme a lui, e lui doveva accettarlo.
Mi vestii velocemente e corsi giù. Velocemente entrai nel suo amato giardino, che lui tanto adorava e curava, e mi diressi verso il suo garage, dove ero sicura che l'avrei trovato.
Lo vidi proprio uscire da lì, e quando si accorse di me spalancò gli occhi e si morse le labbra. Quelle belle labbra che poche ore fa erano quasi sulle mie, e che io volevo tanto baciare.
Gli corsi incontro e lo abbracciai, poi lo guardai negli occhi, e capii la sua paura.
Me la stava mostrando. Anche io avevo paura. Avevo paura di morire, di lasciare tutti quelli che amavo senza più nulla. Ma per un momento, avrei voluto mettere da parte la mia malattia, e iniziare a vivere. E volevo farlo con lui.
«Farà male.» mi disse lui guardandomi negli occhi. I nostri cuori battevano all'impazzata, e le nostre mani tremavano per l'emozione troppo forte che stavamo provando.
Le sue mani morbide sui miei fianchi magri mi facevano sentire a casa, mi facevano sentire nuova, e viva.
Ed eravamo tanto vulnerabili quanto impauriti.
«Fa già male.» dissi io, prima di baciarlo.
Ricambiò il bacio, che si fece immediatamente intenso. E lì capii di non voler essere in nessun altro posto se non con lui.
Non mi avrebbe mai lasciato da sola, con le mie paure. Era il punto della lista che volevo completare.
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Now is good.
RomanceL'innocente bellezza e la spensieratezza di una ragazza che nonostante mille difficoltà continua a sorridere. Forte, solare e piena di vitalità: così è Theresa, per tutti Tessa. Una diciassettenne che si trova a lottare contro un cancro, contro il...