Capitolo 1

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Cristiano's POV
[07:00]
Driiiiiin...driiiiiin...driiiiiin...driii-
Allungo la mano e la agito compulsivamente in aria 4 o 5 volte prima di beccare in pieno la mia piccola sveglia, che mi porto dietro ogni volta che viaggio, e farla cadere con un grande fracasso.
Oggi si torna a casa, la vacanza è finita. E se sto ancora un po' a letto perderò l'aereo.
Ah no, dimenticavo... io ho un aereo privato e posso partire quando voglio.
Ma il pensiero di junior che mi aspetta a casa mi convince ad alzarmi.
Chiudo la valigia che ho preparato ieri sera- o dovrei dire, ieri notte, dato che sono stato fuori per locali fino a mezzanotte e mezza e ho preparato la valigia all'una- e, dopo una doccia rinfrescante, mi vesto mentre sgranocchio qualcosa.
Raggiungo il mio amico Ricky che mi aspetta all'aereo.
-Pronto per la nuova stagione?- mi chiede, quasi più gasato lui di me. Beh, infondo l'ho scelto come mio assistente personale, dev'essere per quello che è così contento.
-Più in forma che mai!- rispondo, forse con un tono un po' troppo esaltato. D'altronde mi manca giocare a calcio, mi manca quell'aria che si respira in campo, quando migliaia di spettatori sono a guardarti giocare col fiato sospeso in attesa di un tuo goal. È bello essere amati.
Il viaggio dura qualche ora in cui dormo, mangio e guardo un film.

~
Tornare a Madrid è sempre bello, mi fa sentire di nuovo a casa e questa cosa mi dà sollievo.
Apro la porta di casa e vedo junior partire di corsa con gli occhi illuminati per poi saltarmi addosso.
Mia madre mi saluta e se ne torna a casa sua, lasciandoci soli.
Il resto della giornata passa tranquillamente a casa, giocando con junior e sistemando le cose che tiro fuori dalla valigia.
Ormai è sera e poco dopo che ho finito di preparare il necessario per gli allenamenti di domani mi arriva una notifica di whatsapp.
Fantastico, i miei compagni di squadra hanno avuto la brillante idea di creare un gruppo della squadra. Sto per essere inondato di messaggi.
Noto che hanno già messo i nuovi acquisti di quest'estate: James Rodriguez, Toni Kroos, il Chicharito, Keylor Navas e altri.
Come previsto arrivano centinaia di messaggi caotici e l'unico messaggio che mando io, poco prima di addormentarmi, è un messaggio con scritto chi sono, quando James Rodriguez chiede di dire chi siamo per salvare i numeri.

~
L'ingresso di Valdebebas è presidiato da fan e giornalisti accaniti. Mi fermo con la macchina per fare qualche foto coi fan, mi dispiace sempre quando rimangono lì a guardarmi e io non li considero, perciò cerco di accontentarli sempre, quando posso. D'altronde, senza di loro non sarei nessuno.
~
Finalmente sono di nuovo nel nostro campetto di allenamento, mi era mancato.
Il mister Ancelotti ci ha fatti sedere tutti per terra davanti a lui, mentre di fianco a lui ci sono i nuovi acquisti. Con alcuni di loro abbiamo già giocato quest'estate, in alcune amichevoli, altri sono proprio nuovi, o almeno, lo sono per me, che ho passato le ultime tre settimane in vacanza.
Il mister fa il suo solito discorso iniziale di carica e cominciamo gli allenamenti. Ovviamente, non solo ricominciano gli allenamenti, ma ricominciano anche gli "spettacolini" di Marcelo e chiunque gli capiti affianco. Fa scherzi e battute a chiunque e fa subito ridere James e Toni Kroos.
Ovviamente comincia a stuzzicarmi dandomi della schiappa e finiamo in una specie di rincorsa scalmanata a cui si aggiunge Pepe dalla mia parte; il risultato siamo io e pepe che facciamo finta di soffocare marcelo. Questo è il Real Madrid: una famiglia pazza.
Una volta smessa la prima sessione di allenamenti ci concediamo tutti una pausa per rinfrescarci. Mentre bevo mi si avvicina James Rodriguez e faccio finta di non accorgermene, quando in realtà lo vedo benissimo fissarmi in una sorta di contemplazione mistica e mi viene da ridere. Meglio cominciare a parlare prima che la situazione diventi imbarazzante
-Ciao!- gli sorrido per essere cordiale
-Ciao... non so se ti ricordi di me, qualche estate fa ci eravamo incontrati in un ristorante e avevamo fatto una foto insieme- dice lui un po' impacciato.
-Si... vagamente mi ricordo -rispondo. In realtà me lo ricordo bene, non è un giocatore che mi è del tutto sconosciuto, anzi mi aveva già impressionato ai quei tempi ed ero contento di averlo incontrato e aver potuto fare una foto con lui, più di quanto avessi mai ammesso. Poi quest'estate si era dimostrato veramente un campione e quando ho scoperto che sarebbe venuto da noi ero rimasto soddisfatto.
Noto che mentre beve dalla sua bottiglietta guarda da un'altra parte, come se non avesse nient'altro da dire. Mi accorgo che in realtà sono stato io a troncare il discorso, con quella risposta poco allegra. D'altronde mi sembra fin troppo timido e a me non piacciono le persone timide.
Mi alzo e vado verso Fabio, che sta scherzando con Pepe.
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#spazioautrice
Ssssalve gentaglia :D
Okay, questa è la prima storia a capitoli che scrivo e la prima cosa che pubblico su wattpad per cui avviso già che non so cosa verrà fuori nè se riuscirò a finirla.
Ah e comunque non sto copiando @Thereallicciardi , siamo amiche e l'idea di una storia crismes ci è venuta insieme ^^
A nonsoquandomasperopresto
||Diax

Madness ||CrismesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora