Cristiano's POV
-Dove andiamo?
-Ho visto che c'è un grande parco qui vicino, spero non sia troppo affollato- rispondo al colombiano guardandolo. È buio ma riesco a vederlo bene, alla luce offuscata dei lampioni.
Siamo usciti grazie all'aiuto di Marcelo, dato che nella hall dell'hotel insieme ad alcuni della squadra c'era anche il mister. Il brasiliano ci ha indicato quando passare per uscire, da una porta secondaria.È fine febbraio ed essendo in una cittadina tedesca, visto che domani giochiamo contro lo Shalke per la Champions, ci aspettavamo facesse molto più freddo, invece siamo usciti solo con delle felpe e si sta bene.
Noto che James sembra distratto, sembra pensare ad altro, e sembra triste.
Mi fermo e gli prendo entrambe le mani.
-James, guardami- alza lo sguardo verso di me, ma ha uno sguardo per niente allegro -riesci a sorridere?- gli chiedo.
-Sono un disastro, Cris -abbassa di nuovo lo sguardo.
-Non dire cazzate, lo sai che non è cosi.
-Ho fatto schifo oggi agli allenamenti, Carlo non mi metterà titolare, sto rovinando tutto- toglie le mani dalle mie, mettendole nella tasca davanti della felpa e si gira di lato guardando in qualche punto in fondo alla strada- Non credi sarebbe tutto più semplice senza sentimenti?
-Cosa?- lo guardo confuso, ancora con le mani un po' alzate da quando me le ha lasciate.
-Se non avessi sentimenti e problemi e dubbi legati ad essi, niente intralcerebbe il mio lavoro, niente mi distrarrebbe così tanto-
-Parli della tua tristezza per i problemi che hai con la tua ragazza?- in realtà non voglio porgli questa domanda, è ovvio che è quello il motivo e non voglio sentirmelo ripetere, ma gliela pongo comunque.
-No- afferma quasi mugugnando, dopo qualche secondo.
Rimango momentaneamente spiazzato, prima che lui continui a rispondere.
-...o almeno, non è solo quello il problema. Credo che i problemi che ho con lei siano conseguenze della mia confusione mentale-
Beh, ora sono confuso pure io.
-James, di cosa stai parlando esattamente?- appena gli pongo questa domanda si gira verso di me e comincia a fissarmi, ma senza parlare. La cosa dovrebbe mettermi a disagio ma c'è qualcosa nel suo sguardo che mi piace. Ha uno sguardo apparentemente tranquillo, i morbidi lineamenti per niente tesi, eppure vedo lo stesso una sorta di inquietudine in quegli occhi marroni, che mi hanno sempre ricordato il colore delle foglie in autunno, occhi in cui ho sempre visto ogni volta un riflesso diverso, una sfumatura diversa.
Non ho mai guardato un paio di occhi in questo modo, nè un viso di un mio amico con tutta questa attenzione. Distolgo lo sguardo da lui, imbarazzato, e stavolta sono io a guardare davanti.
-Andiamo verso il parco e dimentichiamoci dei problemi.- affermo, facendo finta di dimenticarmi della mia domanda che non ha avuto risposta.Ci mettiamo entrambi il cappuccio sperando di non essere riconosciuti da qualcuno dei pochi passanti, succederebbe un casino.
James' POV
Troviamo un luogo più appartato, dove non c'è nessuno, e scopriamo la presenza di un piccolo fiume che passa all'interno del parco, che scopriamo essere un parco enorme.
Ci sono molti alberi intorno, ma la luce della luna trapassa per riflettersi sull'acqua. Per un attimo mi dimentico di essere in una città.
Ci tiriamo giù i cappucci.
Appoggio le mani sul recinto di legno che ci divide dal piccolo fiume e osservo il riflesso della luna nell'acqua.
Sento delle mani alla mia destra e alla mia sinistra e mi accorgo che Cristiano mi sta pian piano abbracciando.
-Cosa stai facendo?- gli chiedo sorpreso
-Voglio che tu sia felice, James. Forse è da egoista ma pensavo che un abbraccio così ti avrebbe fatto bene.
Ora ha le braccia completamente intorno a me e le mani intrecciate all'altezza del mio addome. È una strana sensazione, insomma, come le altre volte che faceva movimenti strani dovrei essere imbarazzato, e invece mi sento nel posto più sicuro del mondo e pian piano la mia testa scaccia via i pensieri più tristi.
-Ti voglio bene Cris - la frase mi esce dalla bocca senza che neanche ci pensi.
-Lo so- lo sento rispondere quasi al mio orecchio.
Mi giro a guardarlo, ma restando tra le sue braccia, ridendo, per prenderlo in giro della sua sconfinata modestia.
-Che c'è?- la sua bocca si apre in un enorme sorriso, che mi metto a fissare.
-Te l'ho già detto che adoro quando mi fissi?-
Abbasso lo sguardo arrossendo, ma mi tira su la testa prendendomi sotto il mento
-Anche quando arrossisci, ma credo di avertelo già detto.
-Mh si- sono completamente imbarazzato e quasi non riesco a parlare.
Il suo sguardo si fa più serio.
-...cazzo- sussurra, e non lo giurerei, ma per due secondi sembra guardare le mie labbra.
Si stacca da me e si appoggia di schiena al recinto di legno, sfregandosi le mani sulla faccia.
Lo guardo più confuso che mai.
Realizzo solo ora che è normale che si sia spostato, eravamo così vicini, troppo vicini. Eppure mi piaceva stare tra le sue braccia, mi piaceva quel calore.
Mi accorgo di una cosa: non sono mai stato cosi bene con un mio amico, mai. E forse con nessuno in assoluto.
"Amico" ripenso a quel sogno. Lì non sembrava per niente un amico, e non riesco a togliermi quel sogno dalla testa.Lo continuo a guardare. Anche quando è così ha quel fascino che ammiro e che non riesco a ignorare.
Alza finalmente lo sguardo e torna a guardarmi negli occhi. Mi sembra di sentirlo sussurrare di nuovo
-...fanculo- e si avvicina di scatto verso di me, prendendomi per i fianchi come prima e spingendomi di più contro il recinto.
Ha la fronte contro la mia e lo sento respirare sulle mie labbra. Non so quanto rimaniamo cosi, ma dopo poco si avvicina ancora di più alla mia bocca, appoggiando le sue labbra contro le mie, lasciandomi totalmente senza fiato.
Ed è qui che realizzo che era l'unica cosa che aspettavo.
La mia "confusione mentale" deriva esclusivamente da lui.Dopo un attimo in cui rimango immobile, gli appoggio anch'io le mani sui fianchi e il bacio continua con più sicurezza.
So già che succederà un casino dopo questo momento, ma questa consapevolezza non mi ferma. Voglio godermi il momento, il momento che aspettavo da settimane, se non mesi.Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi.
-Dio, come fai?- rompe il silenzio con un tono che non riesco a interpretare
-A fare cosa?
-Ad essere così... attraente
Credo di avere il viso in fiamme e sposto lo sguardo.
-Cris... cosa stiamo facendo?
-Non lo so, ma mi piace e voglio godermi il momento
Mi avvicina ancora di più a lui, appoggiando il suo bacino contro il mio.
Si morde il labbro e socchiude gli occhi guardandomi nei miei. È lui quello fin troppo attraente qui e mi sta mandando in tilt il cervello.
Cosa sta succedendo? Mi sono sempre piaciute solo le ragazze. E ora invece ho il corpo di Cristiano Ronaldo attaccato al mio, ci siamo appena baciati e più lo guardo più perdo il senso della realtà. Rimane fermo per qualche secondo, fino a quando lo prendo per la maglietta e lo avvicino alla mia bocca, che bacio, prima con delicatezza, per assaporare meglio quello che sto facendo, con insicurezza, poi, appena prendo più sicurezza, lui ricambia subito. Dopo poco si allontana, staccando il suo bacino dal mio.
-Dovremmo tornare, prima che qualcuno si accorga che manchiamo- mi dice. Mi guarda e per un minuscolo attimo abbassa lo sguardo verso il mio bacino che fino a qualche secondo prima era stato attaccato al suo, per poi riguardarmi con un quasi impercettibile sorriso, direi alquanto malizioso, facendomi tornare di nuovo bollente in viso.
Si gira subito e si avvia verso la direzione dell'hotel.#spazioautrice
Bbbbuonasera, scusate l'attesa ma mi sono persa nella selva oscura della scuola. E quindi boh, ho paura che ci vorrà un po'prima del prossimo aggiornamento, non so. Dovrei pure aggiornare l'altra storia lel. Spero di riprender presto la diritta via ed essere meno lenta, ma dubito.
Ebbuh, spero vi sia piaciuto sto capitolo che tanto aspettavamo (è stato un parto e spero sia venuto carino, io ci ho provato) enniente, torno tra color che son sospesi.(Avete appena visto un'esemplare di Diana posseduta dallo spirito di Dante, ricordatevi che la scuola fa male)
||Diax
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Madness ||Crismes
Fanfiction-Siamo pazzi, lo sai? -Se essere pazzo significa voler stare per sempre con te, allora si, sono fottutamente pazzo.