dejavu

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La sveglia suonó, ma io ero giã in piedi. Dopo aver preso le chiavi uscii di casa e mi diressi verso la stazione per prendere come ogni mattina il treno. Per strada incontrai la mia amica Babi e suo fratello Richy.Parlammo di cose stupide, della scuola e tutto quello che ci veniva in mente. Arrivati a destinazione ognuno andó per la propria strada. Il giorno passó in fretta e nel pomeriggio andai ad un corso di musica. Presi fuori i libri dallo zaino per ripassare storia della musica che sarebbe incominciata di lî a poco. Entrarono in classe altre persone alcune sconosciute e altre che conoscevo, ma che non avevo il coraggio di salutare. La lancetta dell'orologio andava troppo lentamente e il tempo non passava più. Mi misi a disegnare e a ripensare al sogno della notte precedente, a quella melodia e a ció che poteva significare. Per fortuna l'ora finì cosí presi i miei libri e li infilai nella borsa. Dopo essere uscita mi resi conto di aver dimenticato l'astuccio. Ritornai indietro. Arrivata vicino all'aula sentii una melodia che giâ conoscevo così mi misi a canticchiarla dato che non c'era nessuno nel corridoio. Dopo qualche secondo realizzai che era la stessa melodia del mio sogno. Dissi:" Chissâ chi la suona?"

Tra amore e musicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora