un pomeriggio fantastico

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Uscimmo dall'edificio
e iniziammo a camminare
l'uno vicino all'altro.
C'era silenzio.
Il freddo non aiutava
a scongelare le parole
intrappolate sulla lingua.
Ad un certo punto mise il suo braccio intorno al mio collo come in un abbraccio.
Io lo assecondai e misi la mia mano nella sua.
Passo dopo passo l'insicurezza iniziale sparí.
Ora mi sentivo più rilasata e sicura.
E dopo qualche secondo
iniziai a parlare:"È da tanto che non passiamo un pomeriggio insieme....
l'ultima volta è stata
tanto tempo fa.
Tutto bene?"
Lui aveva un atteggiamento misterioso.
Poi rispose: "sì.
Volevo fare due chiacchere e trascorre un po' di
tempo con te".
Io rimasi veramente sorpresa.
E dissi:"certo.
Dimmi pure.
Ti ascolto."
Lui:" E te tutto bene?"
Io:" sì."
Lui: " a scuola?"
Io:" sai tanti compiti e zero voglia di farli".
Allora lui si mise a sorridere e
rispose spospirando:"eh...giá..".
Vidi subito un negozietto carino pieno di cose all'apparenza
un po' inutili, ma sfiziose.
Cosí gli dissi:"Entriamo qui."
Lui annuì.
Tolse il braccio che era intorno a me; io entrai per prima e
lui mi seguì.
Iniziammo a girare per il negozietto.
Io sembravo una bambina in un negozio di dolci, mentre lui l'adulto responsabile che deve stare attento che la bambina non si faccia male o rompa qualcosa.
Su uno scaffale in alto
vidi un'anello.
Era abbastanza in alto, ma dopo un po' di fatica e d'ingegno
riuscii a prenderlo.
Lo misurai.
Lo feci vedere a Richy.
Piegai il braccio, posi il dorso della mano in avanti
mettendo in risalto
l'anello e sbattendo le ciglia
chiesi a Richy
in modo scherzoso:" ehi! Mi sta bene quest'anello?"
Lui vedendo la mia posa e la mia faccia si mise a ridere
e disse:"sì...ti sta bene".
Tutta felice con il sorriso
sulle labbra
misi a posto l'anello.
E ritornai un po' piú seria.
Richy mi chiese:"non lo prendi?"
Io guardandolo dritto negli occhi gli risposi in un modo cosí diretto e sincero che quando vidi la sua reazione osservai gli occhi sognanti e quasi increduli di Richy.
Sembrava ipnotizzato.
Non lo avevo mai vista quell'espressione su di lui.
Quindi senza alcuna esitazione gli risposi:"no...era solo
per strapparti un sorriso".

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